Una medaglia attesa, immaginata, pregustata: questo è stato il sentimento di ogni italiano nei confronti della gara dei 1500 stile libero di Gregorio Paltrinieri, senz’altro il miglior atleta nella specialità, con tanto di record europeo (14.34.08), record mondiale in vasca corta e titolo mondiale ottenuto a Kazan nel 2015. E Gregorio, a scapito dei suoi 22 anni, non ha deluso le attese di un intero Paese, centrando uno strepitoso oro olimpico.
La forma di Gregorio, che ha nuotato continuamente sul 14.40 in stagione, era apparsa già chiara nella giornata di ieri, con una batteria gestita a ritmo alterno: controllo e qualche strappo ogni tanto per far capire al rognoso americano Jaeger, vero e proprio rivale odierno, chi comanda, fino ad arrivare ad un 14.44.51 che parla da solo, se nuotato in una gara senza un particolare sforzo a livello di ritmo e gambata.
Ed in finale Greg ha subito fatto capire agli altri come suonava l’antifona, per cambiare quello zero di fronte alla voce ”medaglie olimpiche” di una carriera che aveva visto nel 5° posto a Londra 2012 il suo battesimo del fuoco, ed onorare al meglio la corsia 4 riservata al netto favorito: primo 50 controllato, per poi sgasare nel secondo con un 28 secondi netti mostruoso, e prendere un secondo di margine. E poi via, con un ritmo veloce, forte e regolare che l’ha portato ad andare per lunghi tratti di gara sotto il record del mondo ed arrivare anche oltre i due secondi e mezzo di vantaggio ai 500m: un passo che ha portato Horton e gli altri ad alzare il loro ritmo, col nostro Detti che intanto galleggiava intorno alla 5a posizione.
Ai 700m, poi, si aveva l’ennesima dimostrazione della superiorità di Greg, arrivato a sfondare i quattro secondi di vantaggio con un ritmo regolare va velocissimo, a suon di 29 bassi e lucida follia che lo portano ad andare un secondo sotto il record del mondo di Sun Yang (poi distante tre secondi all’arrivo): e poi, come se non bastasse, ecco la nuova accelerata ai 1000m, per avere la sicurezza di restare solo per tutto il lungo corso della gara e non scendere sotto i 4 secondi di margine sul ”cagnaccio” Jaeger (arrivato poi a 6 secondi).
Una sgasata che porta i suoi esiti, dato che il vantaggio supera i 5 secondi proprio mentre Detti va all’attacco del bronzo e supera il secondo americano, portandosi anche a ridosso di Jaeger. E poi, una lunghissima progressione fino alla fine della gara: Paltrinieri trionfa con un mostruoso 14.34.57, non riuscendo a ritoccare solo per pochissimo il suo record europeo: e c’è la gioia anche per Detti, che arriva terzo con un grandissimo tempo. Oro e bronzo per l’Italia del nuoto (argento a Jaeger), che riscatta in una sola notte i dolori dei giorni precedenti con due medaglie fantastiche (ora siamo a quota 18: 6 ori, 7 argenti e 5 bronzi)!
E così Gregorio Paltrinieri colma la sua unica lacuna, centrando un meraviglioso oro olimpico: per il record del mondo c’è tempo, il margine per raggiungerlo c’è tutto, e questo è evidente anche agli avversari di Greg…