L’Italia porta a casa una sola medaglia, ma è pesantissima: l’inseguimento a squadre maschile sale nuovamente sul podio ed è bronzo. Quarto posto per le ragazze, che provano (senza esito) il tutto per tutto contro la Gran Bretagna.
IL BIS OLIMPICO DI GANNA&CO: L’INSEGUIMENTO È BRONZO. QUARTE LE RAGAZZE
Mentre il keirin salutava le sue atlete nei ripescaggi (out Miriam Vece e Sara Fiorin), l’Italia festeggiava la sua prima medaglia dal ciclismo su pista. Merito dell’inseguimento a squadre maschile che, dopo l’eliminazione contro l’Australia, andava a distruggere la resistenza della Danimarca nel remake della finale olimpica di Tokyo 2020. Velocissimi gli scandinavi nei primi due km, per poi sfaldarsi completamente nel finale e peggiorarsi di tre secondi rispetto alle semifinali. Di contro, l’Italia accelerava con Filippo Ganna e soprattutto Jonathan Milan per prendersi il bronzo col tempo di 3.44.197. Doppia medaglia per Ganna (argento nella crono, bronzo qui) e doppia medaglia per l’inseguimento: dall’oro di Tokyo a questo terzo posto. Nulla da fare, invece, per le ragazze: Balsamo, Consonni, Fidanza e Guazzini hanno tirato e fino ai 3.5km erano davanti alla Gran Bretagna, prima del crollo finale. È nato così l’ennesimo quarto posto di questa Olimpiade, arrivato appena dopo la 27a medaglia.
LA SFORTUNA DI VITO DELL’AQUILA: INFORTUNIO E NIENTE MEDAGLIE
Vito Dell’Aquila sembrava poter difendere l’oro conquistato a Tokyo, ma sulla sua strada e su quella del debuttante taekwondo si è messa la sfortuna. Dopo la rimonta contro il kazako Ababakirov e il dominio contro l’ungherese Salim (9-4 e 13-0), ecco l’episodio che ha cambiato tutto. Proprio nell’ultimo calcio contro l’atleta magiaro, infatti, Vito si è procurato un serio infortunio all’adduttore, che poi si è rivelato essere una lesione. Quest’ultimo, sommato alla precedente pubalgia e a un’osteite, ha impedito di fatto all’azzurro di combattere le semifinali. L’azero Magomedov ha dominato, portandosi sull’11-1 nella seconda ripresa contro un avversario fermo e incapace di portare qualsivoglia attacco, per poi fermarsi e chiedere all’arbitro di chiudere anzitempo l’incontro. Vito avrebbe avuto una chance per il bronzo, ma il dolore era troppo forte: ritiro e quarto posto.
LA NOTTE NERA DELLE SQUADRE: OUT VOLLEY MASCHILE E SETTEBELLO
Giocarsi una semifinale contro la Francia non è mai facile. Giocarlo nell’Olimpiade di Parigi si è rivelato quasi impossibile. L’Italia l’ha scoperto a sue spese durante la serata di oggi, che ha visto gli azzurri annichiliti dai padroni di casa. Ngapeth ha incenerito le chance di finale azzurre, prolungando quel tabù chiamato “oro olimpico nel volley”. Un secchissimo 3-0 ha interrotto il cammino di Michieletto e compagni, che ora potranno giocarsi il bronzo contro gli Stati Uniti. Peggio ancora è andata alla pallanuoto, out per uno scandalo arbitrale. Quando la gara era ampiamente indirizzata a favore degli azzurri, la rete di Condemi è stata trasformata in qualcosa di completamente differente. Secondo i direttori di gara, il colpo involontario sul volto dell’avversario (dopo aver tirato e segnato) era intenzionale: dunque gol annullato, rigore per l’Ungheria ed espulsione con inferiorità di quattro minuti. Una mazzata che ha piegato il Settebello, che poi ci ha messo del suo: due rigori sbagliati nei tempi regolamentari, tre nella serie che assegnava la vittoria dopo il 9-9 di fine gara. Avanti l’Ungheria, pallanuoto maschile senza medaglie.
LA GIORNATA DA DIMENTICARE DELL’ATLETICA: DALLA MARCIA A SIMONELLI, QUANTI FLOP. MA TAMBERI C’È
Non ha sorriso neanche l’atletica, nonostante abbia ritrovato Gianmarco Tamberi. Gimbo, dopo il ricovero in ospedale per i calcoli renali, ha gareggiato al 30% e ha superato le qualificazioni del salto in alto: sia lui che Stefano Sottile hanno saltato 2.24, per poi commettere tre errori a 2.27, ma è bastato per qualificarsi e chiudere sesti. Nuova delusione, invece, dalla marcia. La staffetta mista composta da Antonella Palmisano e Massimo Stano, con la prima tutt’altro che al 100%, è crollata nell’ultima frazione. Si era in lotta per il bronz0, poi il sesto posto a 3’21” dalla Spagna e la confessione dell’azzurra: “Ho contratto il COVID nei giorni scorsi”. Per il resto, al netto dell’ottimo secondo posto di Catalin Tecuceanu che è valso le semifinali negli 800m (semifinali anche nei 1500 per Cavalli e Vissa), è stata una giornata da archiviare e dimenticare. Tutto è cominciato col flop di Lorenzo Simonelli, che ha abbattuto due ostacoli e ha chiuso quinto nelle semifinali dei 110hs: altissimo il suo tempo, 13.38, che non è valso la finale. Subito out Bruni e Molinarolo nell’asta, così come Sibilio nei 400hs, mentre si è qualificato per un soffio Andy Diaz nel triplo: la speranza di medaglia ha chiuso in 12a posizione con 16.79, solo per una miglior misura rispetto ai due atleti che si trovavano a pari merito. Out Della Valle (16.65) e Ihemeje (16.50), finalisti a Tokyo. Out anche Filippo Tortu e Fausto Desalu nei 200m: altissimo il tempo di Filippo, che ha lamentato problemi al ginocchio chiudendo in 20.54.
RINVIO PER LA VELA: TITA/BANTI RIMANDANO L’ORO. LE ALTRE GARE
ULTIME NOTIZIE SPORTIVE AGGIORNATE SU AZZURRI DI GLORIA
News di sport a cinque cerchi tutti i giorni sul nostro sito. Scopri tutte le ultime notizie anche sui nostri social: Facebook,Twitter, Instagram.