La nuova sfida di Gregorio Paltrinieri procede con ottimi risultati: l’azzurro ha vinto con autorevolezza la 10km della Universiadi di Taipei, ecco il punto sulla sua nuova carriera nel nuoto in acque libere.
NUOTO: GREGORIO PALTRINIERI TRIONFA NELLA 10km, È TRIS ALLE UNIVERSIADI
Un appuntamento con la storia dall’altra parte del mondo: Taipei Cinese, l’ex Taiwan, era il teatro della grande sfida di Gregorio Paltrinieri, che aveva deciso di sfruttare le Universiadi 2017 (non temete, non ci siamo dimenticati di loro: faremo un punto alla fine della manifestazione) per effettuare il primo test in vista dell’idea meravigliosa avuta per i Giochi di Tokyo 2020. Vincere nei 1500sl e anche nella 10km in acque libere, era questa l’idea di Greg, che inizialmente doveva provare solo la 10km a Taipei, ma poi si è convinto a nuotare anche in vasca: ne è uscito un tris da urlo, e probabilmente anche da leggenda, dato che non abbiamo mai visto nessuno dominare le due gare del mezzofondo e poi imporsi nelle acque libere nel giro di una settimana. Gregorio Paltrinieri parte vincendo i suoi 1500sl e demolendo l’avversario di Budapest, quel Romanchuk che è stato suo compagno d’allenamenti a Ostia e in Ungheria l’aveva fatto sudare parecchio: stavolta finisce diversamente, con Greg avanti a fare ritmo e Romanchuk che annaspa, chiudendo a quasi 10 secondi. Paltrinieri chiude in 14.47.75, ed è nuovamente Greg-oro, una sensazione che si ripete anche negli 800m, seppur con qualche patema d’animo in più: nella mezza distanza Romanchuk resta appiccicato alla scia dell’azzurro, ma viene comunque battuto, anche se arriva solo a mezzo secondo dal 7.45.76 del carpigiano. E poi, ieri, ecco l’apoteosi nella 10km: Gregorio Paltrinieri fa gara di testa, impone il suo ritmo e, dopo il bis nel mezzofondo (”pareggiato” da Simona Quadarella al femminile), trionfa anche nelle acque libere. 1h54’52’4 il suo tempo, che dà ottimi segnali in vista di Tokyo 2020 e anche in ottica ”acido lattico”: per Greg impossible is nothing, e l’ha dimostrato a Taipei battendo atleti più esperti come il tedesco Meissner (9”) e il polacco Pielowski (27”).
NUOTO: DOPO L’ORO DI TAIPEI, GREGORIO PALTRINIERI È PRONTO PER LA GRANDE SFIDA DI TOKYO?
È stato un successo autorevole, quello di Gregorio Paltrinieri, ottenuto come di consueto imponendo il proprio passo e frustrando le ambizioni avversarie, ma basterà per essere competitivo col gotha del nuoto in acque libere? Al momento, la risposta è un ”vedremo”, e i motivi sono molteplici: è vero che il tempo con cui Greg ha vinto, 1h54’52”, è molto lontano dagli standard mondiali e dall’oro iridato di Ferry Weertman (1h51’58” a Budapest), ma è anche vero che Paltrinieri ha fatto gara di testa e (probabilmente) non ha neanche mostrato tutto il suo potenziale, dato che al suo fianco non c’era nessuno dei primi dieci al mondo. E poi, va anche considerato il fatto che Greg era solo alla seconda 10km della sua carriera, e dunque deve ancora entrare nei meccanismi di una disciplina fatta di botte, onde e difficoltà che vanno oltre i semplici ”schizzi” del nuoto in corsia: a Eilat era arrivato quarto con un tempo di altissimo livello (1h50’08), a Taipei ha trionfato con autorevolezza, e il meglio probabilmente deve ancora venire. Gregorio Paltrinieri ha ancora tanta strada da fare per poter puntare all‘oro nella 10km di Tokyo 2020, ma i passi avanti ci sono stati e sono di rilievo. La strada verso l’oro olimpico è tracciata, e Greg farà di tutto per arrivare a destinazione.
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