Non solo i tuffi, anche il nuoto ha assistito ai suoi Europei juniores: buonissimi risultati per l’Italia a Netanya, con la bellezza di 11 medaglie conquistate. Andiamo a scoprire i risultati degli azzurri, con Nicolò Martinenghi nuovamente superlativo!
NUOTO, EUROPEI JUNIORES: 11 MEDAGLIE E TANTE SODDISFAZIONI PER L’ITALIA A NETANYA
Europei a forti tinte azzurre, che ci rendono orgogliosi della giovine Italia: dopo gli ottimi risultati nei tuffi a Bergen, l’Italia risponde presente anche negli Europei juniores di nuoto, che si sono disputati da mercoledì 28 giugno a domenica nella suggestiva cornice di Netanya (Israele). 11 medaglie per gli azzurri, che conquistano 5 ori, tre argenti e tre bronzi in una rassegna fortemente Martinenghi-centrica, e confermano anche in questo caso la bontà del nostro movimento e l’esistenza di potenziali ricambi di livello. La rassegna israeliana parte subito bene per gli azzurri, che centrano il primo podio già nella giornata d’esordio: è Anna Pirovano, una delle atlete più attese in questi Europei, a rompere il ghiaccio (o meglio, l’acqua) con l’argento nei 400 misti, ottenuto con l’interessante tempo di 4.43.20. L’azzurra, classe 2000, chiude alle spalle della serba Crevar e della francese Duhamel, mentre gli 800m ci riservano un doppio piazzamento ai piedi del podio: Giulia Salin è quarta, davanti all’altra azzurra Romei, nella gara vinta dall’ungherese Kesely, che domina il mezzofondo. Il venerdì di gare infatti vede la giovane magiara trionfare anche nei 1500sl, e l’Italia centrare il bronzo proprio con la Salin, che chiude con un interessante 16.32.65: il venerdì è proprio il giorno migliore per l’Italia, che ottiene cinque medaglie in una sola giornata di gare. Completano il bottino Federico Burdisso, classe 2001 che chiude 2° nei 200 farfalla (1.57.83) alle spalle del fortissimo ungherese Milak (1.53.79, record mondiale jr e seconda prestazione mondiale senior), e Tania Quaglieri che è bronzo nei 50 dorso donne (28.62, vince la russa Vaskina), ma il bello arriva dalla rana: Nicolò Martinenghi trionfa nei 50 col tempo di 27.24, precedendo il compagno di squadra Alessandro Pinzuti. È la prima medaglia per Nicolò, che arriverà a quattro complessive e si ripete già sabato con l’oro nella 4×100 mista mista, coadiuvato da Razzetti e dalle ragazze Masciopinto e Quaglieri: gli azzurri superano Russia e Gran Bretagna col tempo di 3.50.99, un crono influenzato in senso positivo dal favoloso 59.09 lanciato del nostro ranista, che si supera nei 100 rana di domenica. L’azzurro è nuovamente straordinario, e finisce col dominare e ritoccare il suo record italiano sulla distanza, stabilito pochi giorni fa al Settecolli: il 59.23 di Netanya è un tempo superlativo, da migliori al mondo sulla distanza (Peaty escluso), e diventa anche il record mondiale ed europeo dei 100 rana. E l’Italia centra di nuovo il bis, con Pinzuti che è bronzo alle spalle del russo Somov (1.01.28 contro l’1.01.09 dell’argento). Il bottino azzurro, 5 ori, tre argenti e tre bronzi, viene concluso dall’oro di Leonardo Deplano nei 50sl (22.47) e dal successo della 4×100 mista maschile (Ceccon, Martinenghi, Burdisso e Nardini), che conclude in 3.35.24 e precede Russia e Polonia: per gli azzurri il nuovo record mondiale juniores, per Martinenghi il quarto oro e un nuovo tempo da urlo nel lanciato, un 58.93 di prestigio.
NUOTO, EUROPEI JUNIORES: NICOLÒ MARTINENGHI SI CONFERMA SUPER, ORA TESTA A BUDAPEST
E dunque, non ci vuole un genio per comprendere l’importanza di Nicolò Martinenghi nell’economia degli Europei juniores e del medagliere azzurro: è una crescita costante, quella del giovane ranista classe ’99, partito con le vittorie negli Assoluti di Riccione (50 e 100 rana), per poi proseguire col record italiano nei 100 rana al Settecolli (abbattendo il primo di Scozzoli) e sublimare la sua annata coi risultati di Netanya. 4 ori da dominatore, con le prestazioni da urlo nei 50 e nei 100 (nuovo record italiano, 59.23) e il ruolo da leader assoluto nelle staffette miste: è nata una nuova stella nel nuoto italiano, e ormai viene naturale considerare Nicolò Martinenghi come il leader della squadra maschile senior in vista dei Mondiali di Budapest. In quella rassegna, che rappresenterà la classica prova del nove della forza del nostro atleta (nativo di Varese), Nicolò cercherà di andare a podio e dovrà lottare spalla a spalla con il dominatore della distanza, quell’Adam Peaty che ha già visto all’opera proprio nel trofeo romano. Da qui a sperare in un podio in una distanza come la rana, ce ne passa, ma le speranze ci sono tutte, e non ci stupiremmo affatto di ulteriori miglioramenti cronometrici da parte di quello che è il talento più cristallino del nuoto U21.
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