Scherma, Mondiali 2017: fioretto d’oro, sciabola di bronzo

I Mondiali di scherma 2017, in scena a Lipsia, proseguono. Conclusesi le gare per l’assegnazione delle medaglie individuali, ora tocca ai titoli iridati di squadra.

Martina Batini, Arianna Errigo, Camilla Mancini e Alice Volpi esultano sulle pedane dell’Arena Leipzig (fonte: pagina Facebook ufficiale della Federscherma)

MONDIALI, LIPSIA 2017: LA SESTA GIORNATA

I Campionati del Mondo di scherma 2017, in scena a Lipsia, Germania, dopo le qualificazioni e i match per l’assegnazione delle medaglie nelle specialità individuali, continuano con le gare a squadra. Dopo le gioie dei giorni precedenti, con il bronzo di ieri di Daniele Garozzo, andato ad assommarsi all’oro di Paolo Pizzo, all’argento di Alice Volpi ed ai bronzi di Arianna Errigo ed Irene Vecchi, gli azzurri, alla sesta giornata, scendono in pedana a caccia dell’ennesimo successo iridato: si tira nel fioretto femminile e nella sciabola maschile, appunto, di squadra.

Si tinge nuovamente d’azzurro l’Arena Leipzig: merito del “nuovo Dream Team” del fioretto femminile tricolore, che non finisce di stupire. Dopo i successi individuali, infatti, l’Italia del fioretto femminile a squadre è campione del mondo.

Il quartetto azzurro, inizialmente, aveva debuttato, vincendo, contro la rappresentanza giapponese, 45-25; imponendosi poi, 45-34, nella semifinale contro le padroni di casa della Germania. In finale, ad attendere le azzurre, le americane, dominate, senza mezzi termini, dal quartetto tricolore. Il risultato finale, 45-25, maturato grazie ad una prova magistrale da parte di Errigo e delle esordienti Mancini e Volpi, non ammette replica alcuna: l’Italia è, meritatamente, medaglia d’oro nel fioretto femminile a squadre.

“Ci siamo riprese ciò che avevamo lasciato lo scorso anno ai Mondiali di aprile a Rio de Janeiro” – dice Arianna Errigo, da capitana. “In questi anni ho avuto la fortuna di avere accanto campionesse straordinarie, ma non era mai successo che vincessimo tutte le gare della stagione. Con questa squadra abbiamo trovato un equilibrio e ci togliamo questa grande soddisfazione”.

Sul podio, insieme ad Italia e Usa, anche la Russia, vincente 45-29 nella “finalina” contro la Germania.

SCIABOLA, MASCHILE: UN BRONZO AMARO

Ma le soddisfazioni della Federscherma alla sesta giornata non si fermano al fioretto. Gli sciabolatori azzurri, infatti, importisi all’esordio sui canadesi, 45-35, vincendo poi nettamente, 45-30, contro la Francia, raggiungono agilmente la semifinale. Qui, tuttavia, sono costretti a capitolare, superati all’ultima stoccata, in rimonta dopo una gara dominata, 45-44 contro l’Ungheria. La delusione è tanta. “E’ poco per questi ragazzi” dice a caldo il CT Giovanni Sirovich. Nella “finalina”, d’altro canto, dopo un inizio difficile, con gli statunitensi che sembrano più convinti ed in palla, l’Italia si riprende. Anzi, va in vantaggio, prima con Curatoli, poi con Samele e Berrè. Chiude la pratica, nuovamente, Luca Curatoli, MVF (Most Valuable Fencer) azzurro, per il risolutivo 45-40. L’Italia è medaglia di bronzo nella sciabola maschile a squadre.

“E’ un bronzo che dedichiamo a chi non credeva in questa squadra – hanno dichiarato gli azzurri al termine – ed anche ad Aldo Montano, il nostro capitano, che non è stato in pedana con noi, ma che ha scelto di rimanere qui, perché una squadra è una squadra, sempre!”.

Sul podio, insieme alla delegazione tricolore, Corea del Sud e Ungheria, rispettivamente sul primo e secondo gradino.

Enrico Berrè, Luca Curatoli, Ligi Samele e Dario Cavaliere, in posa, sulle pedane dell’Arena Leipzig (fonte: pagina Facebook ufficiale della Federscherma)

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