L’attesa di Alex Schwazer continua. Nuovo rinvio, ancora una volta. L’altoatesino conoscerà il suo futuro solamente entro venerdì. L’udienza al Tas non ha portato risultati sperati almeno nell’immediato. Il destino del marciatore si saprà non oltre il 12 agosto. Sperando che non sia troppo tardi, visto che per quel giorno è prevista la 20km di marcia.
Eppure si pensava che l’8 agosto fosse la data in cui si sarebbe finalmente fatta chiarezza su una vicenda sempre più oscura e, per certi aspetti, inquietante. Ed invece no: dopo l’intervento degli avvocati delle parti in causa, i giudici hanno preferito rimandare la decisione, prendendosi del tempo prima di pronunciarsi su un caso così delicato. Dunque si dovrà attendere ancora, anche se, stando ad alcune indiscrezioni, la Iaaf avrebbe proposto di comminare una squalifica di 8 anni al marciatore di Vipiteno. Una stangata esemplare per chi è reticente e ripete l’errore doping. Una linea ferrea ed integerrima. Non si esclude anche l’ipotesi di una radiazione dalle corse, la massima pena in questi casi. L’udienza, comunque, non presenterà un ulteriore aggiornamento, ma la sentenza sarà comunicata tramite mail alle due parti. Schwazer, dal canto suo, continua ad allenarsi sperando nella grazia dei giudici per poter disputare almeno una delle due gare. La sua presenza alla 20 km di marcia è fortemente in dubbio.
La notizia ha già scatenato diverse polemiche, soprattutto in chi intravede in questo processo una farsa volta ad “eliminare” un personaggio scomodo. La scelta di rinviare la decisione in una data molto vicina o addirittura coincidente al giorno della gara dei 20 km presta inevitabilmente il fianco a questa interpretazione. In ogni caso per Alex le possibilità di disputare un’Olimpiade da protagonista rischiano di essere compromesse, vista la poca serenità dell’ultimo periodo.
E qui sorge spontanea un’altra domanda: com’è possibile che un atleta non conosca ancora il suo destino a pochi giorni dall’inizio dei suoi Giochi Olimpici? La vicenda sta diventando sempre più problematica da inquadrare e gestire all’interno del panorama a cinque cerchi. E stride fortemente con il lasciapassare offerto ad altri atleti trovati positivi o con guai con la giustizia sportiva, ammessi comunque alla manifestazione brasiliana, con processi terminati in modo celere. Sospetti che avvelenano i Giochi sportivi. Il pubblico ed i diretti interessati attendono impazienti l’esito di questa udienza. Sicuramente, qualunque esso sia il verdetto, il vespaio di polemiche è destinato a non esaurirsi.