11 atleti in gara, e 11 atleti a medaglia per l’Italia del nuoto paralimpico, che centra uno storico risultato ai Mondiali di Città del Messico: sono 38 le medaglie azzurre, ecco i risultati nel dettaglio!
MONDIALI NUOTO PARALIMPICO: STORICA ITALIA, 38 MEDAGLIE E TUTTI GLI AZZURRI SUL PODIO
11 atleti in gara, 11 atleti a podio: è un’Italia da sogno quella che ha concluso nella giornata di ieri la sua partecipazione ai Mondiali di nuoto paralimpico, e va a superare ogni più rosea aspettativa: le 11 medaglie degli ultimi Mondiali di Glasgow (2015) e le 13 di Rio 2016 sono un lontano ricordo, per una Nazionale che si è tramutata in un autentico Dream Team capace di vincere su ogni distanza. In totale le medaglie sono state 38, 20 d’oro, 10 d’argento e 8 di bronzo, con gli italiani che non hanno minimamente sofferto l’altura e ottenuto record nazionali, record europei (Barlaam, 100sl) e record mondiali (100 farfalla con Carlotta Gilli, Monica Boggioni 150mx), chiudendo al 3° posto nel medagliere alle spalle di Cina e USA e davanti al Messico e al Brasile: un risultato straordinario, se pensiamo che gli azzurri (11) erano inferiori in numero a entrambe le nazioni che ci precedono nella classifica conclusiva.
L’Italia, nella sei giorni iridata (2-7 dicembre) che era stata inizialmente annullata per il terremoto e poi rimessa in calendario, ha iniziato a macinare medaglie sin dalla primissima giornata, continuando a produrre podi a ciclo continuo: il grande protagonista è stato ovviamente Federico Morlacchi, che ha conquistato gli ori nei 200 misti SM9 e nei 400sl S9, l’argento nei 100 dorso S9, nei 100 farfalla S9 e nella staffetta 4x100sl 34 punti insieme a Barlaam, Fantin e Bocciardo, e i bronzi nei 100 rana e nei 100sl S9 (7 medaglie). Una gara, quella dei 100sl S9, che ha visto un favoloso Simone Barlaam conquistare l’oro a soli 17 anni e nel suo esordio mondiale (ha trionfato anche nei 50sl, bronzo invece nei 100 dorso: 4 medaglie!): il mix tra giovani e veterani è stato la costante dei successi azzurri, e parlando di giovani non possiamo non citare una strepitosa Carlotta Gilli, la sorpresa e certezza dell’Italia paralimpica. 16 anni, primo Mondiale e 6 medaglie con la bellezza di 5 ori: il paragone con Michael Phelps azzardato dalla FINP non è poi così azzardato, visto che l’azzurra (che detiene già svariati record mondiali) ha conquistato l’oro nei 100 dorso S13, 100 farfalla S12-13, 200 misti SM13, 100sl S13 e 50sl S13, rifilando spesso distacchi-monstre (8 secondi!) alle avversarie e conquistando l’unico argento nei 400sl, distanza sulla quale deve ancora crescere. Carlotta è già, insieme a Monica Boggioni, la leader movimento femminile, ma anche la pavese non scherza: dopo aver vinto le IPC World Series, tutti gli occhi erano puntati su Monica, che ha ripagato le attese con tre ori (150mx SM4, 100sl S4, 50sl S4) e altrettanti argenti (50 dorso S4, 50 rana SB3 e staffetta), tra i quali spicca quello nella staffetta 4x50mx 20 punti insieme a Morelli, Fantin e Ghiretti. 6 medaglie anche per lei.
MONDIALI NUOTO PARALIMPICO: DAL ROOKIE FANTIN A BOCCIARDO, GLI ALTRI PROTAGONISTI AZZURRI
Abbiamo già citato Carlotta Gilli come atleta nata nel 2001 e capace di grandi cose, e ora è il tempo di parlare dell’altro 16enne d’oro. Antonio Fantin aveva fatto vedere grandi cose agli EPYG e si ripetuto qui, conquistando cinque medaglie: oro nei 400sl S6, bronzo nei 100 dorso e nei 100sl e argento nelle staffette. I rookie d’oro sono stati uno dei punti di forza dell’Italia, che ha gioito anche per i successi della 20enne Alessia Scortechini nei 100 farfalla e nei 100sl della classe S10 (argento nei 50sl), ma anche i medagliati di Rio 2016 hanno detto la loro: doppia medaglia per Francesco Bettella (oro nei 100 dorso S1 e 50 rana) e Francesco Bocciardo (argento nei 400sl S6 alle spalle di Fantin e nella staffetta), tris di podi per Efrem Morelli (oro nei 150mx SM4 e nei 50 rana SB3 e nella staffetta mista), Giulia Ghiretti (oro nei 100 rana SB4, argento nella staffetta, bronzo nei 50 farfalla S5) e Vincenzo Boni (argento nei 50 dorso S3, bronzo nei 50sl e 200sl S3).
38 medaglie con 11 atleti su 11 a podio, e nessuno di loro con una sola medaglia in questi Mondiali di nuoto paralimpico. Un risultato fantastico per l’Italia, e il ct Riccardo Vernole è entusiasta: ”Questo è un risultato storico per l’Italia. Ci siamo rifatti sulla finale dei Mondiali di calcio di Messico ’70 e quella di Italia ’94 col rigore sbagliato da Baggio, battendo il Brasile. Questi ragazzi sono stati davvero incredibile, e con loro tutto il gruppo di lavoro che in questi anni ha lavorato insieme alla FINP per ottenere questo risultato”. Soddisfazione anche per tutti gli atleti a medaglia, anche se Federico Morlacchi, nonostante le 7 medaglie, chiude con una piccola coda polemica, riaccendendo l’attenzione sulle sorprendenti prestazioni degli atleti cinesi: ”Spuntano dal nulla, nessuno li conosce e sono fuori dal ranking internazionale, ma arrivano e vincono”. Uno spunto di riflessione interessante, che andrebbe seguito dalla Federazione internazionale per evitare nuovi scandali equiparabili a quello della Russia.
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