Il fiato rotto per la fatica, la strada che scorre veloce, l’appuntamento con il Brasile sempre più vicino. Alex Zanardi guarda fuori dal finestrino di una macchina che scorre lungo le strade di Rio, quelle strade che saranno il suo percorso di gara a breve. Alla soglia dei 50 anni è lì, pronto per lottare, pronto per indossare la maglia dell’Italia e seguire il suo sogno. “50 X Rio” il film documentario su Zanardi, prodotto da Enervit e diretto da Francesco Mansutti, produttore esecutivo FilmArt, è stato presentato martedì sera in prima mondiale al Teatro Franco Parenti di Milano. Un film nato davanti a un piatto di baccalà, anzi i baccalà erano parecchi e buonissimi ha confessato il presidente di Enervit Alberto Sorbini e con l’idea di raccontare un viaggio.

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Il viaggio di un uomo, di uno sportivo, ma anche una scommessa senza sapere quale sarebbe stato il finale, portata avanti ogni giorno. Mentre le immagini scorrono sullo schermo, con allenamenti, scene di vita, momenti di riflessione e di divertimento è difficile trattenere un sorriso, una risata o le emozioni che di colpo esplodono e travolgono. In un attimo ecco Rio, il traguardo e il sogno che diventa realtà: oro, argento, oro. Alex compie un capolavoro, un triplo oscar, vincendo nelle gara a cronometro e staffetta e arrivando secondo in quella in linea. In sala ad applaudire la sua impresa Vittorio Podestà oro nella cronometro H3 e compagno nella staffetta mix con Zanardi, conosciuto per caso in un autogrill. “Ho visto uno che parcheggiava con il suo BMW in un posto riservato ai disabili e l’ho bloccato con la mia macchina. Volevo fargli capire che per risparmiare tempo e far il furbo adesso avrebbe aspettato i miei tempi. Solo dopo ho visto che era Alex”. Applausi e parole cariche di emozione anche da un altro oro olimpico, Stefano Baldini, campione nella Maratona ad Atene 2004: “Un’impresa davvero incredibile”.

Forse però dobbiamo imparare a credere nelle imprese impossibili trovando nuovi modi per raggiungerle, come dice lo stesso Zanardi. “Puntare tutto sulla forza fisica sarebbe stato stupido. Non avrei mai potuto battere ragazzi con la metà dei miei anni solo con i muscoli. Ho usato la mia esperienza, la mia pazienza, cercando di capire quando potevo attaccare e ho dato tutto”. Domani Sky ha deciso di dedicare un’intera giornata a Zanardi, lo #SkyZanardiDay mostrando in esclusiva sui canali Sky Sport 2 e Sky Sport Mix il film “50 X Rio” oltre ad approfondimenti e interviste. Domenica si potrà vedere anche su Sky Uno e in chiaro su Tv8, oltre ad essere già disponibile sulla piattaforma On Demand. Un po’ un controsenso per Alex, che non ama stare al centro dell’attenzione, avere i riflettori puntati però volente o meno è diventato un personaggio, un esempio. “È successo – ha detto Alex – ma forse per un motivo. Se uno si trova davanti una salita e la fa perché deve dimostrare qualcosa allora non arriverà lontano. Se quella salita la fa solo perché é li, allora sarà la passione a spingerlo in quello che sta facendo e la passione è tutto“.

Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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