PARIGI – dal nostro inviato Marco Corradi

Leonardo Fabbri stecca, ma l’Italia centra due medaglie. La vela ci regala il sesto oro, poi il bronzo di Musetti in una giornata costellata dai piazzamenti più o meno prestigiosi. E dal debutto di Jacobs.

Fonte foto: Federvela

L’ORO DELLA VELA: MAGGETTI BATTE TUTTI NEL WINDSURF, SULLE ORME DI ALESSANDRA SENSINI

Sydney 2000, la location dell’oro di Alessandra Sensini nel windsurf. E ancora, Pechino 2008, teatro dell’ultima medaglia (argento) della leggendaria velista azzurra. A sedici anni da quell’appuntamento, il tricolore torna a svettare per la vela, che ha in Marta Maggetti una strepitosa protagonista. L’azzurra, nata a Cagliari con annessa dedica a Gigi Riva per l’oro, aveva vinto i Mondiali (2022) nel debutto dell’imbarcazione iQFOil e non si è smentita nelle acque di Marsiglia. Mai fuori dalle top-6 nelle regate precedenti il momento delle medaglie, Maggetti ha superato autorevolmente le semifinali e si è conquistata la finalissima. Una gara a tre nella quale, di fatto, si poteva gareggiare a testa libera per la certezza delle medaglie. Forse anche per questo l’azzurra ha tentato una traiettoria non battuta delle rivali, che si è rivelata vincente. Il sesto oro arriva per soli sei secondi sull’israeliana Kantor e trentuno sulla britannica Watson. L’Italia riscopre la vela e risale a sei ori, con la 18a medaglia. Inizio promettente per i favoriti Tita/Banti (Nacra 2017): primi con due punti dopo tre regate. Scivolano indietro Berta/Festo (470 misto) e Chiara Benini Floriani (ILCA 6), rispettivamente 12mi (quattro regate) e 7a (sei regate). Passo del gambero anche per Chiavarini nell’ILCA 7 (13°), mentre Nicolò Renna (windsurf, categoria iFOIL) si è fermato nei quarti

DAL ROLAND GARROS CON FURORE: MUSETTI CENTRA IL BRONZO

Dopo aver perso contro Novak Djokovic, cestinando una gara promettente, Lorenzo Musetti sapeva di doversi giocare ogni carta contro il rinato Auger-Aliassime, suo rivale nella finale per il bronzo. Il canadese ha vissuto un anno da incubo, ma è arrivato a ridosso delle medaglie in un match surreale per il suo andamenti. Musetti ha svettato nel primo set, vincendolo autorevolmente, per poi sparire dal campo nel secondo: 6-1 e tutto da rifare. Nel terzo parziale, la consapevolezza di Musetti si è rivelata la chiave vincente. Il toscano non ha mai smesso di crederci, ha dominato e chiuso cl punteggio di 6-4, 1-6, 6-3. L’Italia chiude così il settimo giorno  dei Giochi con 19 medaglie: sei d’oro, otto d’argento, cinque di bronzo.

IL DEBUTTO DI JACOBS, IL FLOP DI FABBRI E LA STOCCATA DI GREG

La giornata odierna dell’atletica leggera è iniziata coi fallimentari ripescaggi delle azzurre negli 800m (out Bellò e Coiro), e si è conclusa con la più grossa delusione. Il 22.95m di Leonardo Fabbri, campione europeo, e le sue dichiarazioni facevano ben sperare. L’azzurro è stato invece avviluppato dalla tensione e dal momento, sbagliando tutto: quattro nulli su sei, col giallo di quel 21.70 da quinto posto annullato al VAR e poi ristabilito. Fabbri ha chiuso quinto, ma chiaramente non basta: poteva e doveva andare a medaglia, inserendosi tra i fenomeni Crouser e Kovacs. La giornata è stata scandita anche dal (blando) debutto di Marcell Jacobs nei 100m, dalle batterie. Il campione olimpico ha iniziato con 10.05, apparentemente in scioltezza fino agli 80m, ma potrebbe aver camuffato i giochi. La partenza era stata da dimenticare, Jacobs dixit, poi la risalita fino alla qualificazione. Impossibile capire cosa succederà domani, con tanti big pronti a lottare per la finale. Jacobs è stato chiaro: serve meno di 9.90 per la semifinale.

La speranza è di riuscirci con lui e Chituru Ali. Semifinali e finali del campione olimpico saranno domani, rispettivamente alle 20 e alle 22, sovrapponendosi con un altro big dello sport azzurro. Gregorio Paltrinieri, che oggi ha tirato stoccate al Villaggio Olimpico, disputerà i 1.500m da co-favorito con Wiffen. Greg sogna l’oro prima di dedicarsi alle acque libere, una medaglia che è sfumata per Quadarella: quarta negli 800sl. Giornata difficile per il nuoto: out Curtis nei 50sl ma, soprattutto, out mestamente le staffette miste. Tornando all’atletica, un breve riepilogo sugli altri azzurri: splendido ripescaggio e qualificazione per Melek e Riva nei 1.500m, out Dosso nei 100m vinti dall’atleta di Saint Lucia Julien Alfred 7a la 4x400m (Sito, Trevisan, Scotti, Maggione) nel trionfo dell’Olanda. Infine, l’eliminazione di Stecchi da 13° dell’asta e l’ottavo posto di Dariya Derkach nel triplo (14.14m). Un programma che è stato oscurato dal flop di Fabbri. Menzione finale per il ciclismo: l’assolo di Remco Evenepoel lo rende il primo di sempre a vincere sia su strada che a cronometro nelle stesse Olimpiadi. Sul podio i francesi Madouas e Laporte, 23° Bettiol. Ottimo Viviani, a lungo in fuga.

IL FLOP DI JUDO, TIRO A VOLO E SCHERMA. POI TANTI PIAZZAMENTI

Dalla sciabola femminile ci si aspettava poco, dopo l’eliminazione collettiva nell’individuale (primo turno), invece ecco un disastro. L’avversaria era l’Ucraina di Olga Kharlan, che poi ha vinto l’oro, e non c’è stata storia: mesta eliminazione immediata nei quarti. Più complessa la situazione del judo, dove l’Italia ha potuto sfoderare una squadra così variegata in un mixed team limitante: solo sei categorie, con vari accorpamenti e scontri spesso impari che non favorivano lo spettacolo. Gli azzurri, partiti dal preliminare con l’Ungheria, hanno superato Georgia e Uzbekistan negli ottavi e nei quarti. Epico il successo sui georgiani, che ci avevano sempre battuto tra Europei e Mondiali: dal 3-1 al 3-3, poi il golden score di Lombardo. Con la Francia però, complici vari mismatch fisici (su tutti quelli di Giuffrida e Bellandi), è finita male: 4-1 con un ottimo incrocio tra Pirelli e Riner. Bravissimo l’azzurro a innervosire una leggenda. Il judo è così scivolato nel tabellone per il bronzo, dove ha perso al golden score contro il Brasile: il ko decisivo è stato per Veronica Toniolo, subentrata a una Giuffrida in difficoltà fisica.

Un altro quinto posto dunque, il quarto in un’Olimpiade che sarebbe potuta essere storica: il judo chiude così con un oro (Bellandi) e tanti rimpianti. Piazzamento anche per il tiro a volo: quarto Tammaro Cassandro (36/40) dopo un’ottima qualificazione. Non si era qualificato allo shoot-off Rossetti, quasi out le donne a suon di errori: 19a Bartolomei a quota 69, 21a Bacosi con 68/75. Nulla da fare dal canottaggio, con l’otto in ultima posizione. Giornata interlocutoria per la canoa kayak: De Gennaro, Bertoncelli e Horn (lei ai ripescaggi) hanno passato il turno nell’indecifrabile cross. Bene le squadre: pallanuoto quasi ai quarti dopo il 18-7 sulla Romania e pallavolo maschile già al sicuro, che sfiderà il Giappone nel primo turno a eliminazione diretta. Decisivo il 3-1 sulla Polonia. Infine, il golf: rinculano indietro sia Manassero (21°) che il sin qui ottimo Migliozzi (29°).

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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