Milano-Sanremo 2018, le voci dei protagonisti: Fabio Felline ci ha detto la sua prima della partenza della Classica di Primavera.
MILANO-SANREMO 2018: L’INTERVISTA A FABIO FELLINE
La luce in fondo al tunnel. Il 2017 è stato un anno difficilissimo per Fabio Felline, tra infortuni e scarsa condizione fisica. Poco alla volta, il torinese della Trek Segafredo sta tornando sui suoi livelli. La Milano-Sanremo è un banco di prova molto interessante per comprendere e valutare al meglio a come procede il suo recupero. Il suo carattere da combattente, comunque, spicca in ogni situazione e, nonostante il freddo e la pioggia battente, Fabio si mostra sicuro dei propri mezzi.
FABIO FELLINE: “CONDIZIONE BUONA, CERCHIAMO DI ESSERE PRONTI”
Fabio, eccoci pronti per la Milano-Sanremo, l’inaugurazione della stagione delle classiche.
<<Sì, come ogni anno la Milano-Sanremo apre la stagione delle classiche, è la prima “Monumento”. È sempre un’emozione particolare. Speriamo di essere pronti>>.
Domanda non scontata: come stai?
<<Quest’anno ho iniziato in maniera differente rispetto alla scorsa stagione. Sono stato subito bene. Adesso sono alla ricerca della condizione migliore, ma, quando si lavora bene, prima o poi, arriverà>>.
Ce lo auguriamo tutti dato che nella scorsa stagione eri partito bene prima di incappare in una serie di problemi di salute.
<<Sì, specialmente nella seconda parte di stagione. Probabilmente, la toxoplasmosi è il motivo del ritardo di condizione. Capita spesso con i virus o batteri simili, ci vuole un po’ di tempo prima di tornare al 100%>>.
Oggi il tempo non è stato particolarmente clemente con te ed i tuoi colleghi. Questa pioggia quanto può condizionare l’andamento della gara?
<<Come in ogni classica, il maltempo, unito al chilometraggio, può rendere ancora più duro il percorso. Non sarà certamente un elemento a favore, anzi>>.
Ultima domanda: quali sono i tuoi programmi dopo questo appuntamento?
<<Si è cambiato leggermente il programma perché farò la Coppi & Bartali e, se uscirò bene da lì, farò le ultime due classiche del Belgio sul pavé per poi concentrarmi sulle Ardenne>>.