A trent’anni, da donna e non più ragazza e dopo un percorso costellata di grandi gioie e grandi dolori, Vanessa Ferrari sale sul podio delle Olimpiadi: l’azzurra è argento nel corpo libero! Il coronamento di una carriera straordinaria, dopo un esercizio spaziale!
OLIMPIADI TOKYO 2020, GINNASTICA ARTISTICA: VANESSA FERRARI ARGENTO NEL CORPO LIBERO!
Aarhus, 19 ottobre 2006. Una giovanissima atleta italiana, che non arriva neanche ai 16 anni, conquista uno strepitoso oro al corpo libero nei Mondiali della ginnastica artistica. Tokyo, 2 agosto 2021. Quella stessa atleta, diventata ormai una donna e una splendida trentenne (età limite nella ginnastica), sale sul podio delle Olimpiadi nel corpo libero e conquista una sontuosa medaglia d’argento. Nel mezzo, una carriera che è stata una costellazione di alti e bassi, di gioie e di letterali dolori per Vanessa Ferrari: allori europei e medaglie mondiali, ma anche un gravissimo problema al tallone con cui ha combattuto per anni. Un buco al tallone, frutto dei tanti salti e delle tante diagonali acrobatiche, risolto solo dopo anni di terapie ed interventi. E poi, nel 2021, il COVID-19. Vanessa Ferrari è risorta più volte dalle sue ceneri, tra errori al momento decisivo e problemi fisici, ha conquistato in extremis la qualificazione alle OIimpiadi di Tokyo 2020 (con la CdM di Doha, vinta, e con l’infortunio di Giorgia Villa) ed ora è sul podio.
L’inizio delle Olimpiadi è sontuoso per Vanessa. Simone Biles ottiene un punteggio minore del suo nelle qualificazioni, l’azzurra accede alla finalissima col migliore dei risultati e può sognare, anche perchè la stessa Biles si ritira per un grave problema psicologico (i “twisties”, incapacità di regolare le distanze: pericolosissimi, nella ginnastica) e rientrerà in gara solo nella trave. La finale è la lunga attesa verso la più grande delle gioie: la statunitense Carey ottiene 14.366, con un’elevatissima difficoltà e più di qualche impressione, mentre Vanessa è semplicemente perfetta. Grande espressività sulle note di “Con te partirò”, diagonali perfette ed acrobazie stoppate al momento giusto, senza la minima sbavatura: esecuzione di 8.300, la migliore del lotto, e difficoltà abbassata dalla giuria (inspiegabile) a 5.900. Il punteggio finale è di 14.200 e ci porta in seconda posizione: Murakami e Melnikova restano indietro e sono bronzo ex aequo, Andrade e Gadirova sbagliano. Vanessa Ferrari è d’argento a trent’anni, coronando una carriera straordinaria e ottenendo un podio sognato e inseguito, lottando come una leonessa contro le avversità e gli infortuni.
Uno strepitoso esempio di resilienza, che vale la seconda medaglia azzurra nella ginnastica artistica alle Olimpiadi: la prima e unica risaliva ad Amsterdam 1928, con l’argento delle Piccole Ginnaste Pavesi nel concorso a squadre. 28a medaglia per l’Italia: quattro ori, nove argenti e quindici bronzi.
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