Atletica leggera paralimpica: Assunta Legnante, campionessa assoluta nel lancio del peso, detentrice del titolo paralimpico, mondiale ed europeo. Ecco la sua storia.
ASSUNTA LEGNANTE: IL SUPER “CANNONCINO” CAMPANO
Forza, tenacia, determinazione, allegria, simpatia, talento. Mischiate il tutto e otterrete Assunta Legnante, fuoriclasse dell’atletica leggera paralimpica italiana.
Originaria di Frattamaggiore, Assunta Legnante nasce a Napoli il 14 maggio 1978. La sua passione per il lancio del peso nasce da giovanissima, quando inizia a scagliarlo nel piazzale dietro al cimitero del paese, dove per allenarsi disegna il cerchio della pedana con un gessetto.
Studia ragioneria e dall’alto dei suoi 189 centimetri per 122 chilogrammi viene soprannominata “cannoncino” per la potenza di lancio delle sue braccia.
Già nel 2002 vince la medaglia d’argento agli Europei indoor e nel 2007 riesce a conquistare il titolo continentale indoor a Birmingham.
I record italiani non tardano ad arrivare: il miglior lancio di Assunta Legnante outdoor è del 24 settembre 2006 alla Finale Oro dei Campionati italiani di società di Busto Arsizio, dove raggiunge i 19,04 metri. Mentre indoor a Genova nel febbraio 2002 scaglia il peso a 19,20 metri.
Assunta Legnante dimostra di essere una campionessa, ma deve combattere non solo con le sue avversarie sul campo, ma anche con un nemico che la perseguita dalla nascita: un glaucoma congenito.
Nel 2004, nonostante si qualifichi per le Olimpiadi di Atene, il Coni le impedisce di partecipare a causa di una “non idoneità fisica” per un innalzamento della pressione intraoculare.
Anche l’esperienza a Pechino 2008 è deludente per Assunta Legnante, a tal punto che pensa al ritiro: non supera le qualificazioni, chiudendo 19ª con 17,76 metri.
Ma nel 2009 torna a superare i 18 metri e partecipa ai Campionati europei indoor a Torino. Va ad Ascoli Piceno dove si allena con l’ex ct della nazionale Nicola Silvaggi e conquista la medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo di Pescara.
ASSUNTA LEGNANTE: DA ATLETA NORMODOTATA AD ATLETA PARALIMPICA, SEMPRE DI SUCCESSO
Il 2009 è un anno buio per Assunta Legnante, in tutti i sensi: i suoi problemi di vista si aggravano e decide di concludere la sua carriera.
Ma lei è una donna forte che non si dà per vinta: nessun ostacolo la può fermare. E così, dopo una pausa, decide di tornare a gareggiare.
Il 10 maggio 2012 annuncia la sua volontà di raggiungere la misura minima per partecipare alle Paralimpiadi di Londra, sia nel getto del peso che nel lancio del giavellotto.
L’11 maggio, ai Campionati italiani assoluti paralimpici di atletica leggera, batte il record del mondo nel getto del peso categoria F11-12, abbattendo il precedente di 11,84 metri per ben due volte, con due lanci di 13,24 e 13,27 metri, e si qualifica facilmente per le Paralimpiadi di Londra 2012.
Nessuno la può fermare: Assunta Legnante è in ottima forma e l’8 giugno, durante il Memorial Primo Nebiolo a Torino, migliora il suo primato per tre volte, arrivando fino a 15,22 metri, record però non omologato. Nessun problema: Assunta si migliora ancora, lanciando a 15,89 metri ad Ascoli Piceno a fine luglio.
Arriva l’appuntamento più prestigioso: le Paralimpiadi di Londra 2012. Assunta Legnante si classifica all’8° posto nel lancio del disco con la misura di 30,81 metri, specialità in cui detiene il record europeo. Ma è nella sua disciplina prediletta che fa il capolavoro: vince l’oro nel lancio del peso, stabilendo il primato mondiale con 16,74 metri.
Nel 2013 prosegue la sua carriera nell’atletica paralimpica: ai Mondiali di Lione si mette al collo la medaglia d’oro nel getto del peso F11 con un nuovo primato iridato di 16,79 metri. Conquista anche il 4° posto nel lancio del disco F11-12 grazie a un lancio pari a 33,60 metri. A settembre vince la Finale Oro del Campionato di società con l’Enterprise Sport and Services lanciando a poco più di 16 metri.
Assunta Legnante è inarrestabile: nel 2014 ottiene la misura di 16,64 metri ai Campionati italiani paralimpici. Successivamente lancia prima a 16,79 metri in una gara paralimpica regionale a Macerata, dove ottiene anche il suo personale nel disco paralimpico, 35,48 metri. È una continua progressione: a Conegliano supera per la prima volta dopo 5 anni i 17 metri ottenendo un 17,09, misura che la proietta intorno alla 50° posizione mondiale tra le normodotate.
A Napoli, durante i Campionati regionali campani, lancia a 17,39 metri, risultato però non omologato dalla federazione paralimpica. Al Meeting Città di Padova riesce a migliorare ulteriormente (e ufficialmente questa volta) il suo record mondiale paralimpico portandolo a 17,32 metri.
In Europa nessuno riesce a sconfiggerla: ai Campionati continentali di Swansea del 2014 sale sul primo gradino del podio sia nel getto del peso con 16,84 metri che nel lancio del disco con 29,91 metri (categoria F11).
E anche ai Mondiali pare non avere rivali: a Doha 2015 si conferma sul tetto del mondo nel peso con un lancio che tocca i 14,02 metri.
Alle Paralimpiadi di Rio De Janeiro 2016 Assunta Legnate è la regina incontrastata del getto del peso: ottiene un altro oro nella categoria F11-F12 con 15,74 metri e un 4° posto nel disco categoria F11.
Un dominio incontrastato anche iridato: ai Mondiali di Londra del 2017 è nuovamente oro con 15,82 metri categoria F11.
Altra competizione, altro oro: il 26 agosto 2018, agli Europei paralimpici di Berlino, con 15,85 metri blinda il suo regno continentale nel lancio del peso.
Nel 2018 anche tra i normodotati, con la società ACSI Italia Atletica, è vincente: nella Finale nazionale oro dei Campionati di società scaglia il peso a 16,15 metri.
Una carriera e un dominio che paiono non avere fine: ai Mondiali di Dubai 2019 da capitano conquista il quarto oro iridato con un lancio di 15,83 metri, gareggiando con la nuova mascherina portafortuna con gli occhi dell’Uomo Tigre. Un omaggio al Giappone, in vista delle Paralimpiadi di Tokyo, dove Assunta Legnante vuole vincere il suo terzo titolo. La fame di vittoria non si placa per la lanciatrice azzurra.
ASSUNTA LEGNANTE: RECORD E ONORIFICENZE NAZIONALI
In Italia Assunta Legnante detiene quattro primati nazionali: nel lancio del peso indoor (19,20 m), nel getto del peso paralimpico F11-12 (17,32 m), nel lancio del disco paralimpico F11 (35,48 m), e nel lancio del giavellotto paralimpico F11 (33,35 m).
Il “cannoncino” continua a funzionare alla grande e vuole continuare a farlo per ancora molto tempo. Tutti i suoi favolosi risultati fanno conquistare ad Assunta Legnante molte onorificenze dallo Stato italiano e dal Coni.
Nel 2013 diventa Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e le viene consegnato il Collare d’oro al merito sportivo come “Campionessa Paralimpica 2012 – Atletica leggera – Lancio del peso”.
Nel 2016 riceve un secondo Collare d’oro al merito sportivo per “Atletica leggera, oro paralimpico getto del peso F12”, seguito da altri due nel 2017 e nel 2019. Uno spirito di resilienza coronato da traguardi preziosissimi. Assunta Legnante è un esempio per tutti e una delle punte di diamante dello sport nazionale. La sua forza d’animo, la volontà di continuare a gareggiare, senza arrendersi mai, anche dopo che il glaucoma congenito aggrava i suoi problemi di vista. Record nazionali, record europei, record mondiali. Medaglie continentali, iridate, paralimpiche. Assunta Legnante è una vera campionessa, sempre con il sorriso, una leggenda vivente dell’atletica leggera italiana.
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