Sciabola maschile, Coppa del Mondo 2019. Il ritorno in pedana degli azzurri della sciabola maschile FederScherma, impegnati a Varsavia nel circuito FIE per la prima tappa del nuovo anno.
SCIABOLA MASCHILE, COPPA MONDO 2019: VARSAVIA, IL RIENTRO IN PEDANA DEGLI AZZURRI
S’è conclusa domenica 3 febbraio la seconda tappa della Coppa del Mondo 2019 di sciabola maschile, che ha visto gli azzurri impegnati sulle pedane polacche di Varsavia.
La FederScherma è tornata a competere nel circuito internazionale FIE della sciabola maschile per la prima volta nel nuovo anno, reduce dall’esordio di Algeri a novembre, quando i ragazzi di coach Giovanni Sirovich conquistarono due podi nell’invidiale, un secondo posto di Luigi Samele ed un terzo di Enrico Berrè, oltre che da una quarta piazza nella gara a squadre, firmata, oltre che da Samele e Berrè, da Luca Curatoli ed Aldo Montano.
Luca Curatoli è secondo a Varsavia, il ritorno sul podio individuale dopo nove mesi d’attesa
Sabato 2 febbraio, a Varsavia, Luca Curatoli ha conquistato il secondo posto individuale nella seconda tappa della Coppa del Mondo 2019 di sciabola maschile.
L’azzurro è stato costretto alla resa soltanto, in finale, dal numero uno al mondo, lo statunitense Eli Dershwitz, impostosi 15-9 sull’italiano, al secondo gradino sinistro del podio in carriera, tornato a festeggiare un piazzamento dopo il Grand Prix di Mosca 2018.
Il partenopeo aveva iniziato il proprio percorso sconfiggendo, all’esordio sulle pedane polacche, 15-9 il bielorusso Artsiom Novikau, avanzando ai sedicesimi, a causa del ritiro dell’ungherese Nikolasz Ilias, ivi battendo 15-8, in un derby tutto italiano, Gabriele Foschini.
Curatoli ha dunque conquistato la finale vincendo, all’ultimo respiro, prima contro il beniamino di casa, il russo Veniamin Reshetnikov, poi contro il tedesco Max Hartung, entrambi sconfitti 15-14.
Foschini, dal canto proprio, ottenuto venerdì il pass al main draw, aveva eliminato al primo turno, 15-13, l’iraniano Ali Pakdaman, vincendo quindi 15-9 sul russo Konstatin Lokhanov.
Fermi ai trentaduesimi, invece, Luigi Samele, 15-9 contro il cinese Wang Shi; Aldo Montano, 15-10 contro il russo Veniamin Reshetnikov; Enrico Berrè, 15-12 per mano del sudcoreano Kim Kyehwan; Riccardo Nuccio, eliminato sul 15-13 dal padrone di casa Kamil Ibragimov; e Dario Cavaliere, 15-6 contro il temibile Dershwitz.
Stop al primo assalto del tabellone principale Alberto Pellegrini, 15-13 contro il numero uno del tabellone, il sudcoreano Bongil Gu. Out nella giornata dedicata alle qualificazioni, infine, Francesco Bonsanto, Leonardo Dreossi, Alberto Arpino e Stefano Scepi.
Il trionfo degli azzurri nella gara a squadre
Domenica 3, gli azzurri della sciabola FederScherma hanno trionfato nella gara a squadre, interrompendo un digiuno che durava da oltre venti mesi, distante Barcellona 2017.
Il quartetto dell’Italia, sulle pedane polacche con i vicecampioni del mondo in carica, Luigi Samele, Luca Curatoli, Aldo Montano ed Enrico Berrè, avevano conquistato la finale dopo un percorso netto, iniziato con la vittoria contro la Colombia, un netto 45-21, e proseguito con i successi contro la Romania, 45-27, e la temibile Ungheria del due volte olimpionico Aron Szilagyi, eliminata in semifinale dopo un ottimo 45-37.
In finale, gli azzurri hanno sconfitto i cugini transalpini 45-44, grazie all’ultima stoccata inferta da Luca Curatoli, il più giovane del quartetto, ma subito “caldo” nella prima uscita di stagione.
Una “grande gara” quella dei FederScherma, il commento del Commissario Tecnico Giovanni Sirovich. “I ragazzi sono stati bravissimi e finalmente torniamo a festeggiare dal gradino più alto del podio. Siamo sempre stati ai vertici, ma negli ultimi tempi quel primo posto sembrava stregato“.
“La guerra inizierà ad aprile” ha ricordato Sirovich, riferendosi all’imminente qualificazione olimpica, “ma qui a Varsavia abbiamo vinto una battaglia importante“.
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