Pessime notizie dall’Ospedale San Camillo di Roma, dov’è ricoverato Manuel Bortuzzo: il giovane nuotatore azzurro, ferito da alcuni colpi d’arma da fuoco, rimarrà paralizzato.
NUOTO: LA TRAGEDIA DI MANUEL BORTUZZO
Il nome di Manuel Bortuzzo è entrato prepotentemente nelle nostre case nella giornata di domenica: il giovane classe ’99, promessa del nuoto azzurro, era rimasto ferito gravemente nella notte di sabato da tre colpi d’arma da fuoco. Era successo tutto a Roma, vicino a un pub in piazza Eschilo, nella zona Axa-Casal Palocco: Manuel, che era diretto in un locale insieme alla fidanzata, aveva cambiato idea a causa di una rissa scoppiata davanti al pub, restando fuori per un attimo fatale. Uno scooter (con a bordo due persone) gli si è affiancato e ha sparato i colpi di pistola che hanno ferito l’atleta azzurro, non si è ancora capito se in maniera intenzionale oppure per uno scambio di persona (o forse, perchè si trovava sulla traiettoria del vero bersaglio). La vita di Manuel Bortuzzo non è mai stata in pericolo, ma la situazione era apparsa ugualmente critica: una pallottola l’aveva colpito alla colonna vertebrale, e il nuotatore classe ’99 è stato sottoposto a due interventi chirurgici. Il secondo, in particolare, è stato quello più delicato: i medici hanno estratto la pallottola e provato a scongiurare il rischio della paralisi, visto che il proiettile poteva aver danneggiato il midollo spinale. Purtroppo, non ci sono riusciti.
NUOTO, MANUEL BORTUZZO RIMARRÀ PARALIZZATO
Manuel Bortuzzo era uno dei talenti emergenti dello stile libero italiano: nel 2015 aveva battuto il record jr di Gregorio Paltrinieri nei 400sl, e l’anno scorso aveva fatto la sua apparizione al Trofeo Settecolli. Il suo legame con Paltrinieri era noto a tutti i giornalisti dell’ambiente natatorio: trevigiano di nascita, Manuel Bortuzzo si era trasferito a Roma proprio per allenarsi con Greg e Gabriele Detti, venendo tesserato per l’Aurelia Nuoto e cercando di crescere al fianco di due campioni. La sua carriera natatoria, purtroppo, si è interrotta quest’oggi: i medici hanno tentato di ristabilire la funzionalità delle gambe e scongiurare danni al midollo, senza riuscirci.
La notizia ferale è arrivata dal professor Alberto Delitala, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale San Camillo di Roma: ”C’è una lesione midollare completa. Questo vuol dire che al momento pensiamo che non possa esserci una ripresa funzionale del movimento delle gambe. Con le conoscenze mediche attuali, questo non è possibile. Nonostante la decompressione del midollo, eseguita coi mezzi più avanzati, il midollo spinale non conduce. C’è una lesione midollare completa, consideriamo che non possa essersi una ripresa del movimento degli arti inferiori. Non appena i colleghi riterranno Manuel Bortuzzo fuori pericolo e lo avvieranno al distacco dalla respirazione assistita, lo trasferiremo in un centro di riabilitazione per consentire al paziente di riprendere la vita anche in presenza di una lesione midollare”. Manuel Bortuzzo resterà dunque paralizzato, perchè ”presenta una completa immobilità degli arti inferiori”: la sua carriera natatoria è stata conclusa da un vile agguato, e speriamo che i colpevoli vengano presto consegnati alla giustizia.
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