Da Marco Corradi, il nostro inviato alle Olimpiadi.

La nostra intervista a Zane Weir e Leonardo Fabbri, i due azzurri che si sono qualificati per la finale nel lancio del peso a Parigi 2024.

Fonte Foto: Grana/FIDAL

LEONARDO FABBRI
 
Sei primo con 21.76 all’ultimo tentativo. Hai temuto di rischiare la qualificazione?
 
Ovviamente sì, però ovviamente mi sono visto tutti i sacrifici fatti negli ultimi anni. Non potevo perdermi questa finale perché non sono mai stato così in forma. Domani ovviamente l’approccio alla gara sarà diverso, le qualificazioni le ho un po’ sottovalutate e si è visto. Domani sarà tutto diverso, dovrò partire bene dal primo, facendo più di oggi sin da subito. Voglio solo svegliarmi domani e fare una grande gara, ritrovando delle gambe belle sveglie. Oggi ero un po’ spento e deconcentrato: non sembrava di andare a fare una gara, ma di essere al centro commerciale.
 
Quindi si è trattato di sottovalutare l’impegno, più che di tensione
 
Sapevo quanto fosse importante la finale e ho cercato di lanciare senza sprecare energie. Gli americani hanno più esperienza e sono stati più bravi, ma domani la posta in palio è alta. Quando il leone vede il cibo, approccia tutto in modo diverso
 
Clima e stadio hanno influito?
 
Sicuramente il primo giorno mi sono sentito un po’ in ansia. Poi ho iniziato a lanciare e mi sono sentito nell’ottica-gara. Ho fatto un allenamento bellissimo, ho lanciato molto lungo e non ho avuto problemi. Al Villaggio Olimpico si mangia bene, fuori dall’Italia bisogna adattarsi e succede a tutti. Sono stati difficili i primi giorni
 
Arrivi in finale da primo
 
Conta poco, l’anno scorso a Budapest mi sono qualificato da 12°. Conta poco, gli altri l’hanno fatto da primo e io al terzo
 
Crouser ha fatto il primo getto, si è qualificato e ha fatto il gesto tipo “buonanotte a tutti”
 
Lo invidio perché avrei voluto farlo anch’io. Lui ha tanta esperienza, sa gestire questi turni e lo stress delle gare. Vorrei farlo anch’io e spero che questa sia la volta buona per imparare. La qualificazione l’abbiamo data tutta per scontata, ma ho rischiato di restare fuori. Spero sia una lezione per il futuro. 
 
Sorprese tra i qualificati?
 
Non ho guardato. Sono contento per Zane, si merita la finale. Non ho visto i primi dodici, volevo solo lanciare sopra 21.35. Sarebbe stato inaccettabile non farlo
 
ZANE WEIR
 
21.00 e sei in finale da undicesimo. Come ti senti?
 
Non è male, sono felice di essere qui dopo un anno strano con l’infortunio. La finale era il mio obiettivo, mi rende felice
 
Le tue sensazioni con questo stadio
 
Trovo che sia qualcosa di pazzesco. La mia famiglia è venuta qui dal Sudafrica, sono emozionato perché per la prima volta sono usciti dal mio paese natale ed è incredibile
 
La caviglia come sta, dopo l’infortunio?
 
Non è perfetta, ma ogni giorno migliora. La sera e la mattina fa male, ma va abbastanza bene e posso lanciare tranquillamente. L’anno prossimo sarò al 100%
 
Livello avversari
 
Il livello in questo sport è altissimo. Per questo sono felice di essere in finale. Per domani il mio obiettivo sarà fare 21.50 e la top-8

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