Con un comunicato il presidente del Modena Volley annuncia la decisione di Coach Velasco di concludere la proprio carriera da allenatore.

FONTE: pagina fb ufficiale di Modena

Il Maestro Velasco lascia la pallavolo, si conclude la sua gloriosa carriera

La decisione presa da Julio Velasco di chiudere la propria carriera da allenatore va accettata, come si accetta ciò che viene deciso da una persona che ha dimostrato, in ogni circostanza, enorme correttezza, professionalità, e passione. Velasco è stato, è e sarà per sempre un simbolo della nostra società e della nostra città ed è proprio a nome di tutta Modena che, come Modena Volley, intendiamo ringraziarlo per ciò che ha fatto come uomo e come allenatore ogni volta che è stato chiamato a rappresentarci.

A metà anni ottanta Julio ha preso per mano una squadra ed una società e l’ha fatta divenire una leggenda indelebile nella storia dello sport e ha fatto si che oggi, Modena, sia unanimemente riconosciuta come culla del volley mondiale. 
Julio Velasco è tornato a Modena e durante l’ultima stagione ha dimostrato, coi fatti, di essere non solo un vincente, ma un uomo con una capacità ineguagliabile di insegnare, guidare e motivare.
E’ impossibile non pensare a tutti i trofei che ha alzato Velasco durante la sua incredibile carriera ed altrettanto impossibile è non dire dieci, cento, mille volte grazie a chi ha reso tutti noi più ricchi, di ricordi ed emozioni che non se ne andranno, mai.
Julio Velasco ha fatto la storia di Modena, ne ha segnato tappe e momenti fondamentali, Modena era, è e sarà la Tua città, il PalaPanini era, è e sarà casa Tua. Semplicemente grazie
.” 

Con questo comunicato apparso sul sito ufficiale di Modena il presidente dei Canarini Catia Pedrini annuncia che Julio Velasco ha deciso non solo di porre fine alla sua terza esperienza a Modena ma di terminare la sua gloriosa carriera da allenatore nel mondo della pallavolo. 

LA CARRIERA DI JULIO VELASCO

Julio Velasco inizia a muovere i primi passi da allenatore in patria, in una squadra di Buenos Aires, il Ferro Carril Oreste con cui vince quattro titoli nazionali consecutivi tra il 1979 e il 1982.

Nel 1983 viene scoperto da un giovane direttore sportivo Giuseppe Carmio che lo convince a trasferirsi in Italia e così Velasco inizia la sua esperienza nel Bel Paese in serie A2 con il Tre Valli Jesi

Dopo l’esperienza nella seconda serie italiana arriva il grande salto, nel 1985 diventa allenatore di Modena e nella squadra emiliana iniziano a muovere i primi passi i giovani Cantagalli, Bernardi e Lucchetta a cui si aggiungerà nella stagione successiva il palleggiatore Vollo, che costituiranno l’ossatura di una squadra che in Italia dominò per quattro anni vincendo altrettanti scudetti dal 1985 al 1989.

Arriva così il salto nella nazionale Italiana, proprio nel 1989, e, nello stesso anno, con gli Azzurri vince subito la medaglia d’oro ai campionati Europei in Svezia, la prima della storia italiana. Velasco rimane sulla panchina della nazionale fino al 1996 e con gli Azzurri fa incetta di titoli, vincendo 3 ori Europei, 2 mondiali, 5 World League, 1 argento Olimpico ad Atlanta ’96, più altri trofei minori. Artefici di questi successi furono Zorzi, Giani, Tofoli, Gravina, Bracci, Gardini e i già citati Bernardi, Lucchetta e Cantagalli. Questo gruppo formerà la squadra che è stata poi rinominata “La generazione dei fenomeni” e che fu poi premiata dalla FIVB come la squadra del secolo

Nella stagione 97-98 Velasco diventa allenatore della nazionale Italiana femminile e in quel ruolo porta subito una grande novità, il Club Italia, ovvero una squadra formata dalle ragazze più giovani e promettenti selezionate dalla Federazione per permettere loro di allenarsi tutto l’anno senza lo stress legato alle competizioni delle proprie società e soprattutto per crescere come giocatrici.

Nel 2001 diventa allenatore della Repubblica Ceca senza però ottenere risultati. Nel 2003, conclusa l’esperienza ceca, torna nel Bel Paese e allena la Coprasystel Piacenza guidandola fino alla finale scudetto persa contro la Sisley Treviso

Nel 2004 torna a Modena dove però in due stagioni i risultati non sono quelli sperati. Così nel 2006 passa all’Acqua Paradiso Gabeca Montichiari con cui nella stagione 2007-2008 conquista i playoff che alla squadra bresciana mancavano da ben cinque stagioni. 

Nel 2008 decide di succedere ad Anastasi sulla panchina della nazionale Spagnola appena laureatasi Campione d’Europa. L’avventura con gli iberici non è fortunata e così il Maestro decide di rimettersi in gioco e di ripartire dalla nazionale Iraniana. Nel 2011 conduce la nazionale persiana a vincere il primo storico titolo, ovvero il Campionato Asiatico, titolo che bisserà nell’edizione successiva del 2013

A febbraio del 2014 Julio Velasco viene scelto per guidare la nazionale del proprio paese, l’Argentina, squadra con cui rimarrà fino al termine dei Mondiali del 2018 giocatisi proprio in Italia, per poi rimanere nel Bel Paese e iniziare la sua terza avventura modenese. Coi Canarini in questa stagione il Maestro vince la Supercoppa Italiana battendo in finale Trento

Nonostante avesse firmato un contratto biennale e nonostante, non più tardi di qualche giorno fa, erano arrivate conferme sulla sua permanenza sulla panchina degli emiliani nella giornata di ieri è arrivato il fulmine a ciel sereno che ha colpito casa Modena e tutti i suoi tifosi. Non sono ancora arrivate le parole del diretto interessato e tutti si aspettano che possa quantomeno spiegare il perché di questa decisione. Ora la domanda che tutti si pongono è cosa farà adesso Julio Velasco? Perché, dopo tutti questi successi, dire basta è difficile e la pallavolo ti rimane dentro e non siamo così sicuri che il Maestro riuscirà a starci lontano tanto facilmente.

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