Continuano nel migliore dei modi i Mondiali di sci alpino per l’Italia: Dominik Paris conquista l’oro nel Super-G di Åre, precedendo Clarey e Kriechmayr. 4° Innerhofer.

Dominik Paris

SCI ALPINO, MONDIALI 2019: ORO PER DOMINIK PARIS NEL SUPER-G!

Dopo l’argento di Sofia Goggia nella giornata di ieri, l’Italia continua a ottenere successi nei Mondiali di sci alpino ad Åre (Svezia): è nuovamente il Super-G a regalarci grandi soddisfazioni, con lo strepitoso oro di Dominik Paris. La gara maschile viene disputata in condizioni diverse rispetto a ieri: martedì la luce era calata progressivamente, stavolta invece i primi atleti partono col buio e dal #25 migliora la visibilità. Nessuno però riesce a sfruttare il cambio di condizioni e una pista che porta facilmente all’errore, con molti passaggi al limite e un disegno davvero stimolante, e il vincitore è colui che è sceso col pettorale #3. Dominik Paris disputa una gara fantastica, nella quale è perfetto nella parte iniziale e non si fa portare all’errore, ma commette diverse imprecisioni nella seconda metà del tracciato: imprecisioni che consentono a vari atleti di recuperargli tre-quattro decimi nel tratto finale, e ci tengono per svariati minuti col fiato sospeso.

Nonostante il recupero finale, però, nessuno strappa l’oro a Dominik Paris, che della sua gara ha detto che ”ho dovuto fare la guerra per arrivare, non si vedeva niente con queste condizioni, era difficile vedere per terra”. Oro col crono di 1.24.20, il primo oro mondiale (seconda medaglia, dopo l’argento in discesa di Schladming 2013) per Domme, che precede grandi campioni: Kriechmayr e Clarey chiudono ex-aequo con 9/100 di ritardo, e senza un errore il francese avrebbe vinto a 38 anni (medagliato più anziano dei Mondiali). Quarto posto per Christof Innerhofer, che ha pasticciato troppo e chiude a 35/100: precede Theaux (+0.37), Ferstl (+0.39), Roger (+0.41) e il terzetto composto da Sejersted, Nyman e dall’ottimo Mattia Casse, che chiude a 50/100 e all’ottavo posto nel suo primo Mondiale. Avrebbe meritato qualcosina in più, così come meritava di arrivare Matteo Marsaglia: gara ricca di errori per lui, che esce dal tracciato alla pari di big come Mayer, Reichelt e Caviezel. Gara estremamente deludente per i big della CdM: i norvegesi floppano in blocco (8° Sejersted, 16° Svindal a 92/100, 22° Jansrud a 1”18, 23° Kilde a 1”63), Beat Feuz è 18° a 1” netto.

E così, l’Italia può festeggiare la seconda medaglia in questi Mondiali: chissà che venerdì non arrivi il tris nella combinata femminile, che non vedrà al via Mikaela Shiffrin. Sabato, invece, tornano in gara gli uomini con la discesa libera.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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