Durante i recenti incontri a Panmunjom i rappresentanti di Nord e Sud Corea hanno deciso che le due nazioni sfileranno assieme alla cerimonia d’apertura. Sul tavolo di discussione anche una possibile partecipazione congiunta nell’hockey su ghiaccio.

Corea del Nord e Sud

COREA DEL NORD E SUD FILERANNO ASSIEME A PYEONGCHANG

La diplomazia, coadiuvata dallo sport, sembra aver portato buoni risultati. Già nei giorni scorsi vi avevamo raccontato della partecipazione della Corea del Nord alle vicine Olimpiadi di Pyeongchang; in questi giorni, complici altri e decisivi incontri, i rappresentanti delle due Nazioni hanno dichiarato che sfileranno assieme alla cerimonia d’apertura. Senza dubbio la sfilata rappresenterà un momento dal forte valore simbolico. Dalla Corea del Nord partirà una delegazione di circa 400 persone tra atleti, dirigenti, giornalisti, cantanti, ballerine ed una squadra dimostrativa di taekwondo. Sabato 20 gennaio in Svizzera i rappresentanti di Pyongyang e Seul incontreranno il CIO per discutere la situazione burocratica  e regolamentare dell’intesa, tra le proposte sul tavolo quella che in questi giorni fa più discutere è sicuramente la scelta di presentare un’unica selezione per l’hockey su ghiaccio, si tratterebbe di 3-8 atlete del nord in aggiunta alle sudcoreane.

LA POLEMICA DEL C.T. SARAH MURRAY

Come accennato precedentemente la scelta di unificare le selezioni di hockey  su ghiaccio ha fatto molto discutere; in particolare a rimbalzare in maniera vorticosa sono le parole di Sarah Murray, commissario tecnico della nazionale di hockey della Corea del Sud: “Le nostre giocatrici hanno guadagnato la loro occasione e credo meritino di andare alle Olimpiadi. Il talento delle ragazze del Nord non è sufficiente per fare la differenza“. Il problema che vuole evidenziare la statunitense nasce dal numero di atlete convocabili per la selezione che possono essere al massimo 22 e, secondo l’opinione della C.T., le ragazze nordcoreani non sono all’altezza di scalzare dalla lista una delle sue atlete. Da Seul fanno sapere che, per ovviare a questi “tagli”, proporranno al CIO di aumentare il numero di ragazze convocabili. Oltre all’hockey si è parlato anche di altre possibili partecipazioni congiunte ma sono già arrivate smentite. Dopo la riunione col CIO sapremo con certezza la situazione definitiva che vedremo a Pyeongchang. Da una lato la situazione tecnica su cui dovrà lavorare Sarah Murray, dall’altro una scelta dal forte impatto emotivo che Moon Jae-In, presidente della Corea del Sud definisce: “un nuovo rapporto di amicizia tra le due Coree che smuoverà i cuori di tutto il mondo“.

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