Un oro, un argento e quattro bronzi: è questo il bottino dell’Italia nella terzultima giornata a cinque cerchi. Salgono a 36 le medaglie: 11 d’oro, 12 d’argento, 13 di bronzo. Battuti gli ori di Tokyo.

Foto SprintCyclingAgency

SI INIZIA DAL NUOTO DI FONDO: GREG, CHE DELUSIONE!  

La giornata dell’Italia era iniziata con un’enorme delusione. Ci si aspettava molto dalla 10km sulla Senna, con Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza. L’Italia ha lottato a lungo per una medaglia, poi l’ha vista malamente sfumare. Domenico Acerenza ha perso il podio per soli sei decimi, mentre Gregorio Paltrinieri ha lamentato problemi nel tratto a favore di corrente. Dopo essere rimasto aggrappato per un soffio al gruppo di testa, il carpigiano ha ceduto sul più bello e ha chiuso in nona posizione a 1’06”. Una medaglia sfumata che potrebbe anche essere la sua ultima gara olimpica: nei prossimi mesi Greg deciderà se ritirarsi o concedersi un altro quadriennio. Nulla va escluso.

IL FOLLE POMERIGGIO AZZURRO: SEI MEDAGLIE IN QUATTRO ORE

Dopo quell’avvio complesso, ci si aspettava una giornata altrettanto complicata. Il rischio di veder sfumare quella striscia di giorni consecutivi a medaglia (33) era fortemente concreto, quantomeno fino alle 17.30 circa. Da allora è iniziato un folle pomeriggio, fatto di medaglie a go-go. Tutto è cominciato col sollevamento pesi, cat. 89kg. Nino Pizzolato ha sollevato 172kg con lo strappo e 212kg con lo slancio, misura quest’ultima ottenuta al terzo tentativo e dopo una revisione video: 384kg complessivi che sono valsi il bronzo e la conferma della medaglia di Tokyo. Passa mezz’ora, ed ecco la prima storica medaglia dalla ginnastica ritmica. Sofia Raffaeli era la favorita per l’all-around, salvo poi commettere due errori alla palla e al nastro: per lei è arrivato il bronzo con 136.300 punti, alle spalle della tedesca (di origini russe) Varfolomeev con 142.850 punti e della bulgara Kaleyn (140.600). Ottava invece Baldassarri (129.700). L’Italia esulta e domani proverà il bis: la squadra ha chiuso seconda nelle qualificazioni e sogna una medaglia.
 
La medaglia più bella, però, arriva dal ciclismo su pista e dalla madison femminile. Chiara Consonni e Vittoria Guazzini non erano una coppia collaudata, ma sono state capaci di realizzare una clamorosa impresa. Un oro strepitoso, arrivato vincendo tre sprint e guadagnando un giro a pochi istanti dal termine: 37 punti per le azzurre e oro numero 11, superando Tokyo, ma soprattutto superando Gran Bretagna (31) e Olanda (28). Il poker è arrivato in serata, con Simone Alessio. Favorito nel taekwondo classe -80kg, l’azzurro era uscito ai quarti. La qualificazione dell’iraniano Barkhordari alla finale (persa) gli aveva spalancato le porte dei ripescaggi per il bronzo: ripescaggi vinti e anche la finalina, col 2-0 sullo statunitense CJ Nickolas. Infine, le magie dall’atletica. Se la 4×100 è arrivata quarta (37.68) a un soffio dalla medaglia, non hanno deluso triplo (Andy Diaz, bronzo con 17.64) e 10mila metri: Nadia Battocletti ha sfiorato l’oro, demolendo il record italiano in 30.43.35 e conquistando uno strepitoso argento alle spalle della keniota Chebet.

LA PROTESTA DEL SETTEBELLO, IL FLOP DELL’ITALVOLLEY

Prima della pioggia di medaglie, aveva rubato la scena la durissima protesta del Settebello. Dopo aver presentato ricorso alla FINA e al TAS chiedendo la ripetizione della partita persa contro l’Ungheria, gli azzurri hanno ricevuto altrettanti no e si sono mossi in tal senso. Nella finale per il 7/8 posto, Sandro Campagna ha schierato dall’inizio Condemi, per poi chiamare timeout e toglierlo dal campo. L’Italia, che si era voltata al momento degli inni (un’immagine criticata dal presidente Malagò), ha quindi giocato in modo passivo e con un uomo in meno per qualche minuto, per poi perdere 11-9 contro la Spagna. Una dura protesta che non porterà ad alcun tipo di reazione, nonostante sia stato ammesso l’errore tecnico. Di tutt’altro spessore, invece, la gara dell’Italvolley al maschile: Michieletto e compagni hanno perso malamente contro gli USA nella finalina per il bronzo, col punteggio di 3-0 (25-23, 30-28, 26-24). Addio medaglie.
DAI QUARTI POSTI ALLE ELIMINAZIONI: LE ALTRE GARE
Per il resto, l’Italia ha vissuto il consueto mix di emozioni contrastanti. I quarti posti di Chiara Pellacani (trampolino 3m) e Riccardo Pianosi (kite) hanno portato a 26 la speciale classifica delle medaglie di legno, mentre dal pentathlon moderno arrivano speranze: Cicinelli (4°) e Malan (3°) hanno conquistato la finalissima e potrebbero puntare al podio, dopo gli ottimi risultati nelle semifinali. Subito out Chamizo nella lotta, solo 5° invece Carlo Tacchini nel C1 1000. Capitolo tuffi: semifinale per Sargent Larsen (15°) e Giovannini (16°) nella piattaforma. Malissimo Canali nel golf femminile, con un rotondo +12 sul par e la 54a posizione, subito out Antilai Sandrini nella break dance. Chiosa sull’atletica: 13a Sveva Gerevini nell’eptathlon nonostante gli ottimi 800m, out Barontini e Tecuceanu nelle semifinali degli 800m. Avanti la 4×400 maschile, out quella femminile e out anche le azzurre nella sprint del ciclismo su pista (Vece e Fiorin). Saranno pochissimi gli italiani in gara tra sabato e domenica. 
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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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