La Coppa del mondo di sciabola, categoria maschile, approda a Madrid, Spagna, per la sua settima e penultima tappa, prima di Europei e Mondiali.

Luigi Samele, Enrico Berrè, Luca Curatoli ed Aldo Montano festeggiano la vittoria nella Coppa del mondo a Madrid

Luigi Samele, Enrico Berrè, Luca Curatoli ed Aldo Montano posano dopo la vittoria nella Coppa del Mondo a Madrid (fonte: pagina facebook ufficiale Federscherma)

SCIABOLA MASCHILE INDIVIUALE: L’ITALIA DI FERMA AI QUARTI

Mentre la scherma italiana celebra i successi degli azzurri del fioretto a Shangai, gli sciabolatori italiani tornano in pedana a Madrid, Spagna, per la settima e penultima tappa della Coppa del Mondo di sciabola maschile, anteprima di quanto vedremo agli Europei e ai Mondiali, cui siamo sempre più prossimi.

L’Italsciabola riparte dalla vittoria di Gyor e dai tre ultimi podi di squadra, l’ultimo dei quali rimediato a Varsavia, che gli sono valsi il primato nel ranking mondiale, aria d’ottimismo in vista dei futuri impegni; e, nell’individuale, dal podio di Luca Curatoli a Seoul.

Proprio la competizione individuale ha aperto il Grand Prix spagnolo, consegnando tuttavia agli azzurri soltanto un paio di quarti di finale. A portarsi a casa il successo finale è infatti il tedesco Max Hartung, che strappa il primo successo stagionale, 15-14, all’americano Eli Dershwitz, in podio completato dal duo ungherese Szilagyi e Szatmari. Fermi ai quarti, appunto, Enrico Berrè (che ai 32esimi aveva battuto nel derby Francesco D’Armiento) e Luigi Samele: il primo sconfitto 15-10 dallo statunitense Eli Dershwitz, il secondo dal due volte campione olimpionico Aron Szilagyi, 15-13. Stop agli ottavi per Riccardo Nuccio e Diego Occhiuzzi (che ai 64esimi si era imposto sul connazionale Lorenzo Romano); sconfitti alla prima giornata Aldo Montano e Alberto Pellegrini.

SCIABOLA A SQUADRE: UNA VITTORIA DI SQUADRA

Il weekend spagnolo dell’Italia della sciabola, tuttavia, e per l’ennesima volta, regala molte soddisfazioni. E se nell’individuale ci si è dovuti accontentare dei quarti di finale, così non è nella gara a squadre, e in questo senso Luigi Samele, Enrico Berrè, Luca Curatoli ed Aldo Montano ricordano quanto gli azzurri non abbiano semplicemente talento, ma siano una vera e propria squadra.

«E’ la vittoria del gruppo – dice coach Giovanni Sirovichconcludiamo la stagione di Coppa del Mondo con questo successo che non fa altro che attestare la qualità di questi ragazzi. Adesso bisogna continuare a mantenere alta l’attenzione in vista degli Europei e dei Campionati del Mondo di luglio”. Queste le parole del Commissario tecnico italiano dopo la vittoria, in finale, dell’Italia, 45-34, a danni della Russia (in un podio su cui al terzo posto è salita la Romania). Un successo arrivato dopo un grande percorso, con il talentuoso poker italiano che è passato dalla vittoria 45-40 nei sedicesimi contro la Turchia al 45-34 ai danni della Francia nei quarti, fino all’accesso alla finale, strappata alla Romania 45-39. Un trionfo che in vista dei futuri impegni fan ben sperare.

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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