Da Marco Corradi, il nostro inviato alle Olimpiadi.

La nostra intervista a Enrico Casella, allenatore delle ginnaste azzurre argento a Parigi 2024.

Fonte Foto: Simone Ferraro CONI

Un risultato storico, primo argento dal 1928 per le azzurre. Hanno dato un grande contributo anche Giorgia Villa e Alice D’Amato, quest’ultima migliore anche dell’americana Simon Biles alle parallele. 

Il CT Enrico Casella: “Da tanti anni questo gruppo è insieme: Giorgia, Elisa, Alice e Asia sono arrivate a Brescia quando avevano 10 anni. Angela è di Brescia, Manila si è unita solo da due anni. Questo gruppo ha lavorato insieme per 11 anni, con allenatori come me, Marco, Monica, e altre persone come Rodica D’Emetresco, Veronica Calini, e Arek. Viviamo praticamente ogni giorno insieme: dalle 8.30 all’una e dalle 14:00 alle 16:00 per quattro giorni a settimana, mentre gli altri due giorni solo dalle 8.30-12.30. Passiamo molto tempo insieme, anche a scuola e la sera, quando io e Marco restiamo con le ragazze per assisterle.

Questa è una famiglia che ha saputo lavorare con principi sani, superando momenti difficili come infortuni. Quando qualcuno manca, c’è sempre qualcuno che entra e contribuisce. Oggi ci mancano Asia, Martina Maggio e Vanessa Ferrari, ma abbiamo recuperato Elisa dopo operazioni al piede e alla spalla. La forza del gruppo è che chiunque entra, copre il ruolo necessario.

Per me, che ho giocato a rugby, il concetto di squadra è fondamentale. Anche se questo è uno sport individuale, abbiamo cercato di infondere uno spirito di squadra. Le ragazze hanno assorbito e capito questo, reagendo alle avversità. Durante le Olimpiadi, ho detto loro che dovevano pensare solo a fare bene la loro prestazione, dimenticando cosa c’era prima e dopo. Questo atteggiamento le ha aiutate a gestire la tensione, nonostante qualche errore che ha aggiunto suspense”

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