Scherma in carrozzina, Coppa del Mondo 2019. Si è conclusa, nel weekend appena trascorso, la tappa di Tbilisi della Coppa del Mondo di scherma in carrozzina, che ha visto azzurri ed azzurre FederScherma assoluti protagonisti.

Alessio Sarri, vincitore, al rientro dopo un lungo infortunio, nella sciabola maschile (fonte: profilo Twitter di Luca Pancalli)

SCHERMA IN CARROZZINA, COPPA DEL MONDO 2019: TBILISI, LA PRIMA TAPPA IN DIREZIONE TOKYO 2020

Si è conclusa, nel weekend appena trascorso, la prima tappa della nuova stagione della Coppa del Mondo 2019 di scherma in carrozzina. Dalla capitale georgiana, Tbilisi, che ha ospitato la kermesse, è anche iniziato il lungo viaggio della FederScherma verso le Paralimpiadi di Tokyo 2020: a più di seicento giorni dalla cerimonia d’apertura dei Giochi, infatti, l’Italia della scherma paralimpica si trova già impegnata nella fase di qualificazione alla rassegna giapponese, scattata proprio a Tbilisi.

Dopo i successi agli Europei di Terni 2018, dunque, l’Italia della scherma in carrozzina non ha margine d’errore, dovendo affrontare la nuova stagione della Coppa del Mondo guardando in ottica futura, olimpica.

INDIVIDUALE FEMMINILE: BEBE VIO CONQUISTA LA QUARTA COPPA DEL MONDO DI CATEGORIA

La nuova stagione della Coppa del Mondo di scherma in carrozzina è ricominciata come si era conclusa: con l’ennesimo successo di Bebe Vio. Giovedì scorso, infatti, nella prima giornata di competizioni a Tbilisi, la campionessa azzurra ha conquistato il primo posto nella gara di fioretto femminile, categoria B, garantendosi la conquista aritmetica della Coppa del Mondo 2018 di specialità, ciliegina sulla torta d’una stagione, l’ennesima, memorabile.

L’azzurra, quattro volte campionessa del mondo, ha impreziosito con la vittoria un ottimo percorso in terra georgiana, iniziato con la vittoria, ai sedicesimi, contro la compagna di Nazionale, Alessia Biagini, 15-6. Bebe ha dunque proseguito la caccia al podio più alto, vincendo 15-5 ai quarti contro la padrona di casa, la georgiana Khetsuriani, e in semifinale contro la cinese Jingjing Zhou, superata 15-9. In finale, contro la “solita” russa Irina Mishurova, l’azzurra ha conquistato la vittoria, nella tappa e nella Coppa del Mondo 2018, con un netto 15-5.

Podio sfiorato, nel fioretto femminile “A”, per Loredana Trigilia, sconfitta 15-7 dalla cinese Xufeng Zou ai quarti di finale, e Andreea Mogos, eliminata nel medesimo turno, 15-9, dall’altra portacolori cinese, Jing Bian. Trigilia e Mogos sconfitte, nella sciabola femminile “A”, invece, agli ottavi di finale, per mano, rispettivamente, delle polacche Kinga Drozdz e Marta Fidrych. Mentre nella categoria B della sciabolaRossana Pasquino s’è dovuta accontentare degli ottavi, ivi sconfitta, 15-13, dall’ucraina Nadiia Doloh.

Nella spada femminile, infine, Alessia Biagini e Rossana Pasquino si sono fermate al tabellone delle trentaduesime della categoria B, mentre nella categoria A Sofia Brunati è stata eliminata alla fase a gironi.

Bebe Vio in pedana nella semifinale Europea della competizione a squadra (fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma)

INDIVIDUALE MASCHILE: PODIO PER CIMA E LAMBERTINI, OTTIMO SARRI AL RIENTRO

Straordinaria, in ambito maschile, la prestazione di Alessio Sarri. L’azzurro, che un anno fa si laureava a Roma Campione del Mondo, ha conquistato, al rientro dopo una lunga sosta per un infortunio, che gli ha impedito la partecipazione agli Europei di Terni 2018, il gradino più alto del podio nella sciabola maschile, categoria B.

Sarri, infatti, dopo aver sconfitto, 15-6 ai quarti, il canadese Pierre Mienville e, in semifinale con medesimo risultato, il polacco Adrian Castro, ha conquistato la tappa di Tbilisi vincendo in finale, 15-13, l’ultimo assalto contro il russo Alexander Kurzin. Stop ai sedicesimi, invece, per Marco Cima, l’altro azzurro in gara, che battuto il compagno di Nazionale Gianmarco Paolucci, 15-11 ai trentaduesimi, s’è dovuto arrendere, 15-10, al russo Albert Kamalov.

Oltre alla vittoria di Sarri, la FederScherma festeggia anche i podi di Emanuele Lambertini e Marco Cima, protagonisti nel fioretto maschile individuale, rispettivamente nella categoria A e B. Lambertini, superato agli ottavi il connazionale Matteo Betti, 15-13, a seguito dei successi contro il cinese Chen Liqung, 15-11, e contro l’iracheno Zainulabden Al-Madhkhoori, 15-4, ha conquistato la finale. Nell’ultima gara, tuttavia, Emanuele è stato costretto a cedere la vittoria finale all’ungherese Richard Osvath, dovendosi accontentare, in ogni caso, di un ottimo secondo posto. Il Campione d’Europa Marco Cima, invece, nel fioretto “B”, dopo le vittorie su Guissone e Gaworski, è stato bloccato in semifinale dall’ucraino Anton Datsko, all’ultima stoccata, conquistando comunque un eccellente terzo posto.

Podio sfiorato, nella spada maschile, categoria A, per Matteo Betti, beffato nell’assalto dei quarti di finale, 15-8, dal tedesco Maurice Schmidt. Così anche Alessio Sarri, nella spada maschile “B”, sconfitto ai quarti, ad un passo dalla certezza dal podio, dal vincitore finale della prova, l’iracheno Ali.

Stop ai sedicesimi, nella sciabola maschile, categoria A, sia per Alberto Pellegrini, 15-13 contro il russo Dronov, che per Edoardo Giordan, 15-11 contro l’ucraino Demchuk; out ai trentaduesimi, invece, Alberto Morelli, inchiodato sul 15-12 dal cinese Li Hao, poi vincitore finale della gara.

GARA A SQUADRE: FIORETTISTE D’ORO DOPO IL BRIVIDO, QUARTI GLI SPADISTI

Domenica, nell’ultima giornata di gare a Tbilisi, sono andate in scena le gare a squadre.

L’Italia, con il suo terzetto delle meraviglieLoredana Trigilia, Andreea Mogos e Beatrice “Bebe” Vio, ha conquistato il podio più alto nel fioretto femminile. Le Campionesse del Mondo in carica, nonché detentrici del titolo Europeo, infatti, si sono rese protagoniste di un percorso, degno della prima posizione nel ranking mondiale occupata, netto ed impeccabile, ma certo non privo di difficoltà. In semifinale, infatti, contro la Cina, l’Italia è giunta all’ultimo round in svantaggio, 31-40. Tutt’altro che demotivata, Bebe Vio ha dunque raccolto il testimone, piazzando uno straordinario parziale, 14-4, contro Jing Bian, portando le azzurre in finale con un rocambolesco 45-44. Nell’ultimo assalto, le azzurre hanno avuto la meglio contro l’Ungheria, 45-33, conquistando l’ennesimo successo.

Quarto posto, invece, per gli azzurri della spada maschile. Il quartetto composto da Emanuele Lambertini, Edoardo Giordan, Matteo Betti e, per la prima volta, da Gianmarco Paolucci, dopo le vittoria contro il Giappone, 45-33 agli ottavi, e la Corea del Sud, 45-37 ai quarti, sono stati sconfitti in semifinale dalla Russia, 45-24. Nella “finalina” valevole per il terzo posto, gli azzurri sono stati fermati sul 45-36 dalla Francia: la medaglia di legno è una magra consolazione, ma, indubbiamente, un ottimo punto di partenza per i futuri impegni.

Loredana Trigilia, Bebe Vio e Andreea Mogos festeggiano l’ennesima vittoria nel fioretto femminile a squadre (fonte: pagina Twitter di Luca Pancalli)

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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