Una superlativa giornata porta gli azzurri in 7a posizione nel medagliere: salgono a 28 i podi, con 8 medaglie d’oro complessive. Tre di queste sono arrivate oggi, tutte dal nuoto.
IL SOGNO PARTE DAL TRIATHLON: DOPPIO ARGENTO
La giornata da record nella storia dell’Italia alle Paralimpiadi, con dieci medaglie conquistare per battere le nove del giorno inaugurale, si è aperta con una doppia gioia dal para-triathlon. Tutto è iniziato con la gara della classe PTS2 femminile e la prestazione di Veronica Yoko Plebani, una straordinaria atleta che si era già cimentata nello snowboard a Sochi e nel canottaggio prima di virare su questa disciplina a Tokyo. Dopo il bronzo in Giappone, ecco l’argento a Parigi: per lei il tempo di 1h15’37”, che l’ha fatta chiudere a 1’06” dalla statunitense Haley Danz. Ora per Veronica potrebbero aprirsi le porte di una nuova disciplina, visto che ha annunciato che questa sarà la sua ultima gara nel triathlon. Doppio argento per l’Italia, perché Francesca Taranello e la sua guida Silvia Visaggi hanno chiuso seconde nella classe PTVI femminile: 1h06’43” per loro, che hanno chiuso alle spalle della spagnola Susana Rodriguez (1h04’19”). Ottave invece Anna Barbaro e Charlotte Bonin.
Nel PTWC maschile, Giovanni Achenza ha chiuso al quinto posto e giù dal podio. Squalificato invece Giuseppe Romele, che aveva chiuso a sua volta nella top-5 (4°) ed è stato vittima di un errore involontario. Per colpa di una moto della giuria troppo vicina, l’azzurro è passato nella zona di cambio alla fine del primo giro in handbike. Una mossa non consentita dal regolamento, che gli è costata la squalifica nel post-gara. Per Romele ora arriva l’inizio della preparazione delle Paralimpiadi invernali (sci nordico), prima di focalizzarsi nuovamente sul triathlon per Los Angeles. Settima posizione, invece, per l’ultimo azzurro in gara: stiamo parlando di Gianluca Valori, nella classe PTS2 maschile.
TIRO CON L’ARCO: ECCO UN BRONZO E UN QUARTO POSTO
Le gare a squadre del tiro con l’arco regalano all’Italia una medaglia da record: col bronzo di Daila Dameno e Paolo Tonon nel mixed team del W1, infatti, l’Italia sale sul podio per l’11a Paralimpiade consecutiva in questa disciplina. Il terzo posto gli azzurri arriva in rimonta, recuperando otto punti nelle ultime due volée. Quarta posizione, invece, per Eleonora Sarti e Matteo Bonacina nell’arco misto compound. In semifinale i due azzurri perdono contro la Gran Bretagna col punteggio di 156-149: record olimpico per i britannici, che poi andranno a conquistare l’oro. Nella finalina per il brozno, invece, ecco la sconfitta in extremis contro l’India: 156-155 con una freccia controllata al Var e tramutata in dieci (da nove) in quanto aveva sfiorato la riga del cambio-punto. Un bronzo e un quarto posto: questo è l’apporto del tiro con l’arco in una giornata storica.
NUOTO, TRIS D’ORO PER L’ITALIA. E BORTUZZO CONQUISTA IL BRONZO
Tre medaglie d’oro per l’Italia solo nel nuoto, che si conferma il movimento trascinante di queste Paralimpiadi. La prima arriva da Federico Bicelli, che ottiene uno strepitoso successo a sorpresa nei 400sl S7. Il 24enne bresciano svolta nella seconda metà della gara, con il favoloso tempo di 4.38.70: argento per l’ucraino Trusov (4.40.17) e bronzo per l’argentino Basiloff (4.40.27). Strepitoso e storico il successo di Simone Barlaam nei 50sl S9, la sua gara preferita e maggiormente apprezzata: record del mondo in 23.90 con oltre un secondo sul primo rivale, il russo Tarasov (25.15), che ha preceduto il norvegese Solberg (25.33). Infine, il terzo oro firmato da Giulia Ghiretti nei 100 rana SB4: 1.50.21 il suo tempo, con uno strepitoso tocco conclusivo che le ha consentito di superare l’ungherese Illes per soli 4/100. Ancora una volta la strepitosa vasca di ritorno di Giulia è stata decisiva, consegnandole il primo successo individuale alle Paralimpiadi.
Medaglia di bronzo, invece, per Giulia Terzi. L’azzurra ha chiuso sul podio nei 400sl S7 femminili e col tempo di 5.12.61: oro per la statunitense Morgan Stickney (4.53.88, record paralimpico) davanti alla connazionale McKenzie Coan (5.10.34). L’azzurra, neo-mamma, dedica il terzo posto al figlio Edoardo. Stesso metallo per Carlotta Gilli nei 50sl S13, la gara che le era meno congeniale: quarta medaglia col crono di 27.60, che l’ha fatta chiudere sul podio con la brasiliana Maria Carolina Gomes Santiago (26.75) e la statunitense Gia Pergolini (27.51). Infine, la bellissima medaglia di Manuel Bortuzzo, a cinque anni da quella tremenda aggressione che gli causò una lensione spinale: bronzo nei 100 rana Sb4 col tempo di 1.42.52, alle spalle del russo Cherniaev (1.32.20) e del greco Tsapatakis (1.36.16).
ATLETICA LEGGERA: MANU D’ARGENTO NEI 100m, TAPIA MANCA IL PODIO
Sfuma per un appoggio sbagliato e una partenza non ottimale quello che poteva essere un oro nei 100m T64. Maxcel Amo Manu, dopo aver stabilito il record paralimpico in semifinale, deve arrendersi alla grande prova del costaricense Sherman Isidro Guity Guity, che batte il suo primato in 10.65. L’azzurro parte malissimo ed è ultimo ai trenta metri, per poi effettuare una furiosa rimonta fino al secondo posto: 10.76 è il crono che vale l’argento, per un solo centesimo sul tedesco Felix Streng (10.77). Nell’atletica, eliminata Arjola Dedaj nei 100m T11: per lei l’undicesimo posto complessivo col tempo di 13.13. Settima posizione, invece, per Oney Tapia nel getto del peso F11: per lui rare difficoltà nel trovare il feeling con la pedana, che non lo portano oltre la misura di 12.12m nella gara dominata dall’iraniano Alipour (14.78, WR). Out in semifinale, invece, Valentina Petrillo nei 400m T12: l’azzurra, prima atleta transgender ai Giochi, chiude in 57.58 e migliora di oltre mezzo secondo il record italiano, ma non riesce a qualificarsi alla finale.
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