Si sono giocate ieri pomeriggio, al PalaFlorio di Bari, le due semifinali della Dal Monte coppa Italia di Pallavolo. Due match avvincenti che hanno regalato spettacolo agli amanti del volley
LUBE CIVITANOVA-AZIMUT MODENA 3-1 (17-25; 26-24; 25-21; 25-21)
I Campioni d’Italia hanno sconfitto Modena per 3-1 (17-25; 26-24; 25-21; 25-21) e si sono così guadagnati l’atto conclusivo della competizione con l’obiettivo di difendere, contro Perugia, il trofeo conquistato lo scorso anno e alzare al cielo il sesto titolo della loro storia. La Lube ha così riscattato alla grande la sconfitta patita contro i Canarini in campionato la scorsa settimana mentre gli emiliani devono chinare il capo e dire addio al sogno di tornare a vincere la Coppa Italia dopo la doppietta del 2015-2016.
La partita è girata nel secondo set, quando la Lube ha deciso di scendere davvero in campo: Modena aveva vinto comodamente il primo parziale, grazie soprattutto a tanti errori dei Campioni d’Italia, e conduceva tranquillamente per 16-13 ma in quel momento si è infortunato Andrea Argenta. Il giovane opposto fino a quel momento era stato strepitoso ma è caduto in malo modo dal muro e si è fatto male alla caviglia destra. Stoytchev è stato costretto ad inserire Giulio Sabbi che non è in ottimali condizioni fisiche, Civitanova ne ha subito approfittando inserendo anche Taylor Sander al posto di Jiri Kovar e il match ha cambiato volto. I Canarini sono spariti dal campo, i cucinieri hanno alzato il proprio rendimento e hanno letteralmente sbancato il PalaFlorio di Bari.
Show solitario di uno scatenato Tsvetan Sokolov, autore di 24 punti (2 muri e 2 aces): l’opposto bulgaro è salito in quota nella seconda parte della partita ed è stato letteralmente imprendibile. Doppia cifra anche per Osmany Juantorena (13) e per il centrale Davide Candellaro (10, 3 muri). Decisivo l’ingresso dello schiacciatore Sander (8) soprattutto in ricezione, fantastica la regia di Micah Christenson. Modena ha provato ad affidarsi alla stella Earvin Ngapeth (18) e alla concretezza e alla solidità del centrale Max Holt (13, 4 muri) ma è proprio mancato l’opposto: con Argenta out (9 punti in un set e mezzo) e Giulio Sabbi in difficoltà evidente, è stato spedito nella mischia l’altro giovane Giulio Pinali che poco ha potuto.
Perugia ha asfaltato Trento con un roboante 3-0 (25-17; 25-17; 25-17) e si è guadagnata la Finale della Coppa Italia 2018 di volley maschile: i Block Devils torneranno in campo questo pomeriggio per affrontare Civitanova con l’obiettivo di alzare al cielo il trofeo per la prima volta nella storia (hanno perso l’atto conclusivo del 2014 contro Piacenza). La capolista della SuperLega e i Campioni d’Italia dovrebbero dare vita a un match assolutamente equilibrato e appassionante.
Al PalaFlorio di Bari, i ragazzi di coach Bernardi hanno letteralmente dominato i dolomitici, quarti in classifica e mai in grado di tenere il passo degli avversari: gli uomini di Lorenzetti sono stati nettamente inferiori in tutti i fondamentali e non hanno mai dato l’impressione di poter mettere in difficoltà la scatenata Perugia che insegue il secondo titolo della stagione dopo aver già portato a casa la Supercoppa Italiana.
I Block Devils hanno costantemente schiacciato sull’acceleratore, non mollando mai la presa e non andando mai in crisi: è stato un dominio totale dal primo all’ultimo pallone.
A fare la differenza 9 muri di squadra e 6 aces, Perugia è stata presa per mano, tanto per cambiare, dall’opposto Aleksandar Atanasijevic (14 punti) e da un fantastico Ivan Zaytsev, solidissimo in ricezione e capace di sfornare 9 punti in attacco (come Aaron Russell), al centro si sono fatti sentire i 4 muri di Simone Anzani che ha giocato accanto a Marko Podrascanin (6), encomiabile regia di Luciano De Cecco. Trento ha stentato sia con l’opposto Luca Vettori (9) che con Filippo Lanza (3), spesso fuori dal campo e incapace di dare la scossa ai compagni a cui non sono bastate le 12 marcature di Uros Kovacevic.
Appuntamento questa sera alle 17.30 al PalaFlorio di Bari per la finalissima di questa coppa Italia che vedrà tanti duelli in campo e tante stelle: da una parte l’opposto Aleksandar Atanasijevic, la classe di Ivan Zaytsev affiancato di banda da Aaron Russel, i muri di Marko Podrascanin, la regia di Luciano De Cecco; dall’altra le bordate di Tsvetan Sokolov, l’imprendibile Osmany Juantorena, Micah Christenson in palleggio, i salvataggi di Jenia Grebennikov. Insomma tanti campioni per quella che sarà sicuramente una finale da vivere tutta d’un fiato, le emozioni non mancheranno. Ancora qualche ora di attesa e l’avvincente spettacolo della finale avrà inizio.
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