Federico Mancarella è un ragazzo bolognese di 23 anni affetto da spina bifida sin dalla nascita. Non ha muscolature dal ginocchio in giù, ma non ha mai mollato.
A Rio realizzerà il suo sogno: disputare le Paralimpiadi.
Federico è uno sportivo fin da piccolo. Ne prova tanti, ma quando prova la canoa è amore a prima vista.
Il suo sportivo preferito, però, non è un canoista…
- Quando ti sei avvicinato al mondo dello sport?
- Mi sono avvicinato al mondo dello sport da quando ero piccolo. Ho iniziato con il nuoto, un po’ di tennis e anche lo sci. Tutto a livello amatoriale, niente agonismo.
- Come mai hai scelto la canoa?
- Sinceramente non lo so neanche io, è stato un caso e al tempo stesso tempo un colpo di fulmine. Ho iniziato a conoscerla quando ero alle scuole superiori e fra le varie attività extra scolastiche c’era proprio la canoa. Incuriosito sono andato a provare ed è stato amore a prima vista.
- Come ti senti in vista di Rio? Credi di poter ambire a un risultato importante?
- Oggi mi sento bene, stiamo lavorando in maniera accurata e precisa con tutto lo staff per cercare di arrivare preparati all’evento più importante. Pensare che sono già passati così tanti mesi dall’inizio del progetto olimpico non mi sembra vero, sono davvero volati. Manca giusto qualche mese e la parte più difficile sta per arrivare, soprattutto a livello di testa. Bisogna rimanere concentrati e pensare positivo, a Rio avrò con me la mia famiglia che mi sosterrà e urlerà fino a perdere la voce. Chissà cosa potrà succedere…
- Quali sono i tuoi prossimi impegni prima dell’Olimpiade?
- I prossimi impegni sono i Mondiali di Duisburg a metà maggio, per poi passare agli Europei di Mosca a fine giugno. Nel frattempo ci sono tanti allenamenti e ancora qualche selezione. Bisogna gestire bene il tempo, rimanere concentrati e andare sempre dritto!
- Quali sono stati le più grandi soddisfazioni della tua carriera finora?
- Bella domanda. La mia carriera sportiva è molto recente e non vanto un grande palmares. Però la soddisfazione più grande è sicuramente quella di aver sfidato me stesso, essermi messo in gioco, aver sudato e sofferto, essermi prefisso grandi obiettivi. Ho sorriso tanto in questi anni, anche se come tutti ho avuto qualche momento di sconforto, non bisogna mai arrendersi.
- Se ti dico “Olimpiadi” qual è la prima cosa che ti viene in mente?
- Rio de Janeiro. Sono già stato in Brasile e da allora lo porto con me nel cuore.
- Chi sono i tuoi idoli nel mondo dello sport?
- Il mio capitano. Alessandro Del Piero. Lui è il mio idolo.
- Chi è Federico Mancarella al di fuori della vita sportiva?
- Federico Mancarella al di fuori della vita sportiva è una persona solare, allegra, autoironica, che ama ridere con i suoi amici, uscire e divertirsi, come molti ragazzi della sua età.
- Quale messaggio vorresti lanciare ai giovani affetti dalla tua stessa disabilità?
- Ragazzi azzardate, non fermatevi al primo ostacolo. Cadete, cadete e rialzatevi ogni volta. Sfidate voi stessi e capite quali sono i vostri limiti. Sbatteteci la testa e non state li a guardare. La vita è una sola e va vissuta pienamente!