Si arriva, come previsto, allo sprint nell’11a tappa della Vuelta: Kaden Groves, velocista della BikeExchange, regola il gruppo. Ritirati Simon Yates e Sivakov, positivi al COVID, e Alaphilippe (caduto). 

VUELTA, 11A TAPPA: GROVES VINCE ALLO SPRINT

Dopo la cronometro che ha consentito l’ulteriore allungo a Remco Evenepoel, la Vuelta riparte senza due big: Simon Yates (BikeExchange) e Pavel Sivakov (INEOS), rispettivamente quinto e nono della generale, si devono ritirare perchè positivi al COVID con alta carica virale. Ko nel prosieguo della tappa anche Julian Alaphilippe, coinvolto in una caduta in cui dovrebbe essersi rotto la clavicola: Evenepoel perde il suo scudiero, l’uomo che aveva fatto saltare il banco in salita. Sono questi gli highlights di una tappa povera d’emozioni, nei 191.2km da ElPozo Alimentacion a Cabo de Gata: frazione per velocisti, con un finale scontato. Vanno in fuga solo tre corridori, tenuti sotto controllo dal gruppo: Bol (Burgos-BH), Repa (Kern-Pharma) e Bou (Euskaltel) conquistano al massimo quattro minuti, poi vengono tenuti costantemente a 1’30” circa. Una situazione che sfibra gli attaccanti: Bou e Repa si sfilano ai -50km, lasciando il solo Bol a combattere contro il gruppo. L’olandese viene ripreso ai -27km, e inizia la lunga preparazione della volata conclusiva. Con Sam Bennett out, la Vuelta cerca il nuovo padrone degli sprint di gruppo e lo trova in Kaden Groves: lo sprinter della BikeExchange ottiene la nona vittoria in carriera, terza stagionale, con una volata poderosa. Alle sue spalle van Poppel e Merlier, con Mads Pedersen quinto: il danese, ex campione del mondo, ha già in tasca la maglia verde. Remco Evenepoel mantiene ovviamente la maglia rossa, che dovrà difendere da domani in poi: la 12a tappa della Vuelta è infatti decisamente particolare, tutta pianeggiante fino al 19km al 6.7% di Peñas Blancas/Estepona. Inizierà da quella frazione l’attacco al dominatore belga, che ha perso lo scudiero Alaphilippe.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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