Volley Coppa Italia 2017 maschile. Analizziamo la sfida tra Trentino Volley e Azimut Modena, seconda delle due semifinali in programma a Bologna.

Volley Coppa Italia 2017, Trentino - Modena

La Trentino Volley alza al cielo la Coppa Italia 2010

VERSO LA COPPA ITALIA MASCHILE DI VOLLEY 2017

Ancora poco e sarà Coppa Italia 2017. Il volley maschile italiano si prepara al secondo grande appuntamento, dopo la Supercoppa vinta da Modena ad ottobre. Le semifinali si giocheranno sabato al Pala Dozza di Bologna e saranno composte rispettivamente dalle sfide tra Cucine Lube Civitanova e LPR Piacenza e tra Diatec Trentino ed Azimut Modena. Dopo aver analizzato la prima gara, andiamo ad osservare nel dettaglio la seconda partita, probabilmente quella più avvincente ed incerta tra le due.

MODENA-TRENTO, I PRECEDENTI

Normale sia così, alla luce dei grandi risultati ottenuti da entrambe le società negli ultimi anni. Trento è diventata il riferimento per gli appassionati di volley tra il 2008 ed il 2013, prima di abdicare a favore di Piacenza e Macerata. Dal 2015 è nata la vera rivalità tra gli ex dominatori e chi ha deciso di occupare il loro posto. I gialli, guidati dalla presidentessa Catia Pedrini, sono tornati sui fasti di un tempo e hanno contrastato la ritrovata competitività dei trentini. Nel 2015 entrambe le manifestazioni nazionali furono un affare privato tra le due squadre. La Coppa Italia prese la via dell’Emilia, mentre lo scudetto volò sulle maglie adornate dall’aquila. L’anno scorso, invece, fu dominio totale di Modena, capace di conquistare 4 titoli consecutivi (2 Supercoppe, Coppa Italia e tricolore). Ora si sta per riscrivere un nuovo capitolo di questa rivalità.

VOLLEY COPPA ITALIA 2017: QUI CASA TRENTO

La Diatec Trentino si è classificata al secondo posto al termine del girone d’andata. Lo scatto iniziale in Regular Season faceva pensare di trovarsi di fronte ad una schiacciasassi: 9 vittorie consecutive. Poi il KO inaspettato contro Piacenza ed il ritorno sulla terra. Tra prestazioni esaltanti e rovinosi tonfi. Ma di una cosa si può essere certi: quando il gioco si fa duro, Trento c’è sempre. Dunque, c’è da attendersi la solita squadra cinica ed affamata, magari anche dal gioco poco spettacolare, ma estremamente concreto negli appuntamenti importanti. Normale sia così, quando c’è da tempo una mentalità vincente, condita dai continui arrivi di grandi campioni. Poche squadre possono permettersi di avere un Tine Urnaut in banda, un Jan Stokr come opposto e Van De Voorde e Solè al centro.

FATTORE MADE IN ITALY

C’è anche tanto di azzurro a disposizione del tecnico Angelo Lorenzetti. Trento può contare su un vivaio sempre estremamente produttivo, con Gabriele Nelli, Tiziano e Daniele Mazzone ed Alessandro Blasi. Ma, su tutti, spiccano quattro italiani, diventati i beniamini di un paese, nel corso della manifestazione olimpica: si tratta di Massimo Colaci, Filippo Lanza, Simone Giannelli ed Oleg Antonov. Il primo è stato il delfino di un fenomeno come Andrea Bari ed è stato comunque protagonista nei successi dell’era di Stoychev. Il secondo è cresciuto a contatto con i campionissimi che componevano il roster della super Trento di qualche anno fa. Ha imparato dai vari Kazynski e Juantorena come si fa a vincere e, appena ha avuto l’occasione, ha messo in pratica gli insegnamenti. Il terzo è diventato protagonista quasi per caso nella finale scudetto del 2015 contro Modena, quella che consegnò ai trentini il quarto tricolore della loro storia. Il tutto a 19 anni, con una precocità ed una determinazione da autentico predestinato. Il quarto è arrivato a Trento nella scorsa stagione, facendosi subito apprezzare per continuità e determinazione. Insieme, sognano di regalare alla loro città un trofeo che manca dal 2013. Hanno tutto per farcela: freschezza, fantasia, forza fisica. E tanta, tanta fame.

PALLAVOLO COPPA ITALIA: QUI CASA MODENA

Angelo Lorenzetti troverà dall’altra parte della rete la corazzata, con cui ha realizzato una tripletta da favola nel 2015/16. Il suo addio ai gialli per accasarsi sulla panchina degli acerrimi avversari non è stato accolto bene dai fedelissimi emiliani. Tuttavia, ora, Modena deve guardare avanti, spinta dalla grinta e dagli insegnamenti di Piazza. Il roster è stato profondamente rivoluzionato rispetto alla stagione precedente. Le partenze di Bruninho e Lucas sono state due macigni, ma la società ha lavorato molto bene. Al palleggio c’è Orduna, poco pubblicizzato, ma estremamente efficace. Rivoluzione tra i centrali: salutato il colosso brasiliano e visti gli acciacchi di Matteo Piano, ecco Le Roux e Holt, due tra i migliori interpreti del proprio ruolo a livello mondiale. E poi c’è N’Gapeth, con la sua imprevedibilità e la sua scanzonata irriverenza.

VETTORI E ROSSINI A CACCIA DI RECORD E RIVINCITE

Comunque, ci sono anche due azzurri da tenere d’occhio nel team campione in carica. In seconda linea non mancherà Salvatore Rossini, libero straordinario, impegnato nell’ennesimo confronto con il dirimpettaio Colaci. Un sano dualismo, che si ripropone anche con la maglia della nazionale italiana. E poi c’è Luca Vettori. Taciturno e timido fuori dal campo, sta diventando sempre di più l’uomo fondamentale per le sorti di Modena. Quando il punto si fa rovente ed il pallone scotta, è lui a prendersi la responsabilità di abbattere le difese avversarie a suo di schiacciate. Se dovesse arrivare la Coppa Italia, per lui si tratterebbe della quarta in carriera. La prima con la maglia di Piacenza e le ultime due con la divisa dei canarini. Nei giorni scorsi ha dichiarato di essere pronto a prendersi sulle spalle la squadra per difendere il titolo conquistato l’anno scorso. E quando Luca parla così, è maledettamente serio.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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