Sabato andrà in scena la Final Four della Del Monte Coppa Italia 2017/18. La seconda sfida vedrà contrapposte due formazioni di alto livello, come la Sir Safety Conad Perugia e la Diatec Trentino.
USATO SICURO O RIVOLUZIONE TRENTINA?
Il mondo si è ribaltato. Fino a cinque anni fa, la piccola Sir Safety Conad Perugia guardava dal basso all’alto il colosso Diatec Trentino. Ammirava la squadra campione di tutto cannibalizzare gli avversari, sognando un giorno di fare lo stesso. Oggi, i ruoli si sono clamorosamente capovolti per un certo aspetto. Non c’è più il Dream Team italiano ed i favori del pronostico, in questo momento, sono dalla parte dell’ex piccola matricola umbra. Merito di una campagna acquisti straordinaria da parte del Patron Gino Sirci, capace di portare a Perugia campioni affermati come Marko Podrascanin ed Ivan Zaytsev. Insomma, quell’usato sicuro che mancava alla Sir per completare un processo di crescita avviato tempo fa. Un salto di qualità che si completerebbe con la conquista di un trofeo. Vincere farebbe bene anche a Trento, certificando la bontà delle scelte compiute in estate. Conclusa l’era Stoytchev ed inaugurato il ciclo Lorenzetti, la Diatec ha deciso di voltare bruscamente pagina. Tanti nuovi volti ed innesti interessanti. Ed il profondo cambiamento strutturale ha imposto un pesante dazio materializzatosi con la partenza a rilento in quella Regular Season comandata proprio da Perugia. Tuttavia, Trento può sognare il colpaccio guardando ai recenti risultati ed alla buona tradizione in Coppa Italia. Nelle ultime cinque stagioni la Diatec ha conquistato per una volta il trofeo, piazzandosi per altre tre volte in finale. Solamente nel 2013/14 non si è guadagnata l’accesso all’ultimo atto, perdendo contro la Copra Elior Piacenza, poi vincitrice della manifestazione. Insomma, un trend assolutamente positivo. Basterà per invertire la rotta contro una corazzata come Perugia? Il Presidente Diego Mosna se lo augura.
QUI CASA SIR SAFETY CONAD PERUGIA
Ci siamo. La Sir Safety Conad Perugia si presenta al primo vero esame di maturità. Lo fa nel miglior modo possibile, con la testa della classifica ed uno stato psicofisico ideale. La squadra di Lorenzo Bernardi ha cambiato passo dopo la vittoria in Supercoppa italiana. Da quel successo, il primo della storia della società umbra, la banda di Sirci ha inanellato una serie di vittorie nette e convincenti. Il periodo di flessione si è presentato a dicembre, ma il peggio sembra ormai alle spalle. Chiaramente però ora arriva il test per capire se Perugia è pronta per inserirsi tra le grandi d’Italia. Tecnicamente, le armi per farlo ci sono tutte. Quale formazione può vantare una simile collezione di bocche di fuoco? Il servizio potente dei ragazzi di Bernardi potrebbe essere lo strumento decisivo per scardinare le seconde linee degli avversari. A proposito di ricezione, i miglioramenti in difesa di Perugia sono ormai evidenti e buona parte del merito va anche ricondotta all’innesto di Massimo Colaci che domani affronterà la sua ex squadra.
QUI DIATEC TRENTINO
La rivoluzione silenziosa di Angelo Lorenzetti continua. Il tecnico della Diatec ha ricevuto tanti rinforzi in estate, ma la sua creatura è ancora lontana dal suo ideale di pallavolo. Dunque, anche alla luce dei risultati in classifica, è lecito nutrire qualche dubbio sulle possibilità di vittoria della competizione da parte di Trento. Tuttavia, la formula della Coppa Italia, con partite secche, può aiutare la compagine trentina a sorprendere gli avversari. Un colpaccio possibile solamente se la Diatec tornerà a svolgere perfettamente i fondamentali di difesa e contrattacco in cui si è rivelata pressoché imbattibile nelle ultime stagioni. Questi pregi sono venuti a mancare nel tormentato avvio di Regular Season. Colpa anche di un roster fortemente cambiato e, di conseguenza, con ancora poca intesa tra i singoli. Questione di dettagli da sistemare e perfezionare. Resta difficile da capire quanto tempo occorrerà per vedere la miglior Trento. Chissà se la Coppa Italia potrà servire in questo senso.
PERUGIA CONTRO LA MALEDIZIONE
Come in ogni processo di maturazione, la Sir Safety deve necessariamente superare ostacoli e tristi tradizioni. Un tabù preoccupante riguarda proprio le sfide contro Trento, sempre perse quando la posta in palio si fa elevata. È accaduto questo nel 2014/15 nelle semifinali di Coppa Italia e scudetto. Stesso copione nel penultimo atto dei playoff della scorsa stagione. La Diatec sembra una maledizione per Perugia. Dunque, meglio aggrapparsi a chi ha già sconfitto la “bestia nera”. Giusto puntare su Marko Podrascanin che era in campo nel celeberrimo V-Day 2012, quello della rimonta griffata Lube e della discussa chiamata sul match point. Giusto affidarsi ad Ivan Zaytsev, che se ne intende di successi. Giusto credere nella fame di Aaron Russell, sempre più determinante nel gioco di Perugia, e di Aleksander Atanasijevic, determinato a scrollarsi di dosso l’etichetta ingiusta di eterno piazzato. E poi ci sarà anche un Luciano De Cecco motivato dal confronto dall’altra parte della rete con l’enfant prodige Simone Giannelli. Il trentino, insieme a capitan Filippo Lanza, evoca spettri indicibili ai tifosi umbri. Timori che aumentano qualora, oltre alla potenza fisica dello schiacciatore, dovessero esserci anche la classe di Luca Vettori, l’imprevedibilità di Uros Kovacevic ed il muro dolomitico del brasiliano Eder. Su questi campioni fa affidamento Trento. Tuttavia, attenzione anche ad altri attori come Anzani e Zingel, Ricci e Hoag. La Coppa Italia è anche questo.
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