La storia del recordman azzurro nel tiro e del suo oro vinto all’ultimo colpo.
Roberto Di Donna e l’impossibile che divenne possibile
Roberto Di Donna è un tiratore a segno italiano classe ’68 appartenente al Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, vincitore di una medaglia d’oro e una di bronzo ai giochi Olimpici di Atlanta 1996.
Ha partecipato a quattro Olimpiadi ma Atlanta è stata la sua edizione migliore. Ai giochi olimpici americani, il giorno della finale vede il favorito tiratore cinese Wang Yifu, oro a Barcellona e dominatore della stagione, assicurarsi un buon vantaggio sugli inseguitori. Nonostante gli ottimi spari di Di Donna il cecchino asiatico pare essere ancora irraggiungibile, ma all’ultimo tiro l’atleta azzurro con un ottimo 10.4 si aggiudica l’argento. Dopo il tiro azzurro tocca a Wang. Al cinese basterebbe un 6.6 per conquistare l’oro, nulla di complicato per un finalista olimpico con un media tiro ben più alta. Nel fatidico momento di tiro, un errore clamoroso di Wang fa registrare un impensabile 6.5 che consente all’atleta azzurro Roberto Di Donna di scavalcarlo in classifica e aggiudicarsi definitivamente l’oro. Wang rimarrà talmente sconvolto dall’accaduto che finirà la giornata in ospedale attaccato alla mascherina d’ossigeno.
Dopo l’oro, Di Donna conquisterà anche un bronzo nella pistola libera, secondo e ultimo traguardo olimpico.
La sua carriera dopo l’oro.
Negli anni successivi continuerà a competere a livello nazionale ed internazionale, aprendo anche una scuola di tiro nella sua città natale. Dal 2011 è allenatore della squadra nazionale juniores di pistola. Ai giochi olimpici di Rio 2016 ha ricoperto il ruolo di commentatore per Rai Sport nelle gare di tiro a segno. Ancora oggi è il detentore dei record italiani di pistola aria compressa (punteggio di 592/600) e pistola libera (punteggio di 573/600).
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