È andata in archivio gara 2 tra Lube Civitanova e Sir Safety Conad Perugia. Riviviamo il film della partita e diamo uno sguardo ai principali protagonisti.
Osmany Juantorena, protagonista di gara 2 (fonte Gazzetta.it)
IL FILM DELLA GARA
Chissà se i ragazzi di Lorenzo Bernardi ancora ci ripensano a quel maledetto, per loro, quarto set. Dopo i primi due parziali andati alla formazione umbra ed uno conquistato dai tricolori in carica, il risultato recita 15-9 per i “Sirmaniaci”. Ad un passo dal baratro la Lube Civitanova, con il proprio palazzetto ammutolito. Ad un passo dal possibile la Sir Safety Conad Perugia, dominatrice incontrastata della parte iniziale della gara. I 25-22 e 26-24, con cui la vincitrice della Regular Season aveva messo con le spalle al muro i padroni di casa, erano stati ottenuti con prove maiuscole nel muro-difesa. Male complessivamente i campioni uscenti, imprecisi nei fondamentali ed eccessivamente fallosi. Meglio nel terzo set vinto 25-27 con una reazione furibonda, più dettata dalla determinazione di rifarsi dopo un avvio shock che da una ritrovata strategia vincente. Una carica presto smarritasi nella quarta frazione e virtualmente seppellita dal servizio mortale di Aleksandar Atanasijevic. Ed eccoci al 15-9 fatidico. La Lube sente avvicinarsi la sconfitta e tira fuori orgoglio e cattiveria agonistica. Osmany Juantorena spicca per rendimento, ma è tutta la squadra coinvolta da un ritrovato Micah Christenson a cambiare passo. Aggancio a quota 19 e sorpasso sul 22 pari. Civitanova trova fiato ed energia per chiudere la pratica quarto set sul 25-23, grazie anche ad un’invasione di Ivan Zaytsev, e sprinta nel tie break. Servizio più ficcante e più precisione nella rigiocata. La Sir, improvvisamente, accusa il colpo e, dopo un break rimediato in apertura, cede terreno nel finale, arrendendosi 15-11. Serie in parità. Si riparte da Perugia.
JUANTORENA BALUARDO, CHRISTENSON CHE FATICA
La Lube vede gli spettri per oltre un’ora di gioco. I ragazzi di Medei appaiono confusi, lenti ed impacciati. Forse, è complice anche la tensione di trovarsi di fronte ad una vera e propria bestia nera, capace di rifilare ben cinque sconfitte nel corso di questa stagione. Nei momenti di difficoltà, c’è Osmany Juantorena, il baluardo, la roccaforte, il punto di riferimento. Quando l’italo-cubano riesce ad ingranare, Civitanova cambia passo e diventa devastante anche per una corazzata come Perugia. Impressionante al servizio, solido anche in attacco e a muro. Così, la vena realizzativa dell’Hombre (16 punti) copre la giornata no di Micah Christenson. Il palleggiatore statunitense va presto in confusione con scelte sbagliate e palleggi non proprio ortodossi. Poco aiutato dalla ricezione, si perde tra mille dubbi. Per fortuna, si riesce a riprendere nel finale, traghettando la sua squadra verso il successo.
ATANASIJEVIC BOMBARDIERE, ZAYTSEV FALLOSO
Semplicemente spettacolare: Aleksandar Atanasijevic è a lungo il mattatore della serata marchigiana. I 25 punti messi a segno sono indice di grande concretezza. Notevoli le sue scelte in attacco, con diagonali strette e parallele potenti. Al servizio una sentenza, un incubo per la seconda linea della Lube. Probabilmente, il libero di Civitanova, Grebennikov, vive una delle serate più complicate della sua carriera. Basta e avanza per rendere l’idea… Chi fatica sorprendentemente è Ivan Zaytsev. Non sono tanto gli 8 punti realizzati in tutto il match dallo “Zar” a stupire. Piuttosto lascia esterrefatti la scarsa lucidità in alcuni momenti, come l’invasione decisiva nel set point della quarta frazione o la doppia in palleggio in un’altra circostanza. Insomma, non la miglior serata per uno dei simboli della pallavolo italiana. L’occasione per un pronto riscatto non tarderà ad arrivare.
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