Quest’oggi Alessia Filippi compie 30 anni: per celebrare questa ricorrenza, andremo a ripercorrere la sua carriera e le sue imprese in vasca con una delle nostre storie olimpiche!
UNA CRESCITA SFOLGORANTE E I SUCCESSI NELLA SUA ROMA: L’EPOPEA DI ALESSIA FILIPPI
Il nuoto come la passione di una vita, il successo come la logica conseguenza di anni di duro lavoro: possiamo dire che Alessia Filippi, che quest’oggi compie 30 anni (la romana è nata il 23 giugno 1987), abbia passato una vita in vasca, vivendo la vita ”50m alla volta” e rendendo pian piano reale il sogno di una bambina che si era avvicinata a 3 anni allo sport che l’avrebbe resa famosa. L’inizio a 3 anni, la prima svolta a 13, quando Alessia entra nella fila dell’Aurelia Nuoto e si mette al servizio di Cesare Butini, l’allenatore che l’accompagnerà per gran parte della sua carriera, a partire dai primi successi in ambito nazionale. Alessia Filippi ha solo 15 anni, ed è già sul podio degli Assoluti, oltre a fare il suo esordio internazionale con gli Europei giovanili: passano solo due anni, ed ecco la prima Olimpiade, i Giochi di Atene 2004, nei quali però l’atleta romana si ferma nelle batterie di ogni gara disputata, dai 200 dorso, ai 200-400 misti, alla 4×200 stile libero. Alessia è giovane, ha solo 17 anni e deve ancora crescere, ma i successi sono dietro l’angolo: l’inizio dell’epopea della Filippi si ha ai Giochi del Mediterraneo di Almeria 2005, quando l’azzurra ottiene cinque medaglie, tra le quali spiccano gli ori nei 400 misti e nei 200 dorso. E, l’anno dopo, ecco arrivare l’ingresso nella storia: siamo agli Europei di Budapest, e il successo nei 400 misti, ottenuto con la quarta prestazione mondiale di sempre, trasforma Alessia Filippi nella prima italiana a conquistare un oro europeo in vasca lunga. Alla vittoria si aggiungeranno il bronzo nei 200 misti e il 4° posto nei 400sl, ottenuti sotto le insegne delle Fiamme Gialle (Guardia di Finanza) e con Andrea Palloni come tecnico. Un sodalizio che non durerà, dato che nel 2007 la Pupona (soprannome nato per la sua romanità) decide di tornare all’Aurelia dal suo maestro Butini: la prima esperienza, ai Mondiali di Melbourne, è un disastro per colpa di un virus che la debilita e le impedisce di ottenere risultati, mentre gli Europei in vasca corta portano alla Filippi un oro nei 400mx e un singolare bronzo negli 800m. Alessia, che ormai si sta dedicando al mezzofondo, è in testa, ma si ferma ai 750m perchè convinta che la gara sia finita (sbagliando a contare le vasche): l’azzurra si accorge dell’errore e riparte prontamente, chiudendo terza dopo una rimonta da fermo.
Due medaglie non sono da buttare, ma il meglio deve ancora venire, e arriverà nel biennio 2008-2009: Alessia parte confermandosi nei 400mx agli Europei di Eindhoven, prosegue col record europeo nei 1500sl (15.52.84) con tanto di terza prestazione al mondo, e poi si consacra definitivamente ai Giochi di Pechino 2008, nella sua seconda Olimpiade. A 21 anni ormai l’atleta romana è matura per i grandi palcoscenici, e il 16 agosto conquista l’argento (8.20.23 il tempo) dopo una grandissima gara negli 800m, nella quale cede solo all’inglese Adlington e precede quella Lotte Friis che sarà la sua grande rivale nell’anno seguente. È una medaglia bellissima, quella della Filippi, che nel 2009 vive la sua stagione migliore: si parte col record mondiale in vasca corta degli 800m a Rijeka/Fiume, e l’ultimo banco di prova prima dei ”suoi” Mondiali, quelli di Roma, arriva ai Giochi del Mediterraneo di Pescara: l’azzurra ottiene tre ori, vincendo negli 800sl, nei 200 dorso e nella 4x200sl, e si dà la spinta definitiva in vista della rassegna di casa. Vincere a Roma per un romano è il sogno di una vita, soprattutto quando l’intera città è dalla tua parte e sei l’idolo delle folle: Alessia Filippi, la Pupona de Roma, arriva ai Mondiali con una carica incredibile, e trionfa nei 1500sl con una prova autoritaria, stampando il nuovo record europeo e la seconda miglior prestazione al mondo nella distanza (non olimpica) e trovando un 15.44.93 stratosferico. Sul podio con lei salgono Lotte Friis e Camelia Potec, e proprio la danese le strapperà l’oro nei ”suoi” 800m tre giorni dopo: la gara sulla mezza distanza, infatti, vedrà Alessia chiudere con 8.17.21 e trovare solo il bronzo nonostante un miglioramento di tre secondi. È l’apoteosi per l’atleta romana (perchè, parole sue, ”vincere un oro a Roma è sensazionale: supera ogni altra emozione, tutti tifano per te”), che diventa seconda come popolarità solo a Federica Pellegrini, ma finisce col perdersi negli anni seguenti: dopo Roma, Alessia non riesce più a vincere trofei internazionali, uscendo in batteria sia negli Europei 2010, che nelle Olimpiadi di Londra 2012, dove aveva tentato di rinverdire i fasti delle sue imprese, trovando la qualificazione nei 200 dorso e uscendo nuovamente al primo turno. Una delusione che porta all’inatteso ritiro.
IL RITIRO A 25 ANNI E LE NUOVE ESPERIENZE: TUTTO SUL PRESENTE DI ALESSIA FILIPPI
I risultati che non arrivano, la rottura con Butini, il ritorno da ”civile” nelle Fiamme Gialle e la delusione di Londra 2012: gli ultimi anni della carriera di Alessia Filippi non sono stati facili, e il ritiro è stata la logica conseguenza della delusione provata dall’atleta romana non appena ha scoperto che la Guardia di Finanza non era più interessata ad averla nelle sue fila. È stato un ritiro polemico, quello di Alessia Filippi, atleta dal carattere estroverso, la classica persona che dice sempre quello che pensa, e l’ha fatto anche nell’ottobre 2012: ”Purtroppo il momento di dire basta è arrivato e mi spiace dover prendere atto che la decisione non dipende soltanto da me. Nell’ultimo anno ero tornata a gareggiare come civile per le Fiamme Gialle: sono stati mesi fantastici, col ritorno in caserma, dove ho ritrovato il mio vecchio allenatore (Andrea Palloni, ndr), rialzando la testa e qualificandomi alle Olimpiadi a marzo. Evidentemente per loro non era sufficiente, e mi hanno comunicato a giugno che le nostre strade si sarebbero divise: mi è crollato il mondo addosso, mi sono sentita svuotata, frustrata e amareggiata. Resta tanto rammarico perchè avevo rifiutato una proposta dal Corpo Sportivo della Polizia di Stato”. Uno scontro con le Fiamme Gialle e un addio inatteso a 25 anni, per un’atleta che aveva fatto della passione e del duro lavoro le sue caratteristiche personali, subendo anche critiche per qualche apparizione televisiva (giuria di Sanremo 2008, ma anche ”Ballando le Stelle” 2011 da concorrente e una comparsata nella fiction ”Come un delfino”), ma rispondendo sempre coi fatti: evidentemente la passione non c’era più e le pile erano scariche, e così Alessia ha deciso di lasciare il nuoto agonistico.
Ma cos’è successo nel post-carriera di Alessia Filippi? La romana, che quest’oggi compie 30 anni, ha vissuto esperienze diverse, a partire dal ritorno in tv del 2013 come giurata nel reality show ”Jump- Stasera mi tuffo”, in onda su Canale 5, per poi rientrare nel nuoto da allenatrice. Alessia, infatti, allena ancora oggi nella squadra romana De Gregorio, che sta cercando di rilanciarsi con un progetto sui giovanissimi, tentando di insegnare alle giovani speranze azzurre tutto ciò che ha appreso negli anni da atleta e nelle varie esperienze internazionali: ma non è finita qui, dato che al ruolo di ambasciatrice del FAO, l’ex nuotatrice ha affiancato anche l’impegno politico, candidandosi come capolista nella Lista Civica Giachetti alle elezioni comunali di Roma. E infine, la sfida più difficile e stimolante per una donna: da marzo 2015 Alessia Filippi è mamma di una vivacissima bambina, e tuttora è all’ottavo mese di gravidanza. Dunque le facciamo un grande in bocca al lupo, e tanti auguri per il suo 30° compleanno!
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