Arnaud Demare vince con un poderoso sprint sul traguardo di Matera, precedendo Matthews e Felline: numero del francese e Sagan resta a secco, mentre Joao Almeida resta in maglia rosa.

GIRO 2020, 6A TAPPA: TRIONFO PER DEMARE, SAGAN A SECCO

Dopo le emozioni di ieri, con lo strepitoso assolo di Filippo Ganna (leader della classifica GPM), il Giro d’Italia riparte da Castrovillari per una tappa mossa e ricca di scenari mozzafiato: si arriva a Matera, passando per borghi storici come Craco, località abbandonata che è però nota come set cinematografico di numerosi kolossal (“La Passione di Gesù Cristo” e non solo). Lo si fa dopo 188km ricchi di salite non ufficiali e saliscendi, con un solo GPM “reale”: Millotta, con pendenze intorno al 6%. L’attenzione del gruppo è però tutta sullo strappo posto ai -2.5km, 800m circa che possono fare da ponte per un attacco e tagliare fuori definitivamente gli sprinter. Spoiler: non succederà. Nei primi km scatta la fuga: in testa Bais (Androni), Zana (Bardiani), Frapporti (Vini Zabù-KTM) e Whelan (EF). Il gruppo procede a ritmo blando fino a metà tappa, e così i quattro sfiorano i dieci minuti di margine. Il cambio di passo avviene quando si porta in testa la Bora, che col grande lavoro di Benedetti e Gamper riporta il gruppo sotto i tre minuti di margine: Bais e Frapporti si dividono i traguardi volanti, però poi discutono sul prosieguo dell’attacco. La fuga quindi si spezza e il gruppo si avvicina, portandosi sotto il minuto al termine del GPM: de Gendt prova l’allungo per conquistare i punti, Ganna lo blocca.

In testa resta il solo Whelan (vincitore del Fiandre U23 nel 2018, precedendo Hirschi e Pogacar), che passa per primo e cede solo intorno ai -16km: inizia così una lunghissima cronometro per il gruppo, con tutti i big/velocisti che vogliono prendere lo strappo in testa. Tra loro non c’è Viviani, staccato in salita. Sullo strappo prova un allungo Nibali, senza esito: si vede in testa anche Fuglsang che tira lo sprint a Felline, mentre Sagan perde la posizione sul più bello. Il vero numero però è di Arnaud Demare, che rinviene in testa al gruppo proprio al momento giusto dopo una rimonta a folle velocità: il francese lancia lo sprint “lungo” e precede tutti di una bicicletta, prendendosi la maglia ciclamino. Secondo in rimonta Matthews, che precede Felline, Molano, Cimolai, Vendrame, Honoré, Sagan (8°, non vince da 456gg), Battaglin e Narvaez. Joao Almeida, caduto ai -35km venendo travolto da McNulty mentre si era portato a bordo strada per sistemare la radiolina, resta in maglia rosa. Domani la scena è tutta per i velocisti, nei 143km da Matera a Brindisi

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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