Da Marco Corradi, il nostro inviato alle Olimpiadi.
La nostra intervista agli azzurri del Fioretto maschile, argento nello scherma a squadre a Parigi 2024.
Fonte Foto: Augusto Bizzi
Mancava un pezzo. È un po’ più di 12 anni che non si vince la medaglia nella squadra di fioretto maschile.
No, no, quanti siamo molto contenti, alla fine non è un oro perso ma è un argento guadagnato. Le squadre a livello mondiale sono molto forti. La squadra come l’America è riuscita senza medaglie, era una delle favorite, quindi dobbiamo essere solo che contenti di quello che abbiamo fatto, di come abbiamo lavorato in questi anni e di quello che alla fine siamo riusciti a perfezionare.
C’è stato un momento in cui avete pensato che si potesse riuscire a prendere questa medaglia, ma a un certo punto siete stati a lungo dentro
La verità è che siamo sempre stati nel match, siamo stati sopra, ma sono scappati alla fine. Questa è la verità, siamo sempre stati lì, abbiamo battuto tante volte, siamo stati forti, purtroppo alla fine sono stati più bravi di noi, hanno chiuso in modo migliore. Non ce n’ho ancora da dire, sono stati bravissimi.
Ma tu sei uscito in lacrime dalla prova individuale, questa serata ti ha riconciliato l’Olimpiade?
Sì, sicuramente sì. Assolutamente sì. Nell’estate sono arrivato all’individuale con un po’ d’ansia, cosa che di solito non sono abituato a gestire. Era da tre anni che non provavo l’ansia, quindi purtroppo, ovviamente l’Olimpiade mi è venuta. È andata così, individuale quindi male, ma oggi sono molto contento, perché anche a squadre, non sempre, ma penso di aver tirato abbastanza bene. Quindi sicuramente sono contento, torno a casa felice.
La prima è stata, sapete tutti com’è stata, non l’avevo saputa apprezzare subito, questo l’apprezzo da subito, perché è il risultato di un lavoro che abbiamo fatto insieme, noi quattro, e non scordiamoci di Daniele Carozzo, che è un perno fondamentale della nostra squadra e sappiamo tutti il motivo per il quale non è qui con noi. Noi ci sentiamo in cinque, anzi in sei, perché il commissario tecnico è parte integrante di questo gruppo.
Questa medaglia mancava da 12 anni, però con il nostro CT Stefano ci viene ritornata con una medaglia molto importante, perché lui ha portato un cambio di marcia esponenziale, cosa che prima purtroppo non c’era, e grazie a lui siamo riusciti, e il lavoro che ci ha fatto fare, perché ragazzi, ci ha veramente spaccato le mele, siamo riusciti a fare il nostro meglio portando a casa due medaglie importanti, una all’argento di Filippo, il nostro caro amico, e una alla squadra e l’argento del fioretto femminile, quindi un ringraziamento più grande anche a lui, che ci ha impostato un lavoro molto più faticoso, ma che ha portato dei buoni frutti.
E non è assolutamente un caso se l’ultima medaglia portata dalla squadra maschile alle Olimpiadi era lui, il commissario tecnico, a Londra nel 2012. Questo è un messaggio forte per una conferma. Voi siete esordienti, Cerioni vi ha aiutato anche ad arrivare… È difficile prepararla. Sì, è difficilissimo, ma Stefano Cerioni è il commissario tecnico del fioretto più vincente della storia, forse addirittura di tutti i commissari tecnici. Non so bene il palmarès, forse va a pari merito con Christian Bauer, ci va vicino, non lo so. Ma è uno dei più vincenti, se non il più vincente. È stato il nostro commissario tecnico delle Olimpiadi.
Ai tre sordienti, una domanda poi al veterano, come ve lo aspettavate questa Olimpiada?
Bellissima, bellissima. Allora, posso dire qualcosa? Allora, questo posto, strepitoso. Io quando sono entrato per fare l’individuale il primo mezzo veniva da piangere, dall’emozione. È stata un’Olimpiade fantastica. I francesi fanno delle cose sempre in grande, la Francia ha in Francia un grande pubblico in Francia. La scherma, parlavamo con i nostri colleghi francesi, gli atleti francesi, che il 50% dei francesi ha fatto scherma a scuola. Lo sentiamo spesso, l’affetto dei francesi, perché abbiamo una gara al De Coubertin tutti gli anni, la gara di Coppa del Mondo. Cugini diventati amici. Bella, bellissima atmosfera.
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