Il campione francese Arnaud Demare consolida la maglia ciclamino conquistando la terza vittoria al Giro d’Italia 2020. Secondo Peter Sagan (Bora Hansgrohe).

La gioia di Arnaud Demare (fonte profilo Twitter Giro d’Italia)

Correre più veloce del vento non è solo un modo di dire per i protagonisti del Giro d’Italia. Molte volte nella storia della gara rosa gli elementi meteorologici sono stati decisivi. Oggi però, a dispetto delle raffiche che hanno condizionato la settima tappa, i corridori si sono superati, riuscendo a stabilire la media record di 51,234 km/h. Si tratta della frazione più veloce di sempre al Giro. E forse non poteva esserci che un solo vincitore: l’uomo più rapido nelle volate di questo 2020, Arnaud Demare.

CONDIZIONE

Il velocista della Groupama FDJ non è mai stato considerato un vincitore seriale. Persino il suo successo più prestigioso, la Milano-Sanremo 2016, è stata contestata da alcuni corridori con l’accusa di traino. Negli ultimi anni Demare si era fatto notare come un ottimo sprinter, dotato di un discreto spunto specialmente su arrivi in leggera salita. Tuttavia si era pure contraddistinto per sconfitte inopinabili come la maglia verde al Tour 2017, sfumata nonostante l’assenza di Peter Sagan, o nella classifica a punti dello scorso Giro d’Italia, non capitalizzando pienamente le giornate no di Pascal Ackermann. Attualmente Arnaud è il corridore più in forma del 2020 con 13 centri. Un ruolino di marcia clamoroso e un cambio di rendimento davvero eccezionale. Forse il brutto anatroccolo è davvero diventato un meraviglioso cigno.

IL FILM DELLA TAPPA

Si riparte da Matera e si arriva a Brindisi. I 143 chilometri sono praticamente interamente pianeggianti. I primi a muoversi in avanscoperta sono Joser Cerny (CCC), Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Marco Frapporti (Vini Zabù-KTM), Simon Pellaud (Androni-Sidermec). La loro azione, però, non arriva fino alla fine. Negli ultimi chilometri la vera insidia è il vento che spezzetta il gruppo. Restano attardati big come Jakob Fuglsang (Astana), Simon Yates (Mitchelton Scott) Pello Bilbao (Bahrain-McLaren), Domenico Pozzovivo (NTT) e Rafal Majka (Bora Hansgrohe), ma tutti riescono a recuperare. Non cambia nulla nella classifica generale con Joao Almeida (Deceuninck Quick-Step) sempre in maglia rosa. Si arriva allo sprint anche oggi. Demare ha una marcia in più e non basta la grinta dell’irriducibile Sagan (Bora Hansgrohe). Lo slovacco deve arrendersi al francese. Terzo posto per Michael Matthews (Sunweb). I protagonisti più attesi nella lotta per la maglia ciclamino chiudono dunque ravvicinati. Ma togliere il primato a questa versione di Demare sarà dura per tutti.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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