Da Marco Corradi, il nostro inviato alle Olimpiadi.
La nostra intervista a Giovanni De Gennaro, oro nella canoa slalom a Parigi 2024.
Fonte Foto: Honest Media | FICK
Giovanni De Gennaro, che sapore ha questa medaglia d’oro nel K1 Slalom?
Questa medaglia ha un sapore dolcissimo, soprattutto dopo Tokyo, in cui non sono riuscito a essere me stesso. È una rivincita incredibile per me e per tutti quelli che hanno lavorato con me. È un sogno che si realizza e soprattutto avere la possibilità di condividerlo con i miei amici, con i miei genitori qua sugli spalti, è forse il giorno più bello della mia vita finora.
Tu sei di Brescia, 20 minuti dopo il tuo trionfo, un’altra bresciana, Alice Bellandi, ha vinto la finale nel torneo dei 78 kg di judo. Vi conoscete da tanto tempo, che cosa significa vincere due ori, due bresciani in pochi minuti?
Qualcosa di sicuramente storico e sicuramente Alice se l’è meritato e sono contento per lei. Ho fatto la battuta a sua nonna che ci saremmo visti la sera della nostra gara a Casa Italia e alla fine sarà così.
Terzo campione olimpico della canoa slalom italiana. Che cosa significa raggiungere Ferrazzi e Molmenti?
Beh, diciamo che li ho sempre vicino a me quando mi alleno e sono sempre stati un po’ un punto di riferimento. Quindi poter entrare in questo club è qualcosa che ho sempre sognato ma che quasi non speravo. E questo è semplicemente un sogno che si realizza.
Anche tu come loro hai vinto il primo agosto?
Eh, destino? Non lo so. Sono semplicemente molto contento di come è andata. Semplicemente doveva accadere e sono contento così.
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