Tra ieri e oggi, Roma ha ospitato le finali della CdM di tiro con l’arco nel suggestivo scenario dello ”Stadio dei Marmi-Pietro Mennea”: andiamo a scoprire come si sono comportati gli azzurri, che facevano gli onori di casa nella rassegna che metteva insieme i migliori al mondo.

Finali CdM Roma 2017

TIRO CON L’ARCO, FINALI CDM ROMA 2017: DOPPIA USCITA AI QUARTI NEL RICURVO

Uno scenario suggestivo, che ha scatenato forti emozioni negli atleti e la grande risposta del pubblico: oltre 5mila persone sono andate ad assistere alle finali della CdM di tiro con l’arco, ospitate tra ieri e oggi dallo ”Stadio dei Marmi-Pietro Mennea” di Roma. Un evento che ha catalizzato su di sè tutta l’attenzione degli appassionati, e portato nella Capitale i migliori arcieri del mondo: nella giornata di ieri la scena era stata tutta per l’arco compound (vedi paragrafo sotto), mentre quest’oggi l’attenzione è stata dedicata all’arco olimpico, il ricurvo, con risultati altalenanti per gli azzurri, che presentavano David Pasqualucci al maschile e Lucilla Boari al femminile. Il giovane e talentuoso aviere romano è sfortunato nel sorteggio del tabellone, venendo accoppiato al mostruoso Kim Woojin, e vede la sua corsa concludersi già ai quarti con un perentorio 6-0 che lascia ben poco spazio alle interpretazioni: il coreano è ”ingiocabile” per chiunque, e trionfa nella finale maschile battendo 6-0 Brady Ellison, vecchio volpone dell’arco mondiale. Al femminile è nuovamente la Corea del Sud a trionfare con quella Ki Bo Bae che è la dominatrice al femminile, e batte in finale la russa Ksenia Perova con un rotondo 7-1: per l’Italia l’eliminazione ai quarti di Lucilla Boari, tradita dall’emozione verso la fine della sfida contro la coreana Chang Hye Jin (4a). Gli azzurri si consolano con l’argento del Mixed Team, dove però arrivare secondi significa… arrivare ultimi: nel rapido tabellone di queste finali di CdM, infatti, la prova a squadre mista mette di fronte la migliore del ranking apposito e la nazione ospitante, con Mauro Nespoli e la giovane Vanessa Landi che perdono 5-1 contro i coreani Kim Woojin e Chang Hye Jin. Qualche errore di troppo per l’azzurra, che però potrà rifarsi negli anni a venire.

FINALI CDM ROMA 2017: IL MIXED TEAM AZZURRO VA KO NELL’ARCO COMPOUND

Due eliminazioni ai quarti e un argento nel Mixed Team per l’arco ricurvo, e non cambia il bilancio per l’arco compound, che aveva dato il via a queste finali di CdM con lo stesso identico bottino: gli azzurri vedono Marcella Tonioli uscire per un soffio contro la danese Sonnichsen, prima nel ranking della Coppa del Mondo che batte la nostra portacolori con un beffardo 142-141, prendendosi la rivincita per la sconfitta dell’anno scorso (”ora siamo pari”, il commento della Tonioli). Non è però la Sonnichsen a trionfare nelle finali di Roma, che premiano l’infallibile colombiana Sara Lopez, brava a battere la Jensen 145-138 e confermarsi in ottima forma: la sudamericana ha subito solo due ko in 20 scontri nel 2017, con una media (svelata dalla Fitarco) di 9.74 punti, un dato che certifica la sua infallibilità. Eliminazione ai quarti anche al maschile per gli azzurri, con Federico Pagnoni che affronta un Hansen strepitoso: il danese infila 14 ”dieci” su 15 frecce, chiudendo con 149 punti e facendo sembrare deludente l’ottimo 143 del nostro atleta. Oro a Gellenthien, che batte proprio Hansen (148-145) e conquista la seconda vittoria nelle finali di CdM in carriera (su 6 partecipazioni), complimentandosi per lo stupendo scenario romano. Anche qui, dunque, l’Italia va a medaglia solo nel Mixed Team: Alberto Simonelli e Irene Franchini affrontano i danesi Hansen-Sonnichsen, e perdono 155-146. Un altro argento dunque, che vale tantissimo per Rolly, che ha svolto l’intera stagione con la squadra dei normodotati dopo l’argento paralimpico di Rio 2016.

 

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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