Anche la stagione 2016/2017 è stata da incorniciare per la Pro Recco Waterpolo 1913. La storica e vincente squadra ligure, orgoglio della pallanuoto maschile italiana, ha conquistato scudetto, Coppa Italia e terzo posto in Champions League, battendo record su record.
31° SCUDETTO PER LA PRO RECCO WATERPOLO 1913
Pro Recco Waterpolo 1913. Un nome, una squadra, un mito. Sempre più nella storia della pallanuoto. E non solo. Anche quest’anno vincitrice dello scudetto, anche quest’anno bruciati record su record. La squadra più titolata del mondo, 31° scudetto, 12° consecutivo, lo storico primato di 73 vittorie ininterrotte in campionato tra gli sport di squadra. Non poteva che andare a questa superformazione di fenomeni lo scudetto 2016/2017.
Al cospetto di 1400 spettatori la Pro Recco ha battuto 13-6 (4-2, 3-2, 1-2, 5-0) l’AN Brescia vincendo la 98ª edizione del Campionato italiano di pallanuoto maschile. Per la sesta volta consecutiva non cambia l’epilogo della finale con protagoniste le due squadre, dai play off (2-0 nel 2012 e nel 2013, 2-1 nel 2014 e 3-0 nel 2015 nelle serie) alle final six (8-6 nel 2016 a Sori e 13-6 a Torino).
La stagione della Pro Recco di Vladimir Vujasinović, già vincitrice della Coppa Italia, è stata “rovinata” proprio dall’AN Brescia di Alessandro Bovo, a cui rimane la soddisfazione di aver interrotto la striscia record di 73 vittorie consecutive in campionato dei recchelini.
TERZO POSTO PER LA PRO RECCO IN CHAMPIONS LEAGUE 2016/2017
Purtroppo le due squadre non hanno coronato il sogno di tutti gli appassionati di pallanuoto italiani di vederle scontrarsi in finale di Champions League, competizione che ha visto nella sua storia 13 successi italiani di cui l’ultimo proprio della Pro Recco nella stagione 2014/2015.
Nella final six del 25-27 maggio 2017 i magiari del Szolnoki sono saliti sul tetto d’Europa per la prima volta nella storia. Spinti dal tifo incessante dei 10.000 spettatori della stellare Duna Arena di Budapest – che sarà la casa della diciassettesima edizione dei Campionati mondiali di nuoto, ospitando anche tuffi e sincro – hanno chiuso da trionfatori la final six di Champions League battendo i campioni uscenti dello Jug Dubrovnik per 10-5 (1-2, 5-2, 2-1, 2-0).
Nella finale del terzo posto, smaltita la delusione della semifinale persa con lo Jug Dubrovnik, la Pro Recco ha battuto 15-6 (3-1, 4-1, 3-2, 5-2) lo ZF Eger chiudendo al terzo posto la competizione. Decisamente un altro approccio da parte degli uomini di Vujasinović, che alimenta molti rimpianti dei campioni d’Italia per la finale sfumata.
Comunque un ottimo risultato per i liguri che tornano sul podio europeo dopo la sconfitta lo scorso anno nella “finalina” contro lo Szolnoki e si preparano per la prossima stagione quando la final six sarà giocata in casa.
PRO RECCO, UNA SQUADRA DI SUPERCAMPIONI
La Pro Recco Waterpolo 1913 è un team di campioni che vede tra le sue fila vincitori di numerosi titoli, di squadra e con le rispettive nazionali.
Ci sono gli italiani Stefano Tempesti, portierone e capitano quasi 38enne vincitore, tra gli altri, dell’argento alle Olimpiadi di Londra 2012 e del bronzo a quelle di Rio 2016; gli altri portieri Goran Volarević e Massimo Dufour. I difensori Niccolò Figari; e Andrea Fondelli, bronzo a Rio 2016. I centrovasca Francesco Di Fulvio, bronzo a Rio 2016; e Jacopo Alesiani. Gli attaccanti Pietro Figlioli, argento a Londra 2012 e bronzo a Rio 2016; e Edoardo Di Somma. I centroboa Lorenzo Bruni; Matteo Aicardi, argento a Londra 2012 e bronzo a Rio 2016; e Michaël Bodegas, bronzo a Rio 2016.
Completano la rosa dei record il difensore montenegrino Aleksandar Ivović; gli attaccanti Dušan Mandić, serbo, vincitore del bronzo a Londra 2012 e dell’oro a Rio 2016, gli spagnoli Gonzalo Óscar Echenique e Guillermo Molina, il croato Sandro Sukno, il serbo Filip Filipović, doppio bronzo a Pechino 2008 e Londra 2012 e oro a Rio 2016, e il serbo Duško Pijetlović, centroboa, anch’egli bronzo a Pechino 2008 e Londra 2012 e oro a Rio 2016.
L’allenatore è il serbo Vladimir Vujasinović, ex pallanuotista serbo vincitore di due medaglie di bronzo alle Olimpiadi di Sydney 2000 e Pechino 2008 e di una medaglia d’argento ad Atene 2004; mentre il presidente è il mitico Maurizio Felugo, che, tra i vari titoli vinti, tra cui l’oro ai Mondiali di Shanghai 2011, alle Olimpiadi di Londra 2012 ha segnato 12 reti, chiudendo il torneo da capocannoniere dell’Italia e trascinando la Nazionale nella conquista dell’argento.
Una squadra di fenomeni, una macchina eterogenea e ben collaudata, che unisce esperienza e freschezza, grinta e freddezza, istinto e intelligenza, fisicità e strategia. Di sicuro il talento non manca e questa formazione ci regalerà altre indimenticabili emozioni nei prossimi anni, in campionato e nelle competizioni internazionali.
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