Il tecnico della nazionale di Biathlon Patrick Favre fa il punto della situazione dopo gli ultimi risultati dei suoi atleti, in particolare di Dorothea Wierer. Queste le sue dichiarazioni.

Dorothea Wierer non sta vivendo un buon momento e non è nelle migliori condizioni, ma il tecnico Patrick Favre è fiducioso. Sarà fondamentale però voltare pagina in vista delle prossime gare. Ecco le sue dichiarazioni raccolte dal nostro inviato a Pyeongchang Luca Lovelli.

Patrick Favre

Patrick Favre, ct della nazionale italiana di biathlon

OLIMPIADI INVERNALI 2018, CRISI PER DOROTHEA WIERER: IL COMMENTO DEL CT PATRICK FAVRE

Patrick, che succede a Dorothea?
Sono quattro anni che lavoriamo per questo, la tensione o anche la voglia di far bene a volte non ti lasciano fare il tuo lavoro. Dorothea secondo me oggi non ha fatto un brutto tiro: ha fatto un ottimo tiro a terra e in piedi ha fatto quei due errori che possono capitare, uno alle ore 11 e uno leggermente in basso a destra, il primo colpo dell’ultima serie. Lei oggi è ritornata un po’ sul suo tiro di sempre, quello con cui l’abbiamo conosciuta negli anni scorsi: lei arriva, fa un tiro d’attacco e bam bam bam bam bam. Ha fatto anche delle ottime gare con questa strategia. Ho parlato adesso con lei, mi ha detto che è un po’…

Frastornata?
Confusa, non riesce a essere lucida al 100%. Sta cercando di ritrovare le sue sensazioni che le hanno permesso negli anni precedenti di fare degli ottimi risultati.

Perché la Kuzmina, con due errori, riesce ad andare sul podio e la Wierer no?
Sicuramente la Kuzmina quest’anno è velocissima, dà fastidio a Domracheva e Mäkäräinen che han sempre primeggiato sugli sci.

La proverbiale freddezza al tiro di Dorothea sta venendo meno?
Può essere che in questo momento ci siano cose tecniche da sistemare, però secondo me l’atleta va capita anche umanamente. Nel tiro ci vuole molta sensibilità. Bisogna essere capaci di girar pagina: abbiamo ancora delle gare importanti per lei, sicuramente la mass start, in cui passano solo i primi trenta, e le staffette. Sabato bisogna mettere via questi errori.

Dicevi che la Wierer non è tanto lucida. Tu la vedi più nella massa o più come elemento di una staffetta?
Se le manca ancora un po’ di lucidità penso le riuscirà meglio la mass. Poi al momento della gara si è comunque più decisi, così come nella staffetta. È una gara in cui comunque anche un minuto di penalità al tiro può influenzare, di fatti vediamo tanta gente che fa bene o anche atleti come la sorpresa – che non è una sorpresa – di questa svedese…

Ecco: chi è questa svedese, Hanna Oeberg?
È giovane, l’anno scorso aveva iniziato molto bene, quest’anno nelle prime gare era un po’ indietro. In questo momento tutta la squadra svedese ha del buon materiale.

Loro non sono quelli che hanno il tecnico russo che aveva fatto casino per il doping?
Questo è un pourparler perché non so bene in casa d’altri cosa succede. Lui era tecnico negli anni in cui la Russia è stata messa in discussione, però era solo un tecnico che faceva parte della squadra, quindi non lo so. So che ha avuto delle difficoltà per arrivare qui.

Viste le condizioni meteo che ci sono state nei giorni scorsi, possiamo dire che la gara di oggi è stata uguale per tutti dal punto di vista tecnico? 
Secondo me rinviare la gara di ieri è stata un’ottima scelta, quella di oggi è stata una gara regolare. Non ci nascondiamo da niente, però nelle due gare precedenti sicuramente le condizioni ci hanno destabilizzato. È anche questione di fortuna.

A noi Dorothea fa trasparire che non è arrabbiata. Ma è veramente così?
Sicuramente dentro di lei avrà voglia di rivincita, come dev’essere per ogni sportivo che è qui.

Sta soffrendo per le critiche che le arrivano dall’Italia?
Le critiche arrivano sempre. Dorothea deve capire da dove arrivano e analizzarle. L’analisi importante è con noi tecnici della squadra che la seguiamo e la capiamo. Secondo me comunque Dorothea è matura e meriterebbe di più, perché nelle gare di coppa quest’anno è stata presente, ha avuto un ottimo tiro. Aspettiamo le prossime gare, però dobbiamo girare pagina. Anche con gli uomini dobbiamo tenere l’umore sempre buono, sempre alto: l’altro giorno Dominik ha dimostrato di avere delle carte da giocare e di essere un ottimo componente, nonostante l’anno scorso non avesse fatto vedere dei podi e quindi sia arrivato qui con aspettative più basse rispetto a Dorothea. Complimenti alla Dahlmeier: lei quando arrivano le occasioni è fredda, sembra che non senta niente.

Cos’ha questa Germania più di noi per cui i suoi atleti stanno vincendo a mani basse, non solo nel biathlon?
La Germania è arrivata con delle ottime atlete: c’è la Dahlmeier che su tutte fa la differenza, ma anche le altre ragazze hanno sparato sempre bene, sia oggi sia nelle gare precedenti, hanno un ottimo tiro. Noi dobbiamo gestire quello che abbiamo ma siamo contenti, io sono contento e spero ancora che possiamo fare bene nelle gare che arrivano.

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Stefano Sfondrini
Radio per lavoro, ma non emetto sentenze. Bevo caffè senza zucchero perché ho capito che "amare significa poco dolci" [San Galli, protettore degli umoristi]

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