Prosegue il circuito di gare della ginnastica ritmica, per la seconda tappa della World Challenge Cup si vola in Portogallo, a Portimao. In gara per i colori azzurri Alessia Russo e Chiara Vignolini e ancora una volta l’Italia è sul podio.
NASTRO DI BRONZO PER ALESSIA
Un ottimo sesto posto nel concorso generale e il lasciapassare per 3 delle 4 finali di specialità. Alessia Russo si distingue subito nel gruppo di atlete in gara a Portimao, in Portogallo, nella seconda tappa della World Challenge Cup. L’azzurra allenata da Germana Germani ritorna al centro della scena e già dai primi giorni della competizione si nota un approccio più preciso e consapevole agli esercizi. Nella prima parte del concorso generale chiude in nona posizione, ma il suo 7° posto in classifica alla palla le vale la finale di domenica. Nella seconda parte altri due ottimi risultati con clavette e nastro (rispettivamente 15.150 e 15.350), con altre due finali conquistate e sesto posto nella classifica finale all-around. A coronare il week-end la giornata di domenica, mancava infatti solo il podio e per Alessia è arrivato con il nastro. La stella di Figline Valdarno ha qualche incertezza di troppo con le clavette, che perde due volte e si posiziona ottava con 13.500 punti. Nelle altre finali invece gli esercizi fanno un salto di livello. Alla palla Alessia migliora il suo personale e con il punteggio di 15.400 chiude settima, mentre al nastro vola letteralmente sulla pedana. Il punteggio di 16.300 le vale la medaglia di bronzo, davanti a lei sono inarrivabili la russa Mariia Sergeeva (17.700) e la giapponese Kaho Minagawa (17.300). La gara di Chiara Vignolini invece si chiude dopo due giorni del concorso generale, la stellina classe 2000, allenata da Donatella Lazzeri e Francesca Cupisti, è 17ma nell’all-around. “Alla palla ho commesso un errore su un rischio, poi mi sono ripresa alla grande – ha commentato in esclusiva all’ufficio stampa della Federginnastica – Peccato per le due perdite alle clavette, su maestrie che potevo prendere. Al nastro ho commesso un piccola cavolata. Sono inciampi di percorso. Evitabili ma, visto che ci sono stati, mi hanno aiutato ad imparare”