Gli atleti al poligono di Anterselva

Gli atleti al poligono di Anterselva (fonte: fondoitalia)

La quarantesima edizione della Coppa del mondo di biathlon 2016/2017 fa tappa in Italia, ad Anterselva, per il proprio sesto evento, dove atleti ed atlete sono chiamati ad esibirsi nelle gare di inseguimento staffetta e partenza in linea.

ANTERSELVA PIÙ AZZURRA CHE MAI

La tappa di Anterselva, l’unica italiana tra quelle della Coppa del mondo di biathlon, si è aperta, giovedì 19 gennaio, nel miglior modo possibile. Nella 10km inseguimento femminile, infatti, Alexia Runggaldier ha conquistato il primo podio azzurro (femminile) dell’anno, aggiudicandosi sulla pista di casa il gradino più basso del podio – dietro alla tedesca Laura Dahlmeier e alla francese Anaïs Chevalier – dopo una gara molto particolare, che ha visto Gabriela Koukalova e Kaisa Makarainer, rispettivamente prima e seconda in classifica generale, chiudere ventiquattresima e quindicesima. «Penso che arrivare al terzo posto sulla pista di casa sia la soddisfazione più grande che un’atleta possa raggiungere – ha dichiarato la Runggaldier – Sono veramente emozionata, ho pianto anche lacrime di gioia al traguardo ma credo si tratti di una reazione positiva. Dopo tanti anni di sacrifici sono stata premiata, è un riconoscimento che voglio condividere con le mie compagne di squadra e lo staff tecnico che ci mettono sempre nelle condizioni di gareggiare al meglio».

La partenza in linea femminile ha invece consacrato la delegazione tedesca, che ha occupato le prime due posizione del podio, rispettivamente con Nadine Horchler (al primo podio nella Coppa del mondo 2016/2017) e Laura Dahlmeier, davanti alla ceca Gabriela Soukalová. In sesta posizione, dietro Kaisa Makarainen e Marie Dorin Habert, in lotta per il titolo, si è confermata un’immensa Alexia Runggaldier, autrice di un’incredibile prestazione macchiata da un solo errore al poligono. Dorothea Wierer, invece, dopo un inizio gara molto promettente, non è riuscita a restare in contatto con il gruppo di testa, chiudendo diciassettesima, e confermando la difficile condizione fisica con cui l’atleta azzurra ha dovuto fare i conti nelle prime giornate ad Anterselva.

La tappa italiana, tuttavia, non ha finito di regalare gioie agli azzurri. L’ultima prova della tappa, infatti, ha visto l’Italia tornare sul podio, nella staffetta 4x6km: Lisa Vittozzi, Federica Sanfilippo, Alexia Runggaldier e Dorothea Wierer hanno bissato il tricolore successo iniziale, conquistando un eccellente terzo posto, chiudendo a una trentina di secondi dalla squadra tedesca (formata da Vanessa Hinz, Maren Hammerschmidt, Franziska Hildebrand e Laura Dahlmeier), prima, e a una ventina da quella francese, seconda. «Sono contenta di questo risultato dopo tre giorni di gare che non mi avevano regalato molte soddisfazioni – ha dichiarato la Wierer – In questo periodo non mi sento stabile al poligono e i risultati ne risentono, bisogna mantenere la calma e guardare avanti con fiducia e un podio è la migliore medicina. Adesso riposerò un paio di giorni e poi cominceremo l’avvicinamento ai Mondiali, il grosso del lavoro ormai è stato fatto e dobbiamo soltanto pensare al mantenimento». Mentre per Alexia Runggaldier «sono stati giorni che non dimenticherò mai: oggi non sono tanto soddisfatta del mio rendimento soprattutto nella seconda serie di tiro, ma un podio nella gara a squadre e sulla pista di casa nostra è quanto di meglio potessi augurarmi».

Alexia Runggaldier biathlon

Alexia Runggaldier impegnata con la sua carabina (fonte: il Gazzettino)

LA PRIMA STECCATA DI FOURCADE

Le gare della competizione maschile si sono aperte con la 20km inseguimento, specialità che finora era apparsa nella Coppa del mondo di biathlon soltanto alla prima tappa, quella inaugurale di Östersund, Svezia, nell’occasione vinta dal leader del torneo Martin Fourcade. Quest’ultimo, tuttavia, per la prima volta in stagione, non è riuscito, nelle tre gare della tappa, ad aggiudicarsi nemmeno un podio. La prova maschile inaugurale in terra italica ha dovuto lasciare il passo al russo Anton Šipulin, che dopo due secondi posti e due terzi, ha conquistato la prima vittoria stagionale. Sul gradino più basso del podio è salito l’ucraino Serhij Semenov, vincitore della Coppa del mondo nel 2015, al primo podio stagionale. Primo italiano Dominik Windisch, ventiquattresimo. Più staccati Thomas Bormolini, sessantottesimo, Rudy Zini (all’esordio in Coppa) novantaquattresimo e Giuseppe Montello centesimo; ed Hofer assente per influenza.

Il secondo giorno di competizioni maschili ha visto gli atleti competere nella staffetta 4×7,5km. La squadra tedesca, formata da Erik Lesser, Benedikt Doll, Arnd Peiffer e Simon Schempp, si è imposta, di un soffio, al fotofinish, su quella norvegese, in un podio completato dalla delegazione russa. Gagliardo decimo posto per gli azzurri Dominik Windisch, Giuseppe Montello, Rudy Zini e Thomas Bormolini, staccati di quasi 3’ con un giro di penalità.

Infine, l’ultima competizione maschile di Anterselva, la 15km mass start, ha visto trionfare il norvegese Johannes Thingnes Bø, al primo successo stagionale nella Coppa del mondo, dopo il secondo posto nella staffetta del giorno precedente, davanti al francese Quentin Fillon Maillet e al russo Anton Šipulin. Primo tra gli italiani Dominik Windisch, autore di tre errori al poligono, al traguardo dodicesimo a un minuto e diciotto da Bø.

LA CLASSIFICA GENERALE

La classifica generale della competizione maschile vede, nonostante il primo weekend senza podi, ancora in testa il francese Martin Fourcade, primo con824 punti, seguito dal russo Anton Šipulin (548 punti) e dal tedesco Simon Schempp (522). Primo tra gli italiani Dominik Windisch, quindicesimo con 305 punti.

La generale femminile, invece, sorride ora alla tedesca Laura Dahlmeier, prima con 669 punti. Seguono Gabriela Koukalová (652 punti), Kaisa Makarainen (636 punti), Marie Dorin Habert (600) e l’azzurra Dorothea Wierer, quinta a 466 punti.

Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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