La semifinale di Coppa Italia di A2 ha visto contrapposti ancora una volta due campioni senza età, pronti a trascinare le rispettive formazioni. Alla fine l’ha spuntata Alessandro, che guiderà gli emiliani all’atto conclusivo di Bologna.
Insieme hanno condiviso vittorie e trofei. Sono stati i cardini delle fortune sportive della Sisley Treviso nei primi anni del Nuovo Millennio, conquistando fianco a fianco quattro scudetti ed una Champions League. Con la Nazionale azzurra, hanno sfiorato l’oro olimpico ad Atene e si sono laureati campioni d’Europa nel 2005. Normale, dunque, che gli occhi degli spettatori del palazzetto di Brescia fossero tutti rivolti su di loro, Alessandro Fei ed Alberto Cisolla. I due totem della recente storia della pallavolo italiana si sono dati battaglia nella semifinale di Coppa Italia di A2, guidando rispettivamente la Gas Sales Piacenza e l’Atlantide Brescia. Certamente, è una dimensione diversa rispetto ai grandi palcoscenici calcati fino a 10 anni fa, ma il sapore della sfida e la passione per questo sport sono rimasti intatti con il trascorrere del tempo. “Fox” e “Ciso” non hanno perso la voglia di vincere e lottare su ogni pallone che ha permesso a loro di costruire carriere straordinarie. Ed entrambi si pongono lo stesso obiettivo: trasferire questa fame di successi nei più giovani compagni di squadra, fornendo loro un esempio valido e concreto.
MOTIVAZIONI
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando le loro strade si sono divise, dopo la diaspora trevigiana nell’estate 2009. Fei si è rilanciato con Piacenza, vincendo una Challenge Cup ed una Coppa Italia. La città emiliana gli ha dato tanto, al punto da spingerlo a tornare e a sostenere la società anche dopo la scomparsa dalla A1 per ripartire dalla categoria inferiore. Una dimostrazione d’affetto e riconoscenza verso chi ha creduto in lui, unita alla motivazione di restituire il sorriso ai tifosi biancorossi amareggiati dalla retrocessione. Cisolla è ripartito da Roma, ma non si è mai stabilizzato in un unico posto, seguendo l’esempio dell’amico. Alla fine si è fermato a Brescia per rimanere vicino alla famiglia, trovando al contempo un progetto valido da far decollare con la sua esperienza. Una sorta di allenatore in campo, sempre pronto a trasmettere voglia di fare e caparbietà.
PIACENZA IN FINALE
Ma sullo sfondo di questa sfida particolare c’è anche la semifinale di Coppa Italia di A2. Piacenza ci arriva da seconda forza del girone blu, Brescia come capolista del gruppo bianco. Ma il campo di gioco non guarda mai alle classifiche. Cisolla illude i padroni di casa con un break di vantaggio, ma la reazione emiliana è immediata. Fei imperversa da opposto, micidiale in attacco e a muro. I biancorossi allungano 13-9 e tengono botta alla reazione dell’Atlantide, che accorcia fino a spingersi sul 14-16. Nuovo strappo di Piacenza che si porta a +6 e a 3 punti dal set, chiuso poi da Fei 25-20. Cisolla prova a scuotere i suoi compagni, ma la seconda frazione non cambia il copione: gli emiliani continuano ad imperversare. Il gap tra le due formazioni diventa subito enorme. Si arriva persino ad avere 10 punti di differenza a favore di Piacenza, che si impone 25-18. Nel terzo set, Brescia si porta avanti 5-3, ma è un fuoco di paglia. La Gas Sales vola via e sul 16-8 si capisce che l’incontro è ormai segnato. Fei si gode l’accesso in finale a Bologna, guarda caso proprio la città in cui vinse l’ultimo trofeo con Piacenza cinque anni fa.
SIPARIETTO
A fine partita, i due campioni hanno dato vita ad un piccolo show. Cisolla si è calato nella parte del giornalista e ha intervistato Fei, chiedendogli un parere sulla partita da poco terminata. “Fox” tra le risate del collega ha analizzato la gara, evidenziando come il servizio avesse fornito le armi per far girare a proprio favore il match. Un’analisi condivisa da Alberto che ha ammesso: “Non posso che essere d’accordo con il Mister…”. Poi spazio a sorrisi e complimenti tra fuoriclasse.
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