Per gli amanti dell’atletica il nome di Jacopo Cuculo evoca tremendi ricordi: il giovane infatti durante un’esercitazione di salto con l’asta aveva battuto fortemente la testa ed era rimasto in coma per 29 giorni. Lo sport però ci dimostra che la retorica spesso non è fine a se stessa e Jacopo oggi è campione italiano paralimpico nei 60 metri piani.
IL RITORNO IN GRANDE STILE DI JACOPO CUCULO
Spesso lo sport, in tutte le sue discipline, viene visto come un qualcosa di grande seguito mediatico ma dalla poca importanza sociale; per questo motivo uno dei vizi di chi parla, racconta di sport è quello di ricercare, più o meno ostinatamente, una storia che insegni qualcosa, che trasmetta i valori di cui lo sport stesso si nutre quasi a volerlo nobilitare. La storia di Jacopo Cuculo non è una storia ricercata, forzata all’insegna di determinati ideali nobili. La storia di Jacopo è una vicenda che deve essere raccontata perché è da esempio, perché quegli ideali li porta con sé, stretti. Jacopo l’anno scorso ebbe un bruttissimo incidente: durante le esercitazioni di salto con l’asta, sbatté la testa fuori dal materasso finendo in coma. Il giovane ragazzo di Torino in coma ci rimase per 29 giorni, poi per fortuna arrivò il risveglio. Se un incidente, praticando sport ad altissimi livelli, potrebbe rientrare nell’ordine fatidico delle cose, ciò che davvero fa la differenza a livello prettamente umano è la famigerata forza di rialzarsi. Ai Campionati Italiani indoor di Ancona Jacopo ha vinto i 60 metri piani, nella categoria paralimpica venendo classificato come T38. Un ritorno in grande stile, non semplice come si possa pensare perché non si tratta solo di continuare a fare sport ma di capire come la propria carriera possa continuare e rimettersi in carreggiata. L’atleta azzurro era indicato come uno dei giovanissimi talenti del decathlon, vicino ad approcciarsi ad un panorama olimpico. Passare dall’essere una promessa scintillante al vedere la propria carriera sfumare per uno sfortunato salto dev’essere quanto di più truce possa accadere ad un adolescente. Ecco perché Jacopo Cuculo rappresenta quella storia che vorremmo sempre poter raccontare poiché riuscire a risollevarsi e tornare a dedicare tanto impegno allo sport è simbolo di una forza mentale rara che coadiuvata dall’opportunità sportiva permette di andare oltre la sfortuna e ricominciare a correre. Più forte di prima.
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