Seconda giornata degli Europei di Atletica di Berlino 2018 e non sono mancate le emozioni. Un sali e scendi continuo di tanti momenti che hanno portato Yeman Crippa a salire sul podio dei 10.000, mentre quello dei 100m resta ancora un sogno per Filippo Tortu che lo deve guardare con rabbia e delusione dalla quinta piazza. Nelle qualifiche regalano tempi e speranze di medaglia Chiappinelli nei 3000 siepi e Cairoli nel decathlon.
SOGNO E REALTA’
Cosa ricorderemo di questa seconda giornata degli Europei di atletica di Berlino 2018? Difficile dire se gli occhi sono più pieni della magnifica volata di Yeman Crippa nella finale dei 10.000 metri o del volto scuro e deluso di Filippo Tortu, che non è riuscito a conquistare quella medaglia tanto sognata nei 100m. Per il velocista azzurro forse ha pesato la mancanza di gare da più di un mese. Si è presentato ai blocchi con molta pressione accumulata, ma la grinta che è uscita nelle semifinali portandolo a vincerla in 10.12 sembrava un passo cauto, ma deciso verso la finale. Ogni gara però è un capitolo a sé come dimostra in primis Vicaut, che non si presenta ai blocchi di partenza. Una delle possibili minacce capace di abbattere il muro dei 10 secondi abbandona per un risentimento avvertito durante la fase di warm-up. La corsia accanto a Tortu resta così vuota e il podio, per un attimo pare più vicino. Non sempre però i sogni si trasformano in una realtà concreta e tangibile come una medaglia. Tortu parte meno reattivo del previsto, la corsa un filo più contratta del solito e il traguardo scivola via fino al quinto posto con il tempo di 10.08. L’atleta delle fiamme gialle ci ha abituato a ben altri numeri e nascondere la delusione è difficile. Il primo a non riuscirci è proprio lui che a caldo ammette di essere arrabbiato, aggiungendo che ora dovrà far fronte alla prima vera batosta della sua carriera. Non accetta scuse e non vuole alibi Filippo Tortu: “Dovevo correre più veloce”. Una frase di una semplicità disarmante, ma che rende bene l’idea di come pensa questo ragazzo. Devo dare ancora di più. E noi speriamo che l’appuntamento con il podio sia solo rimandato. Non smette di sognare invece il mezzofondista trentino con la chioma bionda. Yeman Crippa riscrive il capitolo “strategie di gara” mettendo a segno una performance da urlo nei 10.000 regalando a sè stesso e all’Italia la pima medaglia europea.
IL RESTO DELLA NOTTE DI BERLINO
All’Olympia stadium di Berlino è stata protagonista anche la velocità al femminile, con due azzurre impegnate nelle semifinali dei 100m. Bongiorni e Siragusa tuttavia dopo aver faticato nelle qualifiche di ieri non superano l’ostacolo semifinali chiudendo entrambe troppo lontano dai tempi di ripescaggio. Nel maschile oltre a Tortu erano impegnati per raggiungere un posto in finale anche Marcell Jacobs e Federico Cattaneo che però si fermano a 10.28 e 10.39. Non vanno oltre le semifinali dei 400hs anche Vergani e Benscome. Nonostante una prima metà di gara ottima, Vergani resta impallato sulle gambe negli ultimi metri e chiude in terza piazza con 49.41, ma non basta. José Bencosme chiude invece la sua batteria al quinto posto in 49.86. Da non dimenticare infine l’ottima prova di Lorenzo Dini, anche lui presente nella finale dei 10.000, capace di restare presente e concentrato sulla sua gara chiudendo poi con un buon 14° posto.
SHOW CHIAPPINELLI E CAIROLI, CONTINUA LA MALEDIZIONE DELLA PEDANA
La mattinata degli Europei di Atletica di Berlino 2018 si apre con la gara più lunga della rassegna, la 50km di marcia e per la prima volta sia maschile sia femminile. Quattro gli italiani al nastro di partenza, ma solo in 3 passano il traguardo. Nel femminile buona prova di Mariavittoria Becchetti, che chiude nella top 10 in 4h31:41 e migliora di 8 minuti il suo crono. Fa sognare per più di metà gara nel maschile invece Marco De Luca, l’azzurro parte forte restando in scia del gruppo dei più forti e fino al km 30 sembra reggere il ritmo massacrante della gara, il calo però si fa sentire e il podio si allontana. Del Luca chiude 10°, subito a seguire Andrea Agrusti 11°, mentre si è dovuto ritirare Michele Antonelli. Continuano anche le difficoltà sulla pedana dei lanci, dopo martello e peso escono anche i discoboli non superano le qualificazioni: nel lancio del disco Hannes Kirchles chiude 18° con la misura di 60.42, Giovanni Faloci 21° (59.27) e Nazzareno Di Marco 23° (57.49). Fa sognare invece la splendida prestazione di Yohanes Chiappinelli che crea il vuoto nella sua batteria dei 3000st con il tempo di 8:28.41, il miglior crono di accesso alla finale. Ahmed Abdelwahed è quinto con 8:28.80 e anche lui passa le batterie, non ce la fa invece Osama Zoghlami 11°. Eliminate purtroppo anche le italiane negli 800 metri: Yusneysi Santiusti ed Elena Bellò chiudono rispettivamente quinta e sesta nelle loro batterie. Nel turno preliminare dei 400m non delude Matteo Galvan secondo del suo gruppo, mentre Linda Olivieri dice già addio al suo sogno europeo dopo una batteria di qualificazione dei 400hs decisamente sottotono che non le consente l’accesso alle semifinali. In un decathlon ricco di colpi di scena, con l’eliminazione del campione del mondo francese Kevin Mayer dopo tre nulli nel salto in lungo, l’azzurro Simone Cairoli supera ogni aspettativa e si regala un sesto stupendo dopo le prime cinque prove: 100m, salto in lungo, peso, alto e i 400m. E’ l’ultima gara a dare lo slancio finale all’azzurro che abbassa il suo personale sul giro di pista da 48″90 a 48″77!
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