Dopo quattro anni di successi in campo europeo lo Zenit Kazan abdica al cospetto di una sontuosa Lube che stravince contro i russi e torna sul tetto d’Europa dopo 17 anni.

FONTE: pagina Fb ufficiale della Federazione Italiana Pallavolo

CIVITANOVA SUL TETTO D’EUROPA, IN FINALE STRAPAZZA KAZAN

Civitanova sale sul tetto d’Europa alla Max Schmeling Halle di Berlino vincendo 3-1 (16-25; 25-15; 25-12; 25-19) la finalissima di Champions League contro i una corazzata, quello dello Zenit Kazan che in campo europeo aveva dominato la scena negli ultimi quattro anni portando in Russia altrettante coppe e che cercava lo storico poker mai riuscito nella pallavolo. I ragazzi di Coach De Giorgi concludono così la settimana perfetta che era iniziata con lo scudetto ai danni di Perugia (squadra eliminata dallo Zenit Kazan proprio in semifinale). 

La Lube torna sul tetto d’Europa 17 anni dopo la notte di Opole, era il 24 marzo 2002 quando i marchigiani sconfissero 3-1 l’Olimpiakos, ma ora è tempo di festeggiare una stagione partita male e finita invece col doppio botto. Dopo sette finali perse in due anni, tra cui quella di Champions della scorsa stagione proprio con Kazan, sono bastati 5 giorni per far rivivere quelle gioie che i tifosi marchigiani non vivevano da troppo tempo. Civitanova interrompe il dominio russo in campo europeo e l’Italia può festeggiare sia in campo maschile che femminile perché Novara nel pomeriggio aveva battuto Conegliano. 

Come nella finale Scudetto contro Perugia a fare la differenza in casa Lube sono stati i muri di squadra (12) e gli aces (10) che hanno minato le certezze ad una super potenza come Kazan. Sokolov (che da questa sera ormai è un ex, giocherà infatti proprio per i russi la prossima stagione) conclude la sua partita con 17 punti (4 muri, 2 aces), ottima prestazione anche di Leal (15, 5 aces) e di Juantorena (14 punti) l’italo-cubano torna ad alzare la Champions dopo la vittoria con Trento. Da segnalare anche i 9 punti del “gigante buono” Simon e i 6 di capitan Stankovic. Allo Zenit Kazan non bastano i 14 punti di Ngapeth i 12 di Anderson e i 10 di Mikhaylov.

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