Spada maschile, Coppa del Mondo 2019. Si conclude la tappa di Buenos Aires del circuito internazionale FIE: Italia sul podio nella gara individuale con Gabriele Cimini.
Spada maschile, Coppa del Mondo 2019: Buenos Aires, la sesta tappa
Si è conclusa ieri la tre-giorni di gare argentine di Buenos Aires, sesta tappa del circuito internazionale FIE della Coppa del Mondo di spada maschile 2019.
Dodici gli spadisti azzurri impegnati nell’evento, reduci dal secondo posto di Andrea Santarelli nel Grand Prix di Budapest, al miglior risultato in carriera.
Gabriele Cimini firma il secondo podio in carriera
Nella gara individuale, per la seconda volta in carriera dopo la tappa di inizio anno di Heidenheim, Gabriele Cimini è salito sul podio, firmando il secondo posto. Che gli consente, coronamento di un’ottima stagione, di entrare tra i primi sedici spadisti del ranking internazionale.
Unico atleta in grado di sconfigge l’azzurro classe ’94, il russo Sergey Bida, 15-11 nell’ultima gara del tabellone, che conquista dunque il primo podio in carriera.
In precedenza, il portacolori della FederScherma aveva battuto, 15-12 nel primo assalto della giornata di sabato, in un derby, il compagno di Nazionale Lorenzo Buzzi. Dando dunque continuità al proprio percorso contro il francese Luidgi Midelton, eliminato con un 15-5, e contro il venezuelano Ruben Limardo Gascon, superato 15-12. Lo spadista pisano ha poi conquistato la finale stoccando sul 15-6 prima il giapponese Kazuyasu Minobe, ai quarti per la sicurezza d’un piazzamento, dunque lo statunitense Curtis McDowald, in semifinale.
Esce agli ottavi di finale, dopo il podio del secondo “grande evento” stagionale, Andrea Santarelli. Il quale, dopo un esordio con vittoria, 15-12 contro l’ucraino Yan Sych, aveva avuto ragione del cinese Shi Gaofeng, 15-6, uscendo però sconfitto, all’ultima stoccata, 15-14 nell’assalto contro McDowald.
Out ai trentaduesimi, invece, il due volte campione del mondo Paolo Pizzo, superato 15-13 dal numero uno del ranking FIE, l’ucraino Bogdan Nikishin, una volta sconfitto, 15-5, il cubano Reynier Henriquez Ortiz. Stop al primo assalto di giornata, oltre che per Buzzi, anche per Enrico Garozzo, 15-12 contro il vincitore finale Bida.
Sei azzurri, invece, sono stati costretti all’eliminazione venerdì, nella giornata dedicata alle qualificazioni al tabellone principale. Giacomo Paolini è stato superato all’ultima stoccata, 15-14 dal cinese Dong Chao; Riccardo Barionovi è stato battuto, 15-13, dallo statunitense Yoo; Federico Marenco, invece, 15-8 dallo spagnolo Ibanez; mentre Marco Fichera è stato costretto alla resa 15-10 dal giapponese Sakamoto; infine, Valerio Cuomo ha dovuto cedere il passo al tedesco Bellmann, dopo la stoccata decisiva del 15-9.
Azzurri quinti nella gara a squadre
Si è fermato ai quarti di finale, domenica, il percorso azzurro nella gara a squadre.
Gabriele Cimini, Marco Fichera, Enrico Garozzo e Federico Vismara, infatti, non sono riusciti ad andare oltre “l’ostacolo giapponese”, al successo in un match molto tirato, conclusosi sul 36-33. Un risultato che ha permesso al Giappone, in seguito, di vincere la prova, in finale contro la Svizzera, in un podio completato dalla Russia.
L’unica sconfitta italiana, tuttavia, è rimasta quella contro la compagine giapponese. Gli azzurri, infatti, che prima dei quarti avevano sconfitto 45-32 la Gran Bretagna e 38-33 la Germania, sono stati pressoché impeccabili nel tabellone dei piazzamenti. Dove, livellati gli Stati Uniti 45-26, gli azzurri hanno conquistato il quinto posto finale battendo 45-30 la Cina.
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