Da Marco Corradi, il nostro inviato alle Olimpiadi.

La nostra intervista ad Paolo Conte Bonin, medaglia di bronzo nella staffetta maschile di nuoto a Parigi 2024.

Foto Giorgio Scala e Andrea Masini/ DBM

Il gruppo dei contenti e degli scontenti, perché abbiamo visto versioni differenti

Sono all’80% contento dai. Perché c’è rispetto e al mattino pensavo di fare decisamente meno. La mia prima finale olimpica e ci sono una marea di emozioni che sono difficilissime da gestire. Va bene tutto a questo punto.

Ci sono tantissimi debuttanti quest’anno

Sì, io ho visto il tempo finale ed eravamo a 1/10 dall’Australia, quindi
magari quei 2/10 in meno fatti da me potrebbero sarebbero potuti servire.

Però è una medaglia anche, che conferma un po’ la profondità del movimento. Perché si cambia la mattina, si cambia la sera in finale insomma qualche anno fa tutta questa scelta non c’era

Sì sì sì assolutamente. Poi è proprio da Tokyo in poi che il centro stile in Italia sta migliorando di anno in anno e c’è stato proprio questo movimento di spinta da quella staffetta che ci ha dato una scossa, per cui stiamo andando verso il verso giusto.

Con Lorenzo vi siete parlati quando è stata comunicata la formazione?

Sì, in realtà già lo sapeva. Poi ovviamente già tutti e quattro avevamo tenuto conto di poter essere esclusi perché nulla si lascia al caso. In una staffetta conta la squadra, non il singolo per cui si sanno queste cose, si tifa per i propri compagni.

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