Francesco Bettella e Carlotta Gilli: sono loro le due medaglie di giornata per l’Italia, che sale a quota 15 podi e scivola in 10a posizione nel medagliere. Il resoconto della giornata.

Carlotta Gilli in azione nelle Paralimpiadi di Parigi (Foto: Comitato Italiano Paralimpico)

IL NUOTO REGALA ALTRI DUE PODI: GILLI E BETTELLA D’ARGENTO

Salgono a 13 (su 15) le medaglie del nuoto nelle Paralimpiadi di Parigi 2024. La prima arriva da Carlotta Gilli, seconda solo alla statunitense Olivia Chamners (4.29.93) nei 400sl S13: l’azzurra chiude in 4.31.83, a 1″9 dalla rivale, e conquista la terza medaglia in tre gare. Una per ogni metallo e colore per Carlotta, che si conferma una delle trascinatrici azzurre. È bis invece per Francesco Bettella, che è argento nei 50 dorso categoria S1: irraggiungibile Otowski (1.07.95), mentre l’azzurro vince lo sprint per il secondo posto in 1.13.90, rifilando mezzo secondo all’ucraino Kol. Suo il 15° podio dell’Italia: tre medaglie d’oro, quattro d’argento e otto di bronzo che ci fanno scivolare al decimo posto nel medagliere. Non arrivano medaglie nelle altre due finali in vasca. Xenia Francesca Palazzo chiude quinta nei 100 dorso, categoria S8: 1.19.85 il suo crono, staccato di un secondo e mezzo dal bronzo della tedesca Maack nella prova dominata dalla britannica Tai (1.09.06, record paralimpico). Dopo il bronzo nei 100 dorso, invece, Angela Procida manca per soli 2/100 il bronzo nei 50: il suo crono di 1.10.97 non basta per soffiare la medaglia alla spagnola Perales, che chiude in 1.10.95. Oro all’atletica di Singapore Pin Xiu Yip (1:05.99), argento per la messicana Haidee Viviana Aceves Perez (1:08.96).

TIRO A SEGNO E TIRO CON L’ARCO SFORTUNATI: NIENTE PODI

Sfortunati e a secco gli azzurri del tiro, a partire da Roberto Lazzaro. L’azzurro della carabina mista ad aria compressa ottiene l’accesso alla finalissima, ma paga un tiro da 9.1 punti dovuto a uno spasmo muscolare e chiude solo sesto con 166.3 punti. Oro allo sloveno Tirsek, che con 253.3 punti ha regolato per soli due decimi il francese De La Forest (253.1). Italia che non riesce a sbloccarsi anche nel tiro con l’arco. Nel W1 femminile Asia Pellizzari esce agli ottavi contro la turca Misir (118-112), mentre Dalia Dameno è out nei quarti contro Brandtlova: un’eliminazione che avviene per 127-117 ed è amarissima, visto che l’azzurra ha ottenuto uno “zero”, mancando il bersaglio con una freccia che altrimenti l’avrebbe rimessa in gioco. Sfortunata anche Eleonora Sarti nel Compound Open: out nei quarti contro l’indiana Sarita (141-135).

ATLETICA E PARA-ROWING, MA NON SOLO: TUTTO SULLE ALTRE GARE

Giornata positiva invece per il pararowing azzurro che, grazie ai recuperi, centra due finali: volano all’atto conclusivo per le medaglie sia il singolo PR1 di Giacomo Perini che il quattro con PR3 misto (Carolina Foresti, Greta Elizabeth Muti, Tommaso Schettino e Marco Frank con Enrico D’Aniello al timone). Due regate entusiasmanti per i nostri equipaggi, che chiudono secondi e accedono alla finalissima, visto che passavano i migliori tre equipaggi. Nell’atletica invece c’è in gara Giuliana Chiara Filippi, classe 2005 e più giovane azzurra in queste Paralimpiadi: per lei il nono posto nel salto in lungo, categoria T64, con la misura di 4.54m. Filippi manca così l’accesso ai tre salti conclusivi, fermandosi al terzo tentativo dopo aver recuperato in extremis da un piccolo infortunio: una prova sottotono che non soddisfa l’azzurra, apparsa molto contrariata nel post-gara. Nell’atletica, è Giuliana Chiara Filippi a scendere in pedana allo Stade de France nella finale del salto in lungo T64. La giovanissima azzurra classe 2005 termina la propria prova con un miglior salto da 4,54 che la posiziona in nona piazza nella classifica finale. Infine il badminton, che ci vede perdere l’unica protagonista azzurra nel singolo femminile SU5: Rosa Efomo de Marco esce sconfitta dallo spareggio-qualificazione contro la portoghese Beatriz Monteiro per due set a zero (21-14, 21-11). Le sue Paralimpiadi terminano dunque qui, nella fase a gironi.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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