Per il 31° giorno consecutivo, dal podio di Lupo-Nicolai nel giorno conclusivo di Rio 2016, l’Italia conquista una medaglia alle Olimpiadi. Merito del 19enne del lungo, che fa la storia.

Foto Grana/FIDAL

ATLETICA, IL BRONZO DELLA STORIA: FURLANI SUL PODIO OLIMPICO

L’Italia aspettava un’altra medaglia, dopo la delusione subita da Nadia Battocletti, e l’ha ottenuta proprio dall’atletica. Merito di Mattia Furlani che, nonostante le pressioni mediatiche e l’attesa di un paese intero, è riuscito a salire sul podio del salto in lungo. Semplicemente perfetto il 19enne azzurro che, nonostante sia al secondo anno da senior, ha gareggiato da veterano con grandissima personalità. Mattia ha saltato 8.34m, conquistando il bronzo e sfiorando l’argento. Il giamaicano Pinnock ha infatti conquistato la seconda posizione con 8.36m, alle spalle dell’irraggiungibile Tentoglou: 8.48m la misura del greco, che conquista un altro grandissimo successo. Salgono a 26, dunque, le medaglie dell’Italia: nove d’oro, dieci d’argento, sette di bronzo. Ed è confermato l’ottavo posto nel medagliere, con la prima medaglia dell’atletica. Aspettando Tamberi, sono state esigue le emozioni nel resto del programma. Sara Fantini ha steccato la finale del martello, chiudendo ultima con 69.58. Ai ripescaggi le tre azzurre dei 1.500m (Cavalli, Del Buono, Vissa), out in questo turno Mangione (400) e Pettorossi (200). Out anche Luca Sito e Ayo Folorunso, rispettivamente nelle semifinali di 400m maschili e 400hs femminili. L’Italia sorride giusto per due risultati. La qualificazione di Larissa Iapichino alla finale del lungo con 6.87 e l’ottavo posto di Pietro Arese nei 1.500m maschili: il suo 3.30.74 migliora di un secondo e mezzo il record italiano e lo porta in una dimensione differente.

L’INSEGUIMENTO MASCHILE CEDE LO SCETTRO: SI GIOCHERÀ IL BRONZO. E OCCHIO ALLE RAGAZZE

Nel resto della giornata, tutti gli occhi erano puntati sull’inseguimento a squadre maschile. I campioni olimpici in carica (Ganna, Consonni, Milan, Lamon) non avevano incantato nelle qualificazioni, ma sembravano essersi tenuti qualcosa nel taschino per il primo turno. Una serie che, in caso di vittoria, avrebbe consegnato la finale per l’oro. L’avversaria era l’Australia, prima nella giornata di ieri, che ha sorpreso nuovamente tutti. Welsford e compagni hanno semplicemente dominato, distruggendo i detentori del titolo: il loro 3.40.730 vale la finalissima e il record del mondo, battendo di 1″3 quello azzurro. L’Italia dunque si giocherà il bronzo contro la Danimarca (3.42.830), dopo aver chiuso col tempo di 3.43.205, mentre gli aussie sfideranno la Gran Bretagna: 3.42.151 il tempo britannico.

Non è finita qui per il ciclismo su pista azzurro, che proverà a conquistare una medaglia anche nella gara femminile. Ottima la prova di Paternoster, Consonni, Guazzini e Fidanza nelle qualificazioni. Il crono di 4.07.579 è valso il record italiano, migliorato di due secondi proprio d0v’era stato ottenuto, nel velodromo di Saint-Quentin en Yvelines. Anche qui è arrivato un quarto posto, che vorrà dire entrare nei giochi per l’oro: quasi impossibile battere la Nuova Zelanda (4.04.679), ma le azzurre potrebbero giocarsi il bronzo come i colleghi al maschile. Alle 13.52 il primo turno, in serata i giochi per le medaglie.

UNA MEDAGLIA DAL FUTURO: TITA/BANTI SONO SUL PODIO… UN GIORNO PRIMA

L’Italia, nei fatti, può già festeggiare un’altra medaglia. Dal futuro, più precisamente da domani, arriva già una certezza. Ruggero Tita e Carolina Banti, dominatori nella classe mista Nacra 17, sono già sul podio. Le dodici regate di gara, dominate a suon di vittoria e nella classifica generale con 27 punti nonostante una squalifica quest’oggi, hanno sancito un vantaggio-monstre per gli azzurri. Non ci sono possibilità di scendere dal podio o di raggiungere il bronzo: Tita-Banti sono già certi di poter conquistare l’oro o l’argento. Per conquistare la medaglia d’oro basterà un settimo posto, sempre ipotizzando che vinca la coppia argentina che insegue gli azzurri, ma sicuramente i nostri portacolori punteranno a vincere. Saranno loro la prima medaglia nella giornata di domani, appuntamento alle 14.43 per una Medal Race da sogno. Si sogna il secondo oro della vela, che intanto prosegue il suo programma: rinviate le Medal Race di Benini Floriani (ILCA 6) e Chiavarini (ILCA 7), scalano invece posizioni Riccardo Pianosi e Maggie Eileen Pescetto che sono rispettivamente 4° e 8a nel kite. Crollo, invece, per Berta/Festo nel 470 misto: gli azzurri sono 15mi dopo otto regate (76 punti).

AVANZA LA PALLAVOLO, OUT IL SETTEROSA E MALE I TUFFI. TUTTI GLI ALTRI RISULTATI
C’era grande attesa anche per i quarti di finale dell’Italvolley al femminile, con le azzurre che sfidavano la fortissima Serbia di Tijana Boskovic. Non c’è stata partita: 3-0 coi parziali di 26-24, 25-20 e 25-20. L’Italia decolla, imita gli uomini volando in semifinale e sfiderà la Turchia, sconfitta 3-0 nel girone. Out invece il Setterosa che, pur giocando la sua miglior gara a Parigi 2024, è stato eliminato nei quarti dall’Olanda: 11-8 il punteggio.
 
Malissimo gli azzurri nei tuffi, col clamoroso crollo di Giovanni Tocci nel trampolino da 3m maschile. L’azzurro era quinto dopo i primi quattro tuffi, salvo poi sbagliare il doppio e mezzo: 27 punti e gara compromessa, con annesso erroraccio nell’ultimo tentativo. L’azzurro ha così chiuso in 22a posizione con 346.85 punti, uno dei peggiori punteggi della sua carriera. Non ci sarà nelle semifinali, alle quali si è qualificato invece Lorenzo Marsaglia come 7° (405.50). Finale deludente, infine, per Sarah Jodoin Di Maria nella piattaforma: quinta per tre tuffi, ha sbagliato i successivi due e ha chiuso in 10a posizione (301.75). Perde posizioni, invece, l’Italia del nuoto artistico: il programma libero ci fa scivolare in 7a posizione con 603.9804 punti, lontanissimi dalle medaglie. 
 
Chiusura per la canoa, con Casadei/Tacchini in semifinale nel C2 500, e per l’arrampicata sportiva. Moroni sogna la finale nel Boulder&Lead, dopo aver chiuso ottava nella prima prova, con Rogora 18a ed a rischio-eliminazione. Si giocherà le medaglie ed è tra i favoriti, invece, Matteo Zurloni nell’arrampicata sportiva. Il campione del mondo della classe speed ha ritoccato il record europeo, scalando la parete in 4″94. Tra due giorni inseguirà la vittoria: si parte dai quarti di finale, con gli attesi scontri diretti. 
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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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