Oggi inizia l’Europeo di pallavolo maschile. Proviamo a scoprire come si presenta l’Italia di Gianlorenzo “Chicco” Blengini, tra dubbi, polemiche e la speranza di interrompere un digiuno lungo ormai 12 anni.

Luca Vettori in azione con la maglia azzurra

UN SORTILEGIO DA ROMPERE

L’attesa è finita. È tempo di fare sul serio. L’Europeo di pallavolo scatta oggi in Polonia, con ben cinque città coinvolte: Danzica, sede del Pool A, Stettino per il Pool B dell’Italia, Cracovia per il Pool C e tutte le fasi finali, Katowice per il Pool D, i playoff ed i quarti di finale ed ovviamente Varsavia, luogo designato per il match di apertura e per l’ultimo atto. Riflettori puntati inevitabilmente sugli azzurri di Gianlorenzo Blengini. In parte perché c’è indubbiamente curiosità sull’esito della spedizione italiana, chiamata ad interrompere un digiuno di trofei che dura ormai da 12 anni, dall’Europeo di Roma 2005. Poi solamente tanti piazzamenti, alcuni di prestigio come le medaglie olimpiche di Londra e Rio, altri deludenti come nella World League 2012 o nel Mondiale 2014. Il secondo posto nei recenti Giochi Olimpici ha restituito credibilità ed i galloni di top team alla Nazionale azzurra, ma serve un trofeo per scrollarsi di dosso l’etichetta di “eterna incompiuta”. È necessario proprio per sbloccare un gruppo con grandissime potenzialità e, al contempo, troppo spesso incline all’autolesionismo nel momento topico. Vincere permetterebbe di invertire questa tendenza.

UN’ESTATE TRAVAGLIATA

Ma la vittoria sarebbe importante anche per mettere la parola fine ad un’estate particolarmente agitata. Il peggior risultato della storia dell’Italia nella World League, conclusa all’ultimo posto, non è sicuramente un biglietto da visita ideale per presentarsi ad una manifestazione importante come l’Europeo. Le sconfitte in serie hanno fatto male all’orgoglio dei ragazzi azzurri, lasciando inevitabilmente qualche scoria. Tuttavia, il vero terremoto estivo è stato indubbiamente il caso Mizuno-Adidas riguardante Ivan Zaytsev. L’esclusione di uno dei leader più carismatici ha creato sconcerto tra i tifosi italiani e lasciato un vuoto importante da colmare. E, se i rapporti tra la FIPAV e lo Zar della Sir Safety Conad Perugia non dovessero migliorare, si prospetterebbe un grande problema per lo scacchiere di Blengini.

OCCASIONE PER MOLTI

Tuttavia, l’assenza di Zaytsev potrebbe anche diventare un assist per mettere in luce altri protagonisti rimasti nel cono d’ombra dello schiacciatore umbro. In primis, è un’occasione per Luca Vettori, che condivide il ruolo di opposto con lo Zar in Nazionale. Il “Vetto” è uno dei talenti cristallini emersi in questi anni grazie al Club Italia. Piacenza prima e Modena poi sono diventate vetrine e palestre di vita per questo ragazzo parmense classe 1990, capace di vincere tutto in Italia. Tuttavia, in Nazionale non ha mai trovato spazio a causa della presenza di Zaytsev. Ora che la strada è priva di ostacoli, dovrà dimostrare di essere pronto per trascinare i compagni verso il successo, con la sua freddezza nei punti cruciali e la capacità di tracciare linee di difficile lettura per gli avversari. Ma Vettori non è il solo a voler cogliere l’occasione della vita. Anche Filippo Lanza ed Oleg Antonov dovranno farsi trovare pronti. Per loro, la possibilità di lasciare il segno da protagonisti diventa più che mai reale in virtù dell’assenza non solo di Zaytsev, ma anche di Osmany Juantorena, chiamatosi fuori per rifiatare in vista del Mondiale 2018. Senza l’Hombre, la banda avrà nelle loro braccia potenti le armi per difendere il campo azzurro e regalare punti preziosi sulla strada verso la vittoria. Sarà un Europeo speciale per Simone Buti: l’eroe della semifinale di Rio 2016 sarà il capitano. Una bella soddisfazione per il centrale passato da Perugia a Monza nell’ultima sessione di mercato.

L’ASSETTO-TIPO

Di fronte alle due defezioni sopracitate, Blengini ha dovuto costruire un’Italia alternativa, simile per certi aspetti a quella vista nella World League, similitudine che lascia qualche perplessità circa le reali possibilità di fare strada da parte degli azzurri. Al palleggio confermato Simone Giannelli, uno dei pochi a salvarsi dal disastro di giugno ed indubbiamente uno dei più attesi. Vettori comporrà con il giovane regista la diagonale, fornendo un antipasto ai tifosi trentini di ciò che li attenderà nel corso della stagione. In banda confermati Antonov e Lanza. Tra i centrali, si dovrebbe partire con Capitan Buti e Daniele Mazzone. Attenzione comunque a Matteo Piano: nuovo centro di Milano è reduce da una stagione difficile a Modena, ma spera di rifarsi in azzurro. Nessun dubbio sul libero titolare: Massimo Colaci offre sempre sicurezza ed esperienza. Complicato scalzare il collega per Fabio Balaso, il secondo libero.

PRECEDENTI E TRADIZIONE FAVOREVOLI

Il recente ricordo della batosta in World League non scalda i cuori degli appassionati italiani, ma la storia dell’Italvolley insegna a non disperarsi. Nel 2005, gli azzurri, vicecampioni olimpici, riuscirono ad imporsi nell’Europeo casalingo. Sette anni più tardi, la prova opaca nella World League fu il prologo del bel torneo di Londra 2012, concluso al terzo posto. Insomma, i ragazzi di Blengini possono stupire. La favoritissima resta la Francia campione d’Europa in carica, una formazione capace di esprimere una pallavolo a tratti stellare negli ultimi tre anni. Da verificare anche le ambizioni della Slovenia vice campione e della Serbia, trionfatrice a sorpresa nella World League 2016. Mai scordarsi di Russia e Germania, squadre ostiche da affrontare e capaci di diventare autentiche mine vaganti.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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