Con una prestazione sontuosa, la squadra di Lorenzo Bernardi supera nettamente i canarini. Travolgenti i due schiacciatori umbri che tra servizio e contrattacco fanno la differenza. Anzani si rammarica: “Siamo troppo discontinui”.

Il riassunto sta tutto nelle dichiarazioni del dopo gara. Il centrale di Modena, Simone Anzani, afferma: “Siamo troppo discontinui. E contro una squadra come Perugia non si possono sprecare 4 punti di vantaggio per errori nostri”. Gli fa eco il compagno Tine Urnaut: “Loro sono stati più forti, ma c’è rammarico per il secondo set che non siamo riusciti a chiudere a nostro favore”. Effettivamente, la svolta della semifinale tra Modena Volley e Sir Safety Perugia è rintracciabile nella frazione chiusa ai vantaggi, con gli emiliani avanti 15-11. Quello è l’attimo da cogliere per riaprire una partita iniziata malissimo, con il sestetto di Lorenzo Bernardi praticamente insuperabile in ogni fondamentale e gli uomini di Julio Velasco, con la diagonale Christenson-Zaytsev, i centrali Anzani e Holt, Urnaut-Bednorz in banda e Rossini libero, spreconi oltremisura. Il 25-18 del primo set è una lezione durissima, nata con una serie di imprecisioni offensive gravissime da parte degli emiliani che scavano presto il solco. Perugia, con la diagonale De Cecco-Atanasjevic, al centro Ricci-Podrascanin, in banda Leon-Lanza e libero Colaci, non si fa pregare, gestisce ed amministra il margine, allungando quando può. Si passa dal 9-7 al 16-11, prima del finale in gran scioltezza da parte dei campioni in carica. Tuttavia, gli avvertimenti iniziali non vengono recepiti fino in fondo dai modenesi. Zaytsev e Bednorz infiammano i sostenitori gialloblù e colpiscono la retroguardia umbra, ben assistiti da Christenson, ma si bloccano sul più bello. Modena manca il gancio da k.o. disunendosi e sbagliando troppo. La regia dell’americano non è lucida, la ricezione traballa e le scelte offensive risultano errate. Perugia ringrazia e aggancia a quota 16 le rivale. I canarini hanno un moto d’orgoglio e non lasciano sfuggire gli avversari, ma mancano ancora una volta il punto che riaprirebbe l’incontro. Zaytsev si divora il punto del possibile allungo e condanna Modena ai vantaggi, regalando ai campioni in carica il doppio vantaggio. Il terzo set è combattuto solamente in avvio, con gli emiliani a fare la lepre e i perugini nei panni del cacciatore. Ma è solo un’illusione. A rompere definitivamente l’equilibrio è Filippo Lanza, scatenato al servizio e in attacco con una gran pipe. Modena incassa e va al tappeto, incapace di ricucire il margine che si allarga dai 5 punti del 13-8 ai 7 del 21-14. Atanasjevic chiude 25-17.

DUETTO

Impressionante la prestazione di Leon e Filippo Lanza. La banda di Perugia si prende la copertina. Il cubano ex Zenit rispolvera la specialità della casa, con servizi ficcanti e potenti, capaci di sgretolare la ricezione di Modena e di fornire ben 3 punti diretti alla propria squadra. È con questo fondamentale che gli umbri scavano il solco. E poi Leon inventa prodezze in posto 4 aggiustando azioni viziate da ricezioni imprecise. Insomma, l’uomo giunto dalla Russia con l’obiettivo di rendere Perugia imprendibile per le altre big italiane si sta confermando sempre più determinante. Anche SuperPippo non sta sfigurando al cospetto del compagno di squadra. Solido in ricezione, è un vero martello in fase offensiva. E a servizio ha numeri simili a quelli dei colleghi Leon e Atanasjevic, con 2 ace, tanti quanto l’opposto serbo ed uno in meno rispetto al fuoriclasse cubano. Con questa strana coppia, Perugia ha spiccato il volo verso la finale e sogna il bis.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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